La moda del momento è la dieta intermittente, nuova metodologia per perdere peso; ma come funziona esattamente? Facciamo chiarezza.
Più che dieta, possiamo parlare di digiuno intermittente, processo che, come dice la frase stessa, prevede la totale assenza di cibo alternata all’assunzione. Sebbene sia stata collaudata da diverso tempo, l’evidente dimagrimento di diversi vip come Flavio Briatore, ha posto l’attenzione su questa metodologia che appare talvolta più efficace delle diete tradizionali.
La dieta intermittente gira intorno al cosiddetto digiuno controllato, che comporta la quotidiana astensione, o limitazione drastica, dall’assunzione di cibo in uno specifico arco temporale. Questo può essere attuato in diversi modi, ma il più popolare è quello chiamato 16:8, che consiste nel digiuno di 16 ore e 8 in cui è possibile mangiare. Come ogni dieta dimagrante, l’obiettivo è quello di impostare un bilancio calorico negativo, ossia assumere meno calorie di quante se ne consuma. Tuttavia, per far sì che questo funzioni, bisogna seguire la dieta con una certa precisione e costanza.
Dieta intermittente: cos’è e come si attua
Come accennato in precedenza, come tutte le diete, anche questa va seguita con una certa attenzione. Il funzionamento della dieta intermittente infatti, si basa su alcuni principi: è stato dimostrato che il digiuno innesca una risposta biologica alla scarsità di cibo, con conseguente consumo del grasso corporeo. Inoltre, dopo un digiuno controllato, lo stimolo dell’appetito può essere più intenso rispetto al normale, ma dopo 10/12 ore, questo stimolo forte va a scemare. Il concetto è dunque quello di ridurre lo stimolo della fame e assumere comunque meno calorie di quelle normali, anche nelle 8 ore di concessione.
Ovviamente, prima di prendere iniziative, sarebbe buona cosa informarsi sull’apporto calorico adatto per ogni organismo. È inoltre importante precisare che questa metodologia è sconsigliata per le donne incinta o in allattamento, i bambini, i soggetti sottopeso, le donne con irregolarità mestruale, coloro che hanno difficoltà nella procreazione, chi soffre di disturbi del comportamento alimentare, gli anziani, i soggetti con malattie gravi come diabete e/o insufficienza d’organo (ai reni, al fegato ecc.) ecc.
Le fasce orarie
Gli orari in cui è possibile assumere del cibo, possono essere suddivisi in una di queste fasce. dalle 7:00 alle 15:00, dalle 9:00 alle 17:00, 12:00 alle 20:00 e dalle 14:00 alle 22:00. Nella rimanenza delle 16 ore, è concesso assumere solamente bevande non caloriche. Come detto inizialmente, la dieta intermittente risulta la più efficace per perdere peso, ma andrebbe sempre accompagnata da un consulto medico o specialistico.