Esistono 10 sintomi che dimostrerebbero che una persona ha un’intelligenza superiore alla norma, sono le caratteristiche importanti.
Secondo gli scienziati ci sarebbero 10 ‘sintomi’ che accomunano le persone con un’intelligenza superiore alla norma. Sono 10 aspetti presenti nella vita di chi ha un quoziente intellettivo alto.
Prima di scoprire quali sono è bene sapere che non vi è correlazione, per cui cercare di seguire uno di questi sintomi non farà essere più intelligenti.
Persone con intelligenza superiore alla media, ci sono alcuni ‘sintomi’ che le accomunano
Da sempre gli scienziati provano a studiare le intelligenze superiori alla media e soprattutto a capire da cosa dipendano e se vi siano fattori esterni che possano avere avuto una qualche influenza. Recentemente, un gruppo di studiosi ha trovato diversi aspetti che accomunerebbero chi ha un quoziente intellettivo al di fuori del comune.
Non si tratterebbe dei classici stereotipi ma di vere e proprie costanti che emergono da molteplici studi effettuati negli anni. Per cui, è bene conoscere questi ‘sintomi’ e scoprire se si è una persona più intelligente della media. Alcuni di questi aspetti sono stati comprovati da alcuni studi e per questo sono emersi come se fossero quasi delle prerogative per chi ha un quoziente intellettivo molto alto.
I ‘sintomi’ di una persona molto intelligente
Essere alti – Una persona più alta ha un salario migliore, questo sarebbe dovuto – secondo uno studio dell’Università di Princeton – al fatto che i bambini di 3 anni che sono già più alti ottengono migliori performance cognitive dei bassi e dunque avranno più possibilità di diventare ‘vatussi’ e quindi ottenere un futuro lavorativo brillante.
Essere il primogenito – Uno studio dell’Università di Oslo ha dimostrato che i primi figli hanno un’intelligenza superiore rispetto ai secondi di 2,3 punti. L’analisi è stata effettuata su un campione di 250mila maschi di età tra i 18 e 20 anni. Non ci sono ragioni genetiche, si tratta di fattori educativi. Il tempo investito per il primo figlio non è mail lo stesso per gli altri. Allo stesso modo si è scoperto che un secondogenito che ha una grande distanza dal primogenito ha lo stesso vantaggio intellettivo, a dimostrazione che è una variante educativa.
Essere mancini – Le persone mancine hanno una grande creatività e sono predisposte a pensare in modo diverso dagli altri, fuori dagli schemi. Sono molto veloci nell’elaborare informazioni. Pare che nei mancini ci sia una maggiore interconnessione tra i due emisferi cerebrali.
Avere un gatto – Secondo uno studio effettuato nel 2014 da una psicologa della Carrol University sulle personalità dei padroni di cani e gatti, chi ha una cane è una persona più allegra e socievole, mentre chi ha un gatto è introverso, sensibile ed intelligente. Questo potrebbe avvenire perché chi è introverso ha una maggior propensione a dedicarsi a hobby intellettuali.
Essere magri – Una persona magra potrebbe avere un’intelligenza superiore alla media, a dirlo è uno studio effettuato in Francia nel 2006 che ha analizzato un campione di 2.200 adulti in 5 anni. E’ venuto fuori che chi aveva un indice di massa corporea pari a 20 o inferiore ha rievocato il 56% di termini in un test sul vocabolario.
Essere ansioso – Avere paure e ansie potrebbe voler dire che si ha un’intelligenza verbale superiore alla media, inoltre si è maggiormente propensi a concentrarsi su un compito. Lo dicono uno studio effettuato in Canada e un esperimento in un centro di studi israeliano.
Non fumi – Secondo uno studio israeliano effettuato nel 2010 su un campione di 20mila militari, gli uomini che fumavano avevano un QI minore rispetto a quelli che non fumavano. Contestualmente, però, è stato visto che chi fumava aveva vissuto disagi in famiglia, dunque anche questo potrebbe essere un indice per un intelligenza inferiore.
Essere allattati al seno – Sono molti gli studi che sostengono vi sia una correlazione tra il latte materno e lo sviluppo intellettivo del bambino. L’ultimo è stato pubblicato da Lancet Global Health e potrebbe essere dovuto agli acidi grassi che si trovano in grande misura nel latte materno, ma anche sull’effetto che ha sul sistema immunitario. Si è visto anche che nei paesi più ricchi si allatta di più e per più tempo e questo potrebbe avere un’incidenza sul QI dei fgli.
Studiare musica – studiare uno strumento fin da quando si è piccoli aiuta ad allenare la mente e sviluppa maggiormente le capacità cognitive. L’ha dimostrato uno studio canadese effettuato nel 2011 che ha avuto come campione 48 bambini di un’età tra i 4 i 6 anni. E’ stato visto che lo studio della musica ha un’influenza positiva sulle capacità verbali nei bambini di quest’età.
Aver usato droghe ricreative – E’ bene specificare, prima di andare avanti, che non si sta affermando che consumare stupefacenti aiuta a essere più intelligenti. C’è uno studio del 2012 effettuato su un campione di sei mila britannici nati nel 1958 che ha evidenziato una correlazione tra l’alto QI infantile e una predisposizione superiore al consumo di droghe o alcol e tutto ciò che possa essere dannoso per la salute.