Un cammino medioevale incredibile tra l’Emilia e la Toscana da non perdere è quello sulla Via Linari. 100 chilometri che uniscono le due regioni italiane.
Per coloro che amano i cammini questo tratto è davvero imperdibile, un misto tra storia e cultura che permette di ripercorrere chilometri che sanno di passato e il cui fascino è ancora oggi immutato.
C’è un filo, o meglio una via, che unisce idealmente tutta l’Europa, ma che in pochi sanno o conoscono. Sicuramente ne avrete sentito parlare almeno una volta: si tratta della Via Francigena.
Via Francigena, la via che unisce tutta l’Europa
I numeri della via più famosa d’Europa rispecchiano l’imponenza e l’importanza di questo cammino che ha segnato la storia del Vecchio Continente sin dalla sua comparsa, nel periodo del Medioevo.
Oltre 3 mila chilometri che vanno da Canterbury a Roma, per poi proseguire in direzione della Puglia – dove si trovano i porti di imbarco per la Terra Santa. Una via che tocca 5 stati, 16 regioni e oltre 600 comuni, come spiega il sito ufficiale che raccoglie tutte le informazioni necessarie per i pellegrini o per chi vuole anche solo in parte toccare con i propri piedi una parte della nostra storia.
La Via attraversa il Kent nel Regno-Unito, le regioni Haute-de-France, Grand Est e Bourgogne-Franche-Comté in Francia, i Cantoni Vaud e Vallese in Svizzera, fino ad arrivare in Italia. Qui tocca le regioni di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e Puglia. A Roma il punto di arrivo è la Città del Vaticano.
Il cammino, passando per diversi Stati, incontra di conseguenza anche diversi paesaggi e strade. I segnavia guidano il camminatore lungo il percorso ufficiale della Francigena, che si può percorrere sia a piedi che in bicicletta, tra vie campestri, mulattiere di pietra e sentieri di montagna.
La Via Francigena in Italia
“Tutte le strade portano a Roma” è un detto che racconta una grande verità. Le strade consolari che portano alla città, danno l’idea di come la Capitale sia da sempre un crocevia fondamentale ma anche un punto di arrivo simbolico, legato alla presenza del Vaticano e della figura del Papa.
La Via Francigena è proprio il simbolo del cammino che arriva nel luogo simbolo del Cristianesimo, dove riposano anche le spoglie dell’apostolo Pietro. Il nome si pensa abbia origine nel periodo del Sacro Romano Impero di Carlo Magno, il re dei Franchi che unì sotto la sua corona gran parte dell’Italia; in quel momento storico i pellegrinaggi erano molto diffusi anche nel nostro Paese, ed è qui che nasce la via Francigena.
Il Cammino della Via di Linari
Siamo nel meraviglioso Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, luogo ricco di storia e di natura meravigliosa, come testimonia la presenza della Via dei Linari, cammino battuto nel Medioevo da numerosi pellegrini e commercianti.
Il nome nasce dall’Abbazia di Linari che si trova proprio a cavallo tra Emilia e Toscana, sul Malpasso, luogo impervio su cui passavano pellegrini ma anche mercanti che utilizzavano la via Francigena per attraversare l’Appennino.
Le 6 tappe del cammino della Via di Linari
La Via dei Linari nasce come una deviazione della Via Francigena, ed oggi rappresenta un cammino che unisce natura, arte ed enogastronomia, ideale da intraprendere anche per la difficoltà moderata del cammino.
Lungo il cammino della Via di Linari si incontrano posti di importanza e bellezza naturalistica quali la Riserva della Biosfera Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano, ma anche il Langhirano, la storica terra del Prosciutto di Parma. Un mix ideale per tutti i gusti. Il sito di Emilia Romagna Turismo consiglia questo itinerario di 6 tappe lungo la Via di Linari.
- Prima tappa – Fidenza
Partenza da Fidenza dove la Francigena devia verso Parma. Prima di partire, da visitare assolutamente il Duomo romanico di San Donnino, che accoglie i pellegrini e li benedice per la partenza del pellegrinaggio.
- Seconda tappa – Parma
Città creativa UNESCO per la gastronomia, Parma ha il suo centro religioso in piazza Duomo, caratterizzata dalla Cattedrale, il Battistero e il Palazzo Vescorile. Tappa d’obbligo nella Chiesa di Santa Croce, eretta sulla via di Monte Bardone, il tratto della via Francigena che da Parma conduceva al passo della Cisa e, attraverso l’Appennino, a Roma. - Terza tappa – Castello di Torrechiara
Continuando lungo la Valle del Torrente Parma, si arriva al Castello di Torrechiara, che regala una vista sul panorama molto suggestiva; qui è d’obbligo una degustazione dei famosi Vini Colli di Parma DOP. - Quarta tappa – Langhirano
Qui inizia la salita verso gli Appennini, ed ecco che si arriva nella patria del Prosciutto di Parma: Langhirano. Qui è d’obbligo una visita al celebre Museo del Prosciutto di Parma, per poi continuare verso la Badia Cavana (o Abbazia di San Basilide). - Quinta tappa – Tizzano Val Parma
La Pieve di San Pietro a Tizzano Val Parma segnano la risalita della Val d’Enza nelle Valli dei Cavalieri. Ranzano, Palanzano e Rigoso rappresentano tappe simbolo della bellezza naturalistica di questo tratto, che fa parte della Riserva della Biosfera Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano. - Sesta tappa – Passo del Lagastrello
Ultima tappa è quella in cui si raggiunge l’Abbazia dei Linari, che da il nome a questo cammino. Purtroppo oggi sono visibili solo pochi resti dell’antica Abbazia, che resta però il simbolo di questo punto di snodo importantissimo della Via Francigena italiana.