Cenare a Villa Crespi da Cannavacciuolo è un sogno, un’esperienza come viaggio nel gusto, con un menu tutto da scoprire.
Cannavacciuolo è uno degli chef più amati al mondo e tra i più importanti d’Italia, che ha acquisito popolarità televisiva grazie a programmi come Cucine da incubo e Masterchef. Uno dei suoi più grandi lavori però è proprio Villa Crespi, situata sul Lago d’Orta.
Questa dimora è diventata emblema della sua cucina, un po’ “casa” del suo lavoro, ospita non solo il ristorante ma anche le camere dove poter soggiornare e godersi un momento di relax.
Villa Crespi: un luogo da sogno a cura di Cannavacciuolo
La dimora ha una storia molto antica, venne commissionata da Cristoforo Benigno Crespi che si occupava di cotone. Doveva essere immersa nel verde e con vista panoramica. I lavori alla villa sono durati ben 30 anni quindi ciò che si può apprezzare oggi è la costruzione di un mondo fatto di stucchi, intarsi e anche elementi arabeggianti.
Il progetto della Villa non è solo di Antonino Cannavacciuolo, anche la moglie Cinzia lo accompagna in questo viaggio. Il ristorante tre stelle Michelin e il Relais sono un impegno ingente che coinvolte tutta la famiglia. Il ristorante è un vero sogno ad occhi aperti, un luogo dove il tempo si ferma per raccontare i piatti e quindi fare un viaggio che sia un vero spettacolo, in un luogo da sogno. Perché Villa Crespi non è solo un ristorante e non è solo il luogo dove poter gustare il prestigio della cucina di Cannavacciuolo ma è anche il simbolo di una storia costruita nel tempo, è arte allo stato puro.
La cucina dello Chef, come racconta in prima persona, è volta a richiamare da un lato il suo passato quindi la sua storia tipicamente mediterranea e a sposare le specialità di Campania e Piemonte, la terra natia e quella di approdo, con un mix di combinazioni particolari e vincenti, dall’altra guardare al futuro, con sperimentazioni e abbinamenti degni di nota. La base però è sempre quel tocco familiare che si può evincere anche in un ristorante di lusso come questo.
Cannavacciuolo ha lavorato nelle più grandi cucine in Italia e nel mondo, con sua moglie Cinzia Primatesta ha fondato questa realtà di cui si prende cura ogni giorno, insieme ad un team che lavora al suo fianco continuamente. Sul sito è possibile prenotare un tavolo e scoprire anche il menu.
Quanto costa cenare a Villa Crespi
Ci sono due formule, quello degustazione e quello à la carte. Il menu degustazione è fisso e ha un costo a persona di 280 euro, prevede: trota, scampi crudi, linguine di Gragnano con calamaretti, triglia con provola, rombo, pre dessert, pastiera. A questo menu si può aggiungere la degustazione di vini che è a parte e la selezione di formaggi. C’è poi un menu più completo che offre alcune variazioni a 300 euro.
Guardando al menu à la carte invece c’è la possibilità di selezionare due o tre portate a scelta tra antipasti, primi e secondi. Il prezzo per due portate è 190 euro, per tre di 240 euro. A queste si può abbinare poi vino, formaggi, dolci che hanno un costo aggiuntivo di 30 euro. Vi è poi il menu dei vini e dell’acqua da considerare in maniera aggiuntiva.
Considerando anche un pasto di due portate come antipasto e primo o primo e secondo e un’aggiunta come il vino il costo medio a persona oscilla tra i 230/250 euro. Facendo invece il percorso degustazione si può scoprire quella che è la storia della cucina dello chef che è stata creata appositamente con una serie di abbinamenti specifici.
In occasioni speciali come Natale o Pasqua vengono creati menu appositi in base all’occasione che hanno anche i relativi costi variati, quindi questo è da intendersi come il menu classico che viene comunque aggiornato dallo Chef in base alle stagionalità dei prodotti. Coloro che soggiornano presso il Relais possono scegliere anche dei pacchetti con cena e non solo, quindi con degustazioni e sperimentazioni come quella con il tartufo ed esperienze gastronomiche direttamente in loco.
La prenotazione richiede la formula di preautorizzazione con cui viene fissato un importo di 300 euro da pagare immediatamente come formula per bloccare il tavolo, al fine di evitare prenotazioni a vuoto.