Il Principe William è tornato finalmente in sella ad un cavallo per partecipare ad una recente partita di polo, tuttavia qualcosa non torna.
Mentre i Duchi del Sussex combattono contro le proprie finanze (per evitare di finire sul lastrico in tempi record), i “rivali” oltreoceano godono dell’affetto e della stima dei cittadini britannici. Nonostante le consuete fake news diffuse dai tabloid scandalistici, i Principi del Galles non hanno mai perso la complicità che contraddistingue il loro rapporto, così come l’amore che condusse la coppia al matrimonio nel 2011. Il 21 giugno scorso, William ha festeggiato i suoi 41 anni, avvolto dalla sentita partecipazione della moglie e dei figli.
Parliamo di una figura stabile e diplomatica, perfettamente inserita all’interno del sistema monarchico di cui fa parte. In passato Harry ha tentato di sminuire tale peculiarità, trasformandola fondamentalmente in un difetto. In realtà, la scelta di William di rispettare le norme comportamentali associate alla vita di Palazzo, così come la decisione di difendere la Royal Family – nascono dal tentativo di onorare la memoria della Regina Elisabetta II. L’eterna sovrana scomparsa, che nel ormai lontano 1947 giurò fedeltà al popolo britannico, rispettò i suoi doveri fino agli ultimi giorni di vita.
Grazie a tale dedizione, e soprattutto devozione, la monarchia britannica ha mantenuto il primato a livello globale. Re Carlo III accoglie di buon grado il testimone, abbandonato dolcemente dalla madre. William sarà destinato a compiere il medesimo passaggio, nel rispetto dell’operato del padre in quanto Re d’Inghilterra. Non si tratta di debolezza e rassegnazione, bensì di senso del dovere e soprattutto amore nei confronti della propria famiglia e della propria nazione.
La stabilità di William, associata alla sincerità e alla determinazione, hanno fatto da garanti per lo scarso attecchimento delle teorie complottiste del fratello minore. Harry ha tentato di affossare Buckingham Palace per oltre tre anni, senza tuttavia ottenere il sostegno dei cittadini britannici. Questo perché la popolazione globale è perfettamente in grado di intuire chi tra i due sia effettivamente volubile o meno.
Attualmente persiste un acceso dibattito riguardo la presunta inutilità della Royal Family. Nel XXI secolo possiamo ancora concepire l’istituzione monarchica e soprattutto la presenza di un sovrano? Considerando la cultura e la tradizione britannica, non dovrebbe stupirci l’attaccamento dei cittadini nei confronti dei residenti di Buckingham Palace. Inoltre, è convinzione diffusa il fatto che l’operato dei reali sia fondamentalmente privo di senso, concentrato su una mera esposizione di immagine a scopo di rappresentanza. William ha deciso di rispondere a tutti coloro che non si sentono più in linea con la loro presenza attiva.
“Penso sia difficile a volte rendersi conto di cosa fa concretamente la mia famiglia” – ha dichiarato l’erede al trono nel corso di una recente intervista – “ma siamo molto impegnati in una grande quantità di cause, interessi, cene ufficiali, riunioni, visite. Lo facciamo ogni giorno […] e continueremo a farlo”.
Ricordiamo per esempio che sia Carlo, sia William in primis, sono coinvolti in diversi progetti benefici, volti alla salvaguardia dell’ambiente e al benessere dei cittadini. Mentre Carlo produce egli stesso dei prodotti alimentari biologici da rivendere ai sudditi, il primogenito del sovrano è impegnato attivamente per ridimensionare il numero di senzatetto nella capitale inglese. Si tratta di un’iniziativa molto cara alla madre Diana e di cui William è divenuto garante da diversi anni. Utili o meno, sicuramente non rimangono con le mani in mano.
Nel tempo libero, quando l’agenda non prevede incontri formali e celebrazioni ufficiali, la Royal Family ama dedicare del tempo al polo – tipica disciplina sportiva britannica. William ha ereditato la passione dal padre Carlo, il quale è rimasto affascinato dai cavalli tanto quanto la stessa Regina Elisabetta II. Giovedì 6 giugno, il Principe del Galles è tornato in sella per partecipare ad una partita, tuttavia – gli utenti web hanno notato qualcosa di ambiguo ed anomalo.
Come di consueto, il profilo Instagram ufficiale di William e Kate ha documentato la partita con delle immagini nitide e professionali. Osservando attentamente gli scatti rubati dalla Charity Polo Cup, è impossibile non notare l’incredibile sproporzione tra le dimensioni del corpo del Principe e quelle del suo cavallo.
“Sembra più grande del cavallo nella prima foto!” – scrive un utente. “Di solito sono più piccoli, perché devono essere in grado di girare velocemente in spazi ristretti. Non è un caso che si chiamino polo pony” – spiega un altro nei commenti. Di fronte a tale mancanza di chiarezza, il popolo del web si è sbizzarrito, immaginando le più folli teorie a riguardo.
Tra chi ha insinuato che si trattasse di un fotomontaggio e chi invece ha sostenuto la veridicità della foto, altrettanti hanno invece sottolineato la propria felicità nel vedere nuovamente William in sella ad un cavallo. Il polo è una passione di famiglia, un hobby che il Principe amava condividere anche con il fratello minore Harry.
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