Cosa mangiare per evitare la pancia gonfia: tutti gli alimenti consigliati e quelli da evitare

La pancia gonfia è un disturbo molto comune dato da fattori diversi come sedentarietà, alimentazione, infiammazioni al colon.

Per gestire la situazione è indispensabile prima escludere che vi siano problematiche di tipo patologico che la determinano. Quindi, soprattutto in coloro in cui questa condizione è continuativa nel tempo, risulta indispensabile rivolgersi ad un medico per accertare cosa la faccia scaturire e anche come procedere.

Successivamente, laddove non ci siano condizioni mediche importanti ma si tratti di un legame diretto con alimentazione e vita sedentaria, si può intervenire a tavola prediligendo proprio quegli alimenti che aiutano ad assorbire il gas e, ovviamente, eliminando ciò che contribuisce a questo fastidio.

Perché la pancia si gonfia e come gestire la situazione

La pancia gonfia dopo pranzo perché si è fatto un pasto abbondante è normale. Lo stomaco infatti è un muscolo che tende ad essere sollecitato molto e che viene quindi allargato per contenere ciò che si mangia. La questione primaria è la masticazione, un errore molto diffuso. Mangiare rapidamente è un problema perché si introduce molta aria, la stessa finisce nello stomaco insieme al cibo e quindi diventa ingombrante e fastidiosa.

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Come gestire la pancia gonfia a tavola (velvetstyle.it)

Al tempo stesso mangiare tanto, più del dovuto e del necessario, continua a spingere lo stomaco all’estensione. Questo processo, protratto nel tempo, determina l’allargamento dello stesso e anche della sua capacità interna. Ciò che ne deriva è un circolo vizioso in cui si ha sempre più fame e quindi sempre più si andrà a intervenire sulla capacità dello stomaco stesso.

Diversa è la questione quando la pancia risulta gonfia per la scelta alimentare, in questo caso vuol dire che non è la quantità o l’aria a causare il problema quanto piuttosto l’elaborazione dei gas interni. Si può modificare la situazione, migliorando la gestione nella scelta dei prodotti.

Come organizzare l’alimentazione per gestire l’aria in pancia

L’alimentazione di chi soffre di questo disturbo deve basarsi su cibi che contengono enzimi digestivi quindi che sono facili da assimilare e che non creano molto gas. In particolare pesce, ortaggi, frutta. Bisogna però fare attenzione sulle quantità e anche sulla scelta, ad esempio le verdure sono una buona idea ma non tutte, alcune non fanno che peggiorare la situazione quindi meglio scegliere zucca, carote, zucchine rispetto a quelle a foglia verde o comunque prodotti come cavolo, verza, broccoli che sono decisamente più “irritanti” da questo punto di vista. Non vuol dire non mangiarli mai, semplicemente con una cadenza inferiore.

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Alimentazione varia per problemi di gas in pancia (velvetstyle.it)

Sono da evitare in generali tutti gli alimenti fritti, gli snack e le bevande gassate, ovviamente il cibo spazzatura non aiuta, peggiora la condizione e infiamma ancor di più il colon con gas in aggiunta che premono e causano pancia gonfia ma anche dolore. Sono da notare anche i legumi, questi prodotti per quanto essenziali, provocano molta aria a causa della loro composizione.

Poiché sono importanti per la salute è possibile consumarli decorticati, quelli che vengono utilizzati anche per i bambini, perché privati della parte esterna che è complice dei disturbi alla pancia. Inoltre, per chi continuasse a soffrire di problemi successivi, si può optare per un passato totale al fine di limitare i danni.

Ulteriori regole per un’alimentazione sana

Più in generale bisogna mangiare lentamente, masticando e senza correre perché questo è un problema molto ingente che riguarda coloro che hanno la pancia sempre gonfia. Ciò permette anche di gestire meglio la digestione, attivare il metabolismo, determinare la regolarità intestinale. Bere almeno due litri di acqua al giorno aiuta tantissimo per questo problema. Spesso quando si avverte il senso della fame in realtà è solo sede. Considerare un minimo di 8 bicchieri al giorno meglio ancora 10.

Questo deve essere fatto come “terapia” quindi aiutarsi con delle applicazioni, con un po’ di acqua gassata, con una borraccia per avere un conto esatto di quanto si va a bere. Meglio evitare anche gomme e caramelle che, con una masticazione a vuoto, fanno attivare l’apparato gastrointestinale inutilmente. Sono da limitare le bevande alcoliche, ma anche latticini e derivati. Guardando alla frutta invece ciò che è ricco di zuccheri come prugne, uva, fichi. Più in generale tutto ciò che è dotato di un rivestimento esterno o semi, come ad esempio i pomodori, non andrebbe consumato con frequenza.

Con queste poche variazioni il risultato sarà immediato, senza terapie specifiche ma solo prediligendo un’alimentazione sana e bilanciata ma anche consona alla propria condizione.