I prezzi delle località di villeggiatura stanno crescendo sempre più e gli italiani scelgono di soggiornare in Albania per risparmiare.
L’estate 2023 ha portato agli italiani due principali conferme: l’aumento delle temperature e l’aumento dei prezzi. Se per la prima questione in molti erano preparati, per quanto riguarda la seconda, molti sono rimasti stupiti dai costi di alberghi e ristoranti nelle città di mare italiane. Andare in vacanza è diventato difficile per molte famiglie.
Negli ultimi mesi è diventato sempre più evidente che andare in vacanza non è più alla portata di tutti: le compagnie aeree vendono voli a prezzi di gran lunga superiori a quelli di prima della pandemia, la benzina ha raggiunto ormai i 2 euro al litro in molte zone e gli stabilimenti balneari spesso chiedono di pagare centinaia di euro per una sola giornata.
In tutto questo, c’è una nazione che invece ha migliorato la sua reputazione come meta di vacanze negli ultimi anni, soprattutto agli occhi degli italiani. Si tratta dell’Albania, uno stato vicino, con spiagge mozzafiato e, soprattutto, sorprendentemente economico. A confermare la tendenza ci ha pensato niente meno che il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che proprio durante la settimana di Ferragosto è atterrata in Albania.
Le vacanze in Albania possono far risparmiare centinaia di euro
Negli ultimi giorni è stato diffuso un rapporto dell’associazione per la tutela dei consumatori “Consumerismo No Profit“, in cui si evidenzia una netta differenza di prezzo tra Albania e Italia nei servizi e nei beni legati al turismo.
Secondo l’associazione, una vacanza in Albania può costare fino al 248% in meno che in Italia. Il rapporto ha studiato i prezzi di una settimana di vacanza a Valona, una delle città più grandi del sud dell’Albania. Qui, il prezzo per una camera doppia per una settimana nella seconda metà di agosto parte da un minimo di 175 euro.
Il confronto con le mete italiane è impietoso. Secondo quanto dichiarato nel rapporto di Consumerismo No Profit, una camera doppia nello stesso periodo può costare 564 euro a Milano Marittima, 735 a San Vito Lo Capo e 889 a Villasimius.
Guardando le foto delle cittadine e del mare albanese, è chiaro che Valona non ha nulla da invidiare alle sue corrispettive italiane. Chilometri di spiagge con acque cristalline, attività per bambini e adulti, ristoranti che cucinano specialità locali sono presenti in egual misura sulla costa albanese e su quella italiana.
Se poi si confrontano i prezzi degli stabilimenti e dei ristoranti, è ancora più evidente che in Italia c’è un problema di fondo. Negli ultimi mesi si sono diffuse notizie di stabilimenti che chiedono centinaia e centinaia di euro per un ombrellone e due lettini, anche per un solo giorno. Secondo Consumerismo No Profit, gli stabilimenti italiani hanno prezzi che sono più alti di quelli albanesi del 162%. Per quanto riguarda i ristoranti, invece, è stato rilevato che un pasto di pesce può costare tra 20 e 25 euro, mentre in Italia raramente si scende sotto i 50 euro a persona.
Boom di turisti italiani in Albania: numeri simili non si erano mai visti
Secondo il ministro del Turismo, Mirela Kumbaro, l’Albania ha registrato un incremento del 57% di turisti italiani solo nell’ultimo anno. E anche gli indicatori del turismo proveniente dalle altre nazioni sono tutti in crescita: 142% di turisti in più dalla Turchia, 58% in più dalla Francia e 62% in più dal Montenegro.
Questa situazione sta sicuramente avendo effetti positivi sull’economia albanese. Lo stesso Primo Ministro, Edi Rama, si è detto soddisfatto della capacità della sua nazione di attrarre così tanti turisti. Proprio Rama, però, è finito al centro di alcune polemiche per aver parlato delle vacanze degli italiani in Albania con poca delicatezza.
Nelle scorse settimane, Edi Rama ha pubblicato un post ironico dedicato ai turisti italiani che fuggono dalle loro coste proprio perché andare vacanza in Italia è diventato troppo costoso.
Il post del Primo Ministro mostra due foto di barche colme di gente. La prima è la famosa nave Vlora, sulla quale circa 20.000 migranti albanesi arrivarono a Bari nel 1991, come la stessa didascalia spiega. La seconda è la foto di una barca qualunque, molto affollata, e la descrizione sovrapposta è “Italiani partono in ferie per l’Albania 2023“.
“Turisti? Siamo come i migranti nel 1991“, ha commentato il ministro, mostrando le due foto e aggiungendo una emoticon che sorride. Si tratta chiaramente di un post ironico, che però è stato fortemente criticato per la mancanza di sensibilità verso una materia, quella dell’emigrazione, particolarmente delicata.
In ogni caso, chi prevedeva un incidente diplomatico tra Italia e Albania, ha completamente sbagliato previsione. Al contrario, forse per cavalcare l’onda di questa passione degli italiani per il suo paese, Edi Rama ha invitato anche il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, a passare qualche giorno sulle coste albanesi.
Anche Giorgia Meloni sceglie l’Albania per le sue vacanze estive
Il 14 agosto Giorgia Meloni è arrivata in Albania, insieme al compagno Andrea Giambruno e alla figlia Ginevra. Insieme a lei dovrebbero esserci anche la sorella, Arianna, e il cognato, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Nel pomeriggio di giovedì 17 agosto, un telegiornale albanese ha condiviso un video in cui si vede il Presidente del Consiglio italiano mentre si rilassa a bordo di una barca, insieme ad altre persone. Per il resto, non si sa precisamente dove stia alloggiando la premier. Secondo fonti albanesi, starebbe visitando Valona a bordo di macchine e barche private.
In ogni caso, Giorgia Meloni sta tenendo un profilo molto basso durante queste sue vacanze estive del 2023. Prima di arrivare in Albania, la premier ha trascorso qualche giorno in una masseria in Puglia, lontana da occhi indiscreti, sempre insieme alla sua famiglia.
Secondo alcuni commentatori, la Meloni vuole evitare polemiche generate da eventuali vacanze all’insegna del lusso, che spesso hanno travolto i suoi predecessori. Se così fosse, recarsi in vacanza in Albania sembra un segnale di vicinanza verso quelle persone che fuggono dal caro prezzi delle spiagge italiane.