Dopo aver effettuato gli acquisti è importante sempre fare attenzione allo scontrino fiscale, questo è un documento fondamentale.
Ancora oggi, lo scontrino fiscale è ampiamente sottovalutato eppure ci sono tantissime indicazioni, sul numero di prodotti, sui costi e anche sulla spesa totale effettuata. Non sempre le diciture sono corrette e talvolta vengono conteggiati male i prodotti.
Quindi è opportuno fare una verifica immediata, inoltre se c’è un’apposita dicitura si ha diritto al rimborso poiché si va nel campo del diritto del consumatore dopo l’acquisto.
Come controllare correttamente lo scontrino per il rimborso
Secondo il Codice del Consumo infatti tutto è normato e regolamentato in modo scrupoloso, affinché non vi siano discrepanze di alcun tipo. In questo modo si garantisce quindi sicurezza al consumatore che viene tutelato dalla legge. Possono capitare tanti errori, voluti o meno, legati ai prezzi o ai prodotti, al quantitativo o alle indicazioni errate. Solo prestando attenzione però si può realmente ottenere un beneficio.
Secondo quanto determinato dal decreto Legge 206/2005, articolo 14-77 tutto ciò che riguarda i prezzi, le unità di misura ad essi collegati e le informazioni affini devono essere chiare e riportate sempre correttamente. “Il prezzo finale, valido per un’unità di prodotto o per una determinata quantità del prodotto, comprensivo dell’IVA e di ogni altra imposta” si legge nel testo, questo vuol dire che il prezzo deve essere chiaro e anche corretto.
Il cliente quindi deve poter acquistare il prodotto al prezzo riportato, non è giusto chiedere una cifra differente. Laddove ad esempio ci si dimentichi di eliminare o aggiornare la cifra, la legge indica che il cliente è tenuto a pagare per quello che ha letto non per quello che l’esercente vuole. A tal proposito è prevista una sanzione dai 516 ai 3098 euro.
Ci sono due eccezioni: laddove il valore dell’acquisto non sia “plausibile” ovvero presenti chiaramente una discrepanza, ad esempio una borsa di Gucci che invece di riportate la dicitura 250 euro sia segnata a 25 euro, e quando ci sono prodotti che possono generare confusione, ad esempio quelli sfusi oppure i freschi preparati al momento.
Quando si nota che c’è una differenza tra il prezzo pagato e il prezzo che invece era riportato bisogna farlo notare e quindi richiedere la differenza. Basta solo determinare sullo scontrino la cifra. Per evitare questo problema si può inoltre revisionare i prezzi mentre vengono battuti.
Una cosa molto importante è prestare attenzione, anche quando si fa la spesa. In alcuni casi il prezzo riportato non è del prodotto ma al grammo. Questo vuol dire quindi che quella cifra sarà sicuramente maggiore.
Capita in alcuni negozi di essere tratti in inganno perché viene indicato con un numero grande il prezzo per 100 grammi e le persone ad esempio notano una fetta di formaggio e pensano che quella sia la cifra per la fetta, arrivano alla cassa e pagano molto di più. In questo caso quindi va fatto in autonomia il controllo e anche il calcolo.