Settembre si avvicina e le porte delle scuole sono pronte a riaprire. L’anno scolastico 2023/2024 porterà con sé diverse novità.
Con l’arrivo di settembre iniziano ad arrivare le prime notizie a proposito del prossimo anno scolastico. Ogni regione ha una certa autonomia in diverse materie, inclusa l’istruzione. Le regioni, quindi, possono prendere da sole alcune decisioni, come quelle sulle date di inizio e fine delle lezioni.
Alcune regioni o città potrebbero avere particolari festività o eventi tradizionali che possono influenzare il calendario scolastico. In ogni caso, pur esistendo queste differenze, il Ministero dell’Istruzione fornisce linee guida generali e garantisce che il numero complessivo di giorni di lezione rispetti gli standard nazionali.
Come ogni anno, infatti, la scuola inizierà per tutti gli studenti intorno alla seconda metà di settembre, sebbene con diverse distinzioni.
Ritorno a scuola: i primi e gli ultimi regione per regione
I primi ad entrare in classe saranno gli studenti della provincia autonoma di Bolzano, il 5 settembre. Per loro la scuola terminerà il 14 giugno.
Seguono gli studenti della Valle d’Aosta, dove l’anno scolastico inizia l’11 settembre e finisce il 6 giugno. Anche nella provincia autonoma di Trento si inizia l’11 settembre, ma si finisce l’11 giugno. Stesso giorno di inizio, 11 settembre, anche per gli studenti del Piemonte, che finiranno invece l’8 giugno.
il 12 giugno torneranno in classe gli studenti della Lombardia, dove poi la scuola finirà l’8 giugno.
In Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Umbria e Veneto la scuola inizierà il 13 settembre e finirà l’8 giugno 2024. Anche nelle Marche l’inizio è previsto per il 13 settembre, ma si finirà due giorni prima rispetto a questo gruppo di regioni, il 6 giugno 2024.
Un giorno dopo, il 14 settembre, inizieranno invece gli studenti di Calabria, Liguria, Molise, Puglia e Sardegna. Anche in queste regioni la scuola finirà l’8 giugno 2024, ad eccezione di Puglia e Sardegna dove invece finirà il 7 giugno, un giorno prima.
Gli ultimi a entrare in classe saranno gli studenti dell’Emilia Romagna, che iniziano il 15 settembre e finiscono il 6 giugno. Anche in Lazio le scuole riapriranno il 15 settembre, ma chiuderanno l’8 giugno.
Vacanze e ponti previsti per l’anno scolastico 2023/2024
Per quanto riguarda le vacanze di Natale, ogni regione si regola in maniera diversa.
In Abruzzo le vacanze di Natale inizieranno il 24 dicembre e finiranno il 7 gennaio. Previsti anche giorni di ponte in occasione delle festività di Ognissanti e della festa dell’Immacolata Concezione, il 2 novembre e il 9 dicembre. Stesso calendario di vacanze anche per gli studenti della Basilicata.
In Calabria si avranno le vacanze di Natale dal 23 dicembre al 7 gennaio. Previste giornate di ponte il 2 novembre, il 9 dicembre e anche il 26 e 27 aprile. Stesso identico calendario delle vacanze anche per la Campania, che però rientra dalle vacanze di Natale un giorno prima, il 6 gennaio.
In Emilia Romagna le vacanze di Natale inizieranno il 24 dicembre e finiranno il 6 gennaio. Ci sarà solo una giornata di ponte, quella del 2 novembre. Stesso identico calendario di vacanze anche per la Toscana. Anche in Friuli Venezia Giulia si avranno le stesse vacanze, con l’aggiunta delle vacanze di Carnevale dal 12 al 14 febbraio.
In Lazio le vacanze di Natale inizieranno il 23 dicembre e finiranno il 6 gennaio. Gli studenti della Liguria inizieranno le vacanze il 24 dicembre e saranno gli unici a rientrare a scuola il 5 gennaio.
