Il format 4 Ristoranti è un successo consolidato, ma sapete come funziona davvero? Lo ha spiegato lo chef Alessandro Borghese.
In ogni puntata si sfidano 4 ristoranti, in un giro di cene dove lui, lo chef Borghese, accompagna i concorrenti in questo viaggio per le cucine d’Italia.
Alessandro Borghese è uno degli chef più famosi e apprezzati in Italia, seguito sia in tv che sempre più sui social network. Una carriera importante, basata su una gavetta dura che gli ha fatto capire il valore delle proprie scelte ed il rispetto per un lavoro che prima di tutto è una passione.
Alessandro Borghese, il lusso della semplicità
Quando si parla del successo di un personaggio, ci si chiede sempre quali siano i segreti o gli ingredienti, per restare in tema con il nostro protagonista, che lo rendano così amato e seguito dal pubblico.
Alessandro Borghese, nato negli States ma romano doc da sempre, ha iniziato la sua carriera nel mondo della cucina dalla cosiddetta gavetta; e quando si parla di cuochi, subito si pensa alle esperienze sulle navi da crociera, che molti chef definiscono come la miglior scuola in assoluto se si vuole comprendere i sacrifici ed il senso di questo mestiere.
Lo chef romano ha fondato un brand “Alessandro Borghese – il lusso della semplicità”, che si occupa di banqueting e catering per eventi privati, pubblici e aziendali, dando poi il nome ai 2 ristoranti aperti a Milano e Venezia.
Borghese ha avuto il merito di bucare lo schermo, come si dice in gergo, e le sue apparizioni in tv lo hanno fatto conoscere nella sua essenza, senza strutture e a perfetto agio di fronte le telecamere. Il pubblico lo ha subito premiato, soprattutto quando è arrivato il format che lo ha consacrato alla grande platea televisiva: 4 Ristoranti.
Il successo di 4 Ristoranti
Come suggerisce il titolo, il format vede protagonisti 4 Ristoranti, che in ogni puntata si affrontano a colpi di voti. A guidare la sfida c’è lui, lo chef Borghese, che con il suo mini van gira assieme ai concorrenti i 4 locali da visitare e giudicare.
Il format, in onda su Sky Uno, TV8 e su Sky On Demand, nasce per fare un viaggio ideale lungo lo stivale attraverso le cucine dei nostri ristoranti. In puntata si sfidano 4 ristoratori che si contenderanno il titolo di miglior ristorante in una particolare categoria. Ospitandosi a vicenda nel proprio locale al fine di esaminare arredamento, cucina e servizio.
Ogni ristoratore darà alla fine della cena il proprio voto, ma la parola finale va allo chef Alessandro Borghese il cui voto, come recita la frase ormai iconica del format, “potrà confermare o ribaltare completamente il risultato”. In palio ad ogni puntata ci sono 5 mila euro, da spendere per il proprio locale. Ma in palio c’è molto di più, ossia la grande pubblicità ai locali grazie alla visibilità data dalla trasmissione. Ma come funziona dietro le quinte 4 Ristoranti? Lo chef Borghese ha rivelato alcune curiosità in un’intervista a Giorgia Cannarella.
Come funziona 4 Ristoranti
Il grande successo di pubblico del format 4 Ristoranti è da attribuire a diversi ingredienti: l’idea e lui, lo chef Borghese. La forza del format è proprio nel personaggio di Borghese, conduttore mai eccessivo, mai protagonista e mai fuori le righe. Lo chef durante la sfida lascia sempre campo libero ai concorrenti, ma soprattutto alla cucina, la vera protagonista della trasmissione.
Aperto inizialmente ai casting, come tutti i format, la trasmissione ha talmente avuto successo che, come spiegato dallo stesso Borghese, le richieste da parte dei gestori di ristoranti si sono moltiplicate. “Tutti partecipano al programma perché vogliono portarsi a casa la pubblicità, non tanto i 5000 euro, non è che ci si arricchisce con quelli. Chi partecipa ha automaticamente il ristorante pieno per un tempo indeterminato“, ha spiegato Borghese.
Il format vede il lavoro di una troupe di 30 persone, capitanata da Borghese che, come nella sfida, può avere l’ultima parola. “In quello che dico e faccio c’è della strategia. E se proprio dico qualcosa che non mi piace, lo taglio dal montaggio“, ha spiegato lo chef riferendosi anche alla presenza spesso di strategie da parte dei concorrenti – che però non ama quando diventano critiche eccessive e non veritiere.
E sul suo vero potere decisionale al fine della vincita, lo chef ci ha tenuto a specificare che “Io non ho davvero la possibilità di ribaltare il risultato se non ci sono i numeri sufficienti e far vincere chi decido io, o non far vincere chi secondo me non lo merita. Specialmente se hanno giocato pesante e dato voti molto bassi. Per ribaltare ci devono essere le condizioni matematiche”.
Un format dunque di grandissimo successo, arrivato all’ottava edizione, nel quale ciò che non manca mai è l’ingrediente principale di Borghese: l’educazione e la simpatia.
