“Ci siamo amati per sette anni in gran segreto”. Lucio Dalla e la sua vita privata

Una donna ha rilasciato nuove dichiarazioni sulla vita sentimentale dell’artista scomparso ormai undici anni fa.

Lucio Dalla ha salutato il suo pubblico nell’ormai lontano 2012, quando si è spento all’improvviso a causa di un infarto, pochi giorni prima del suo sessantanovesimo compleanno. L’artista ha scritto pagine molto importanti della musica italiana. Dagli esordi negli anni ’60, Dalla ha accompagnato milioni di italiani per 4 decenni, fino all’ultimo album del 2009, “Angoli nel cielo”.

Le composizioni di Lucio Dalla spaziavano tra diversi generi musicali, spesso mescolando sonorità pop, rock, jazz e folk. Le sue melodie e la sua voce erano in grado di comunicare direttamente con il cuore di chi le ascoltava, ma ciò che rendeva la sua musica davvero speciale era il talento nel raccontare storie.

Ogni canzone era un mondo a sé stante, in cui Dalla toccava temi universali come l’amore, la solitudine, la ricerca di senso nella vita. Era un cantastorie che sapeva trasformare le esperienze personali in narrazioni collettive. In tutti questi anni, Dalla è riuscito a far parlare di sé quasi esclusivamente per la sua musica e a tenere molto lontano dai riflettori la sua vita privata. Tristemente, il periodo in cui si è parlato di più degli affetti del cantante è stato quello successivo alla sua morte.

Le persone che hanno (forse) fatto parte della vita sentimentale di Lucio Dalla

Subito dopo la morte del cantante, diverse persone hanno parlato della sua vita sentimentale, spesso in maniera poco delicata e con pessime tempistiche. Molti giornalisti e quotidiani hanno alimentato il dibattito sulla sua possibile omosessualità, argomento che Dalla non ha mai voluto affrontare nella sua vita. Due persone, in particolare, hanno parlato apertamente del loro rapporto con Dalla.

Marco Alemanno: collaboratore o fidanzato?

L’associazione tra il nome di Marco Alemanno e quello di Lucio Dalla ha dato luogo a varie speculazioni dopo la scomparsa dell’artista. Nato il 25 aprile 1980 a Lecce, Alemanno ha lavorato a stretto contatto con Dalla per un lungo periodo, dopo essersi diplomato presso la Scuola di Recitazione del Teatro del Navile di Bologna. Secondo quanto affermato da Alemanno stesso, la loro collaborazione si sarebbe gradualmente trasformata in una relazione sentimentale.

Durante il funerale di Lucio Dalla, Alemanno è stato visto piangere e soffrire, prima di recitare in chiesa una struggente poesia, “Le Rondini“. In quell’occasione, diversi cronisti e commentatori hanno colto l’occasione per ufficializzare l’unione con il cantautore e il suo giovane collaboratore.

Tuttavia, la famiglia di Dalla non ha mai riconosciuto questa relazione, anche come forma di rispetto verso l’artista, che ha sempre preferito mantenere la sua vita privata riservata, evitando di alimentare speculazioni sulla sua presunta omosessualità. Successivamente, Marco Alemanno è stato al centro dell’attenzione mediatica a causa di una delicata questione legata all’eredità di Lucio Dalla. Dalla non era spostato né aveva figli, quindi diverse persone si sono presentate per rivendicare una parte di quelli che erano i suoi averi.

La disputa legale tra Alemanno e la famiglia di Dalla

I parenti di Dalla hanno contestato le pretese di Alemanno sull’eredità, nonostante quest’ultimo abbia affermato di essere in possesso di un testamento lasciato da Dalla, che tuttavia non è mai stato reso pubblico.

Alemanno ha più volte espresso la sua frustrazione riguardo al comportamento dei parenti. Ha dichiarato di sentirsi intrappolato nella sua stessa casa, dove gli è stato impedito di accedere liberamente ai suoi oggetti personali e alle opere d’arte che Dalla gli aveva donato.

Diverse personalità vicine a Dalla hanno criticato la versione di Alemanno. Il cantautore Ron, amico di lunga data, ha smentito la presunta relazione romantica tra Alemanno e Dalla. Secondo Ron, Alemanno è stato solo un importante collaboratore, ma il ruolo era limitato a quello di segretario e produttore. Ha inoltre criticato i tentativi di far emergere questa storia dopo la morte di Dalla, affermando che non si dovrebbe intaccare la sfera privata di una persona così importante per l’Italia. Secondo lui, queste affermazioni hanno intaccato la dignità postuma dell’artista. E le speculazioni, purtroppo, non finiscono qui. Negli ultimi giorni, un’altra persona è tornata a parlare dei suoi rapporti con Lucio Dalla. E stavolta si tratta di una donna.

Un amore finora sconosciuto

“Dalla sua scomparsa ho sempre preferito tacere sulla nostra storia, preservando questi ricordi e sentimenti solo per me stessa. Ora, dopo oltre dieci anni di silenzio, sento il bisogno di aprire il mio cuore“. Sono queste le parole con cui un restauratrice d’arte marchigiana, Daniela Venturi, parla di una presunta relazione con Lucio Dalla. 

La donna si è rivolta al quotidiano “Il Carlino di Pesaro” e ha svelato una storia sconosciuta al pubblico. Secondo le sue dichiarazioni, l’amore con l’artista bolognese sarebbe durato dal 1989 al 1996.

I due artisti si sarebbero conosciuti a Urbino e, fin dalle prime parole, sarebbe scoccata la scintilla. I due avrebbero poi iniziato una relazione durata ben sette anni. Il legame è stato vissuto “al riparo dagli occhi indiscreti“, assicura Venturi.  Secondo il racconto della Venturi, proprio sulle colline marchigiane Dalla avrebbe composto l’album “Cambio“. La relazione si sarebbe poi interrotta nel 1996. “Ci siamo allontanati e Lucio ha scritto “Canzone”, un brano dedicato a me e alla fine di questa relazione“, afferma Venturi.

La donna si lascia poi andare a dichiarazioni che sicuramente stupiranno molti appassionati di Dalla: “Mi presentava a tutti come ‘la sua signora’. Lucio voleva sposarmi, desiderava una famiglia”. Per ora, amici e parenti dell’artista mantengono il silenzio riguardo alle dichiarazioni della donna. Tuttavia, il suo racconto sembra essere l’ennesimo tassello di una vita privata custodita con cura da Lucio Dalla e ora resa pubblica.