Sarah Ferguson ha ricevuto una diagnosi di tumore al seno ed è stata operata per la rimozione dello stesso.
Momenti difficili per la Duchessa di York che ha dovuto fare i conti con la malattia e con il decorso non facile dopo l’intervento.
Una situazione complessa per tutta la famiglia reale che comunque lei ha affrontato a testa alta, invitando tutte le donne a fare controlli periodici.
Sarah Ferguson e il tumore al seno
La notizia del tumore al seno della Duchessa è stata comunicata in via ufficiale dal suo portavoce che ha spiegato come la donna abbia riscontrato un tumore in stadio precoce durante i controlli di routine e si sia quindi sottoposta alla mastectomia. Successivamente anche la stessa Sarah Ferguson ne ha parlato nel suo podcast per sensibilizzare tutte le donne a non sottovalutare lo screening e la prevenzione.
All’età di 63 anni la Ferguson è stata operata con un intervento chirurgico che è perfettamente riuscito. La donna sta ricevendo tutte le cure del caso, ha una buona prognosi e ha lasciato l’ospedale, ora si trova nella sua dimora con la famiglia per riprendersi dall’intervento. I giorni di convalescenza sono tutti con le figlie Eugenia e Beatrice e con i suoi affetti. Rendere la storia pubblica è stato un momento di grande importanza non solo per il Paese, l’obiettivo era infatti dare alle donne un ulteriore richiamo per non dimenticare mai di fare i controlli perché questi possono salvare la vita.
Sarah Ferguson ha ringraziato il personale medico e l’impegno di tutti coloro che sono impegnati in questo senso. Il controllo effettuato era una mammografia e ha permesso di visualizzare subito la malattia che non presentava alcun sintomo, come spesso accade. L’intervento della reale è stato effettuato presso il King Edward VII Hospital di Marylebone al centro di Londra, domenica 25 giugno la stessa ha lasciato la struttura per tornare a Windsor dove ad attenderla c’era l’ex marito Andrea di York.
Chi è Sarah Ferguson
Sarah Ferguson è la figlia del maggiore Ronald Ferguson e di Susan Mary Wright, è diventata famosa per aver lavorato come PR, in gallerie d’arte e come pubblicitaria. Il suo volto era già noto quando ha sposato il principe Andrea, conosciuto proprio grazie a Lady Diana. I due si sono sposati nel 1986 e la donna ha acquisito il titolo nobiliare, tuttavia il matrimonio non è andato a gonfie vele e nel 1992 hanno divorziato, prima di Carlo e Diana.
Nonostante la donna abbia sempre accusato il marito di passare troppo tempo lontano da casa per la Royal Navy è stata lei al centro dello scandalo quando in tutta Inghilterra furono pubblicate le foto con il suo amante, il miliardario John Bryan. Una storia che ha fatto molto discutere e che è stata poi archiviata nel tempo, tanto che gli ex coniugi hanno sempre partecipato congiuntamente all’educazione delle figlie Beatrice ed Eugenia e hanno continuato a fare coppia mantenendo comunque il senso di “famiglia” nelle occasioni importanti, nei momenti difficili e continuando a vivere insieme.
Il clima tra loro è sempre stato così disteso che tutti sognano un secondo matrimonio, al momento i due vivono al Royal Lodge di Windsor ma non passano un momento molto felice. Proprio di recente il marito è stato accusato di pedofilia. La donna continua a scrivere libri, manuali, lavora ad un podcast ed è molto amata dal pubblico proprio per la sua irriverenza fuori dagli schemi.
Tumore al seno: screening e diagnosi precoce
Quello che ha lanciato durante il suo podcast Sarah Ferguson è stato un appello alle donne, a fare sempre prevenzione e partecipare agli screening del programma nazionale di ogni Paese per prevenire la comparsa di malattie importanti come il cancro.
In Italia questo screening è gratuito, la popolazione può partecipare per prevenire le diagnosi e quindi, come accaduto alla Ferguson, individuare la malattia allo stadio iniziale.
Negli anni, nonostante tutti gli strumenti del caso, le analisi e lo screening si è verificato un incremento dei casi come mostrato dai report. La sopravvivenza con tumore al seno a 5 anni dalla diagnosi è dell’88% ciò vuol dire che la mortalità si sta riducendo e i casi di successo sono del 91%. Dalla fine degli anni novanta pur essendo aumentati i casi sono diminuiti i decessi con una variazione di circa 1% annuo, grazie alla prevenzione, come riporta il Sistema Sanitario Nazionale Italiano (i dati completi e i report dettagliati sono disponibili presso il portale tumori del Ministero della Salute).
I progressi tecnologici permettono infatti di individuare la malattia allo stato iniziale, curarla e quindi consentire successivamente un buon decorso di vita. Ci sono forme invasive e forme non invasive. Lo screening si rivolge a donne tra i 50 e i 69 anni con una mammografia gratuita ogni 2 anni, in alcune regioni si arriva fino ai 74 anni di età. Qualora ci sia il sospetto di un tumore si eseguono altri esami diagnostici per confermarlo. Le Asl inviano inviti direttamente a casa per partecipare, in alternativa è possibile controllare presso l’ente territoriale di competenza in base alla residenza. Lo screening è gratuito e salva la vita.