Uno dei classici della cucina emiliana e di quella italiana, il sugo alla bolognese nella particolare rivisitazione dello chef stellato.
Quando a “scendere in campo” è Bruno Barbieri le aspettative per ovvie ragioni sono alle stelle. La star del noto programma tv Masterchef, nonché chef stellato stavolta si confronta con il grande classico della cucina nostrana, con una ricetta tutta da seguire e mettere in pratica.
Bruno Barbieri, negli anni ci ha abituati a intensi confronti con i concorrenti dello show che lo vede protagonista insieme ad altri grandi chef del panorama italiano. Le sue ricette sono tra le più seguite in assoluto. Oggi, è il turno del sugo alla bolognese, in una particolare e “vivace” rivisitazione.
Bruno Barbieri e il sugo alla bolognese: le ricetta completa dello chef
Con la stagione estiva ormai ai titoli di coda è tempo di calarsi nuovamente in quelle che sono le sane e logiche abitudini nostrane. La pasta, il piatto caldo per eccellenza, tranne particolari e stagionali, per l’appunto variazioni. L’autunno ormai alle porte quasi pretende il ritorno ai grandi classici.
Uno dei simboli della tradizione culinaria del nostro paese, cosi come anticipato. Oggi, una particolare ricetta dello chef di Materchef, Bruno Barbieri, ci riporta indietro nel tempo, in una attenta riflessioni su quelle che devono, per forza di cose, essere le riflessioni in merito a questo specifico piatto.
Una sorta di ricetta perfetta, l’incrocio ideale tra la vecchia classica idea, da portare sempre e comunque avanti e il nuovo che avanza, con specifiche e più che mai funzionali rivisitazioni del tema, in un certo senso. La ricetta, insomma, è tutta da seguire, con la massima attenzione.
Gli ingredienti
Gli ingredienti per preparare questo gustosissimo piatto sono bene o male quelli classici riportati dalla stessa tradizione nostrana. In alcuni casi, però, piccoli accorgimenti in merito alla preparazione del piatto possono mettere in risalto alcuni elementi più che mai essenziali.
Tra gli ingredienti più che mai essenziali per la preparazione del piatto in questione troviamo quindi i seguenti:
• 300 g di polpa di manzo
• 150 g di pancetta di maiale macinata
• 50 g di carota
• 50 g di sedano
• 50 g di cipolla
• 50 g di doppio concentrato di pomodoro
• 1/2 bicchiere di vino bianco
• 1/2 bicchiere di latte intero
• brodo
• 50 g di burro
• 3 cucchiai di olio
• 1 mazzetto di aromi (salvia rosmarino alloro)
• sale
• pepe
Pochi ingredienti e più che mai semplici e tradizionali. Dal macinato di manzo al trito aromatico, passando per il concentrato di pomodoro, il vino bianco e il latte. La preparazione, di conseguenza, dello stesso piatto, diventa certamente il momento saliente da seguire con la massima attenzione.
La preparazione
Il momento saliente, si diceva, quello in cui dalla descrizione dei semplici ingredienti si passa alle indicazioni specifiche su come realizzare, nel migliore dei modi, il piatto tipico della nostra cucine. Il tocco di classe dello chef Barbieri, rappresenterà, chiaramente, il punto più atteso.
Il primo passo da seguire con la massima attenzione è quello che prevede la tritatura di sedano, carote e cipolla. Gli ingredienti in questione, dopo una attenta fase di lavaggio devono essere preparati e di conseguenza, quindi, tritati insieme a rosmarino e salvia.
Parallelamente, in una padella, provvedere a sciogliere il burro con olio. Successivamente, si aggiungono soffritto, erbe tritate e l’alloro. Il tutto deve essere lasciato sul fuoco per cinque minuti. A questo punto si passa all’aggiunta della carne macinata e del pepe. Il tutto va, in un secondo momento sfumato con del vino bianco.
Nel momento in cui l’odore di alcol sarà del tutto impercettibile, si passerà all’aggiunta del concentrato di pomodoro e all’aggiunta del sale. La cottura a fiamma bassa dovrà essere portata avanti per circa due ore, con l’aggiunta, successiva, di brodo, qualora risultasse necessario.
Tocco finale
Quello che di certo qualsiasi emiliano doc conosce alla perfezione è come regolare la questione acidità del pomodoro nel piatto in questione. Niente zucchero, la tradizione vieta assolutamente questo particolare elemento. La preparazione, di conseguenza, prevede un altro specifico ingrediente.
A questo punto è il turno dell’elemento che in qualche modo provvede a equilibrare intensità di sapori e non solo. L’aggiunta del latte, intero, avviene proprio in questa fase e successivamente si lascia sul fuoco, il tutto per qualche minuto ancora. La scelta della pasta, secondo lo chef Barbieri è di fondamentale importanza. Il consiglio, più che mai da seguire, è il seguente: tagliatelle fatte in casa.
In merito poi a una eventuale fase di conservazione lo chef Barbieri regala offre un altro prezioso consiglio. Il piatto può essere conservato in frigorifero per due o tre giorni utilizzando un contenitore ermetico. In alternativa, si può congelare il tutto, attraverso la preparazione di specifiche porzioni, per almeno due mesi.
La ricetta, insomma, è più che mai servita. Lo chef Barbieri, ancora una volta, mette a disposizione dei suoi appassionati fan una perfetta sintesi tra tradizione e modernità. Una riflessione accurata, si potrebbe definire, tutta da assaggiare.