In Lombardia gli studenti andranno in vacanza il 24 dicembre e torneranno a scuola il 6 gennaio.
Le Marche seguono la tendenza generale, con vacanze di Natale dal 24 dicembre al 7 gennaio. In questa regione, però, le istituzioni scolastiche possono individuare un numero di giorni di sospensione delle lezioni per concedere più riposo ai propri studenti. I giorni di sospensione possibili sono al massimo 3 e possono essere individuati solo in alcuni periodi dell’anno.
In Molise, vacanze di Natale dal 23 dicembre al 5 gennaio. Previste anche in questa regione diverse giornate di ponte: 2 novembre, 9 dicembre, 29 e 30 aprile. Stesso calendario di vacanze anche per gli studenti della Puglia, ad eccezione dei ponti del 2 novembre e del 30 aprile.
Gli studenti del Piemonte inizieranno le vacanze di Natale il 23 dicembre e le finiranno il 6 gennaio. Giornate di ponte il 9 dicembre e il 26 e 27 aprile.
In Puglia e Veneto le vacanze di Natale dureranno dal 23 dicembre al 5 gennaio.
In Sardegna e Sicilia le vacanze di Natale inizieranno il 23 dicembre e finiranno il 6 gennaio. Previsto il ponte del 2 novembre in entrambe le isole, quello del 28 aprile solo in Sardegna.
Gli studenti dell’Umbria sono quelli che potranno godersi le vacanze di Natale più lunghe: dal 22 dicembre al 7 gennaio.
Concludiamo con la Valle d’Aosta, dove le vacanze di Natale iniziano il 24 dicembre e terminano il 7 gennaio. Previsti ponti per il 9 dicembre, per il 26 e 27 aprile e anche per il 30 e 31 gennaio.
Le vacanze di Pasqua inizieranno in tutto il territorio italiano il 28 marzo e finiranno il 2 aprile, ad eccezione della Valle d’Aosta, in cui finiscono il 1° aprile.
In alcune regioni sono previste anche vacanze di Carnevale: il 12 e 13 febbraio per Basilicata, Calabria, Campania, Lombardia, Puglia Puglia e Veneto, dal 12 al 14 febbraio per Friuli Venezia Giulia e Molise e dal 10 al 13 febbraio per il Piemonte.
Le altre novità previste per il prossimo anno scolastico
L’anno scolastico 2023/2024 porterà con sé diverse novità. Una delle più importanti è quella che riguarda il voto di condotta. A partire da quest’anno, il consiglio di classe dovrà tener conto dei comportamenti dello studente durante tutto l’anno scolastico per decidere il voto di condotta, che sarà poi usato per calcolare la media scolastica insieme ai voti delle singole materie.
Inoltre, da settembre i requisiti per l’ammissione all’anno successivo saranno molto più stringenti. Il 6 in condotta non verrà più considerato sufficiente per essere promossi e sarà considerato un’insufficienza a tutti gli effetti. In quanto tale, l’insufficienza nel voto di condotta dovrà essere recuperata a settembre come per tutte le altre materia.
Il debito scolastico di questo tipo potrà essere colmato con un esame riparatore in Educazione civica, in cui si discuteranno temi legati ai valori costituzionali e alla cittadinanza attiva.
Un’altra grande novità riguarda le sospensioni. Secondo il Ministro dell’Istruzione Valditara, la modalità di sospensione dalla frequenza delle lezioni utilizzata finora è inefficace. Ha quindi proposto una sostanziale modifica: se la sospensione dura al massimo 2 giorni, lo studente è obbligato a stare comunque in classe e dovrà partecipare ad attività extra scolastiche con l’obiettivo di riflettere sulle cause che hanno portato alla sospensione. Se invece la sospensione dura più di due giorni, lo studente dovrà svolgere attività di “cittadinanza solidale” presso delle strutture specifiche.