Dopo aver chiesto all’IA di dirci qual è la città più brutta d’Italia, abbiamo chiesto quali sono le celebrazioni più belle del Paese. E non sono mancate sorprese.
Qualche giorno fa abbiamo avuto la brillante idea di chiedere a ChatGPT quale fosse la città più brutta d’Italia e l’Intelligenza Articiale di OpenAI ci ha risposto in maniera quantomeno sorprendente (giacché ha incluso nel novero due perle assolute del nostro Paese).
Abbiamo quindi deciso, sempre ispirati da 20Bits, di chiedere quali siano le celebrazioni più belle e più brutte nel nostro Paese, sia religiose che laiche. E la risposta che l’IA ci ha fornito è quantomeno spiazzante (soprattutto per quanto riguarda le celebrazioni più brutte).
E se sono quattro le feste scelte da ChatGPT come le più belle d’Italia, sono viceversa tre le celebrazioni più brutte menzionate dall’IA.
Si tratta di una festa religiosa, di una festa che rappresenta quasi un obbligo per tutti noi (una di quelle occasioni che non si può celebrare, con un hype conseguente che corrisponde quasi sempre a grandi delusione) e di una festa tradizionale della Toscana.
Partiamo quindi dalle festa religiosa: la commemorazione dei defunti, anche nota come la Festa dei Morti. Rifacendoci alle parole di ChatGPT: “Sebbene questa festa tradizionale che si tiene il 2 novembre consenta alle persone di onorare e ricordare i propri cari defunti, alcune persone trovano meno piacevole l’atmosfera cupa e malinconica ad essa associata”.
Per lo scrivente, è ben peggiore per molteplici ragioni la festa d’importazione che precede la commemorazione dei defunti, cioè Halloween. Ed è da ricordare circa la festa dei Morti – la cui atmosfera è malinconica anche per il giorno in cui cade, in pieno autunno – come sia una celebrazione molto sentita in diverse parti del Paese, con tanto di dolci tipici e regali per i più piccoli.
Per quanto riguarda la festa che non si può non celebrare, parliamo di Capodanno. Ed in questo caso possiamo convenire con l’IA: quanto stress per la preparazione del 31 dicembre (di cui si parla sempre a partire da mesi prima) e quante aspettative quasi sempre deluse. ChatGPT, dal canto suo, boccia la festa così: “Sebbene i festeggiamenti di Capodanno possano essere divertenti, vale la pena ricordare che alcune città italiane, in particolare nelle aree urbane più grandi, presentano problemi di rumore eccessivo, sovraffollamento e occasionali episodi di vandalismo”.
Vandalismo ed incidenti di vario tipo, aggiungiamo: nella notte di Capodanno 2023 sono stati registrati 180 feriti, con 48 ricoveri (un trend in crescita rispetto all’anno precedente) e con il consueto bollettino del Viminale che nemmeno si fosse in guerra.
Infine, ed è questa la grande sorpresa che menzionavamo, tra gli eventi peggiori che l’Italia ha da offrire viene inserito il Palio di Siena, organizzato nella cittadina toscana ogni anno in due occasioni, in estate (il 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano, e il 16 agosto in onore della Madonna Assunta).
Ma perché per l’Intelligenza Artificiale il Palio di Siena merita di essere inserito tra le feste più brutte d’Italia? “Sebbene il Palio di Siena sia una corsa di cavalli storica e famosa che si svolge a Siena, può anche essere controversa. L’intensa rivalità tra i diversi quartieri (contrade) può portare ad accese controversie e occasionali tensioni tra partecipanti e spettatori”.
Insomma, una critica non tanto legata all’evento in sé, quanto agli aspetti extra agonistici, legati alle tensioni che possono sorgere tra gli appartenenti alle 17 contrade che partecipano alla carriera.
Anche in questo caso, come nel caso delle città più brutte d’Italia, ChatGPT ha voluto sottolineare come la sua risposta non voglia avere un valore universale ma sia assolutamente soggettiva:
“È importante notare che la percezione delle celebrazioni “migliori” e “peggiori” può variare da persona a persona e questi elenchi sono soggettivi”. Anche perché i festival e le celebrazioni organizzati in Italia sono davvero una grande quantità: “l’Italia ha una vasta gamma di festival e celebrazioni durante tutto l’anno, e questi esempi proposti rappresentano solo la parte superficiale dei tanti meravigliosi eventi che il paese ha da offrire”.
Come nel caso delle città più brutte, una presa di posizione assolutamente democristiana, comprensibile nella misura in cui la risposta fornita può essere quantomeno controversa (non diremmo mai ad un abitante di Siena che il loro Palio è uno degli eventi peggiori del Paese…).
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