Indetta in occasione della presentazione dei nuovi corsi di Sensual dance Fit, la conferenza stampa a cui l’8 ottobre abbiamo partecipato è andata oltre la semplice descrizione di un progetto manageriale. Carolyn Smith ci ha raccontato il metodo di danza da lei inventato, e nel farlo, ci ha fatto divertire, riflettere ed emozionare allo stesso tempo.
“Una vera e propria rivoluzione“. Così Carolyn Smith ha definito il suo Sensual dance fit. Un metodo, ideato da una donna, per tutte le donne, a prescindere da età, altezza, corrispondenza ai canoni estetici etc. Perché Carolyn prima di essere un personaggio pubblico è innanzitutto una donna. Ce lo ha dimostrato durante la conferenza stampa, nel corso della quale prima ancora di pubblicizzare la sua scuola ha voluto ribadire quanto il metodo sensual dance fit serva ad aiutare ogni donna a riappropriarsi della propria femminilità e soprattutto della propria identità. SFD è danza, ma non solo.
È riconoscimento del corpo di ogni donna. Quel ‘sensual’ non è legato al sesso. È eleganza, femminilità. Ogni donna li possiede, ed ogni donna deve imparare a riconoscerli. Di questo Carolyn ne è convinta. Ed allora perché non farlo a ritmo di musica e divertendosi? La danza diventa così uno strumento, un mezzo, e non esclusivamente un fine.
L’energia di Carolyn ci ha coinvolto, nel senso letterale del termine. Con l’aiuto delle sue assistenti, ci ha fatto provare dei passi di ballo, e per pochi minuti la sala conferenze della stampa estera in Italia è diventata una sala di danza. Dopo aver allenato e preparato tanti ballerini professionisti ora Carolyn Smith vuole arrivare a più donne possibili.
E perché non uomini? Lo ha spiegato durante la conferenza: “Gli uomini hanno molte occasioni culturalmente accettate per stare insieme. Le partite a calcio, lo sport in TV, gli appuntamenti al bar. Le donne no. In SDF le ladies si confrontano, parlano, senza giudizio né competizione. Vogliono solo mettersi in gioco e stare insieme“.
Tutto questo inizia con una sedia ed uno specchio. La sedia è un’ancora da cui farsi sostenere e con cui danzare. “Questo non è un corso, è un percorso“. In cui lo specchio diventa il primo strumento per accettarsi e riconoscersi. E soprattutto imparare ad amarsi. Come? Ce lo racconta Carolyn stessa.
Intervista a Carolyn Smith
Tutte le donne con il passare del tempo osservano dei cambiamenti nel loro corpo. In che modo Sensual dance fit può aiutare ogni donna ad accettarlo?
Il cambiamento è un processo naturale. Quando ero giovane facevo le spaccate in aria ed altre acrobazie. Se faccio questo oggi mi devono portare in ospedale. È un discorso di accettare questo cambiamento. Noi donne vogliamo essere sempre come quando eravamo giovani, bene, però non siamo più giovani, dobbiamo fare questo cambiamento in maniera graduale e poi adattarci. Unendo la mente giovane ed il corpo più maturo. Metti tutte e due le cose insieme e siamo imbattibili.
Quanto tempo richiede sensual dance fit per diventare efficace nella vita di tutti i giorni?
Venti lezioni sono il primo step. Ma già dopo tre o quattro lezioni c’è un cambiamento, che diventa radicale al termine delle venti lezioni.
Il messaggio di Carolyn rivolto a tutte le donne
Pensi che possa avere anche una valenza sociale questo lavoro che fai con le donne all’interno della scuola?
Sì, tassativamente. Ad oggi c’è la mancanza di un rapporto umano con le persone. Tutti hanno il telefono in mano, ma preferiscono inviare i messaggi piuttosto che telefonare e parlare a voce o vedersi. Nella mia classe possiamo avere una ragazza di 18 anni ed una di 95. Ma non c’è nessun gap dovuto all’età.
L’esperienza che condividono gli fa capire che hanno in comune più di quanto pensassero. Parlano, condividono, sorridono. E di questo abbiamo bisogno tutti perché siamo comandati dal digitale. Io dono una persona che usa tanto il digitale, però non ho mai smesso di parlare con le persone e toccare con mano la vita.
Tu sei una donna molto forte ed un esempio per altre persone. Avresti voglia di dire qualcosa a tutte quelle donne che vivono soggiogate dalla loro vita, dal loro uomo, dal loro lavoro e da se stesse?
Non è semplice. Sarebbe troppo facile dire ‘dò un consiglio’. Ogni situazione è specifica. Però mi posso sentire di dire: chiedi aiuto. Amati di più. Devi pensare che la tua vita conta, perché vali tanto. Cerca di fare un cambiamento, anche un piccolo passo per volta, non deve essere radicale, perché a volte è troppo difficile. Fai piccoli passi per volta, come nella danza. Non si impara subito una coreografia, si parte dai primi passi. Impariamo un passo. E poi replicalo. Poi ancora. Ancora. Senza accorgertene hai fatto dieci passi in avanti.
Un sogno nel cassetto per la tua scuola?
Voglio arrivare a più donne possibile. Credo che ci sia un motivo per cui ognuno di noi è al mondo. Prima ho formato tanti campioni di danza sportiva. Adesso voglio creare dei campioni di vita. Le donne devono essere campionesse della loro vita. Questa è la mia missione.