L’ansia è una condizione patologica sempre più diffusa e ampiamente sottovalutata che va riconosciuta il prima possibile.
Sottostimare la sintomatologia non aiuta, si tende a pensare che sia un fenomeno passeggero ma nel tempo non fa che esasperarsi e procedere con maggiore insistenza, tanto da arrivare a compromettere la vita della persona, la sua socialità, il lavoro e la famiglia.
Nonostante oggi si parli tanto di questa condizione, non c’è ancora adeguata consapevolezza. Tutti si trovano a vivere in un mondo che corre, non sempre adeguatamente uguale per tutti. Per i giovani è più difficile emergere, sviluppare l’indipendenza, trovare un lavoro. Anche elementi significativi della vita che prima erano “normali” sono diventati problematici.
Che cos’è veramente l’ansia
La parola ansia viene largamente abusata dal lessico comune. È importante differenziare ciò che rappresenta realmente e patologicamente un fenomeno d’ansia da quello che invece ha un carattere temporaneo e leggero legato piuttosto alla sfera emozionale. Tra i problemi maggiori in modo trasversale tra le generazioni c’è l’ansia e lo stress. Quindi si riconosce tanto negli adolescenti quanto negli anziani. Potrebbe essere individuata come la manifestazione anticipatoria che quindi si genera in una persona prima che si verifichi un dato fatto o fenomeno.
L’ansia viene prima di un evento, di un discorso, un esame, prima di eventi specifici o fatti, più in generale su pensieri di vita quindi troverò mai il lavoro, riuscirò a sposarmi e pagare le tasse. Queste condizioni ovviamente sono differenziate molto per l’età, in alcuni casi possono essere legate a fatti della vita comune, in altri casi sono relative alla salute, oppure a situazione specifiche che la persona sta vivendo.
L’ansia può essere anche positiva, in alcuni casi quando è fisiologica è la risposta normale dell’organismo quindi arriva e poi passa. In quel caso non c’è un problema di fondo, anche se alcune persone sono più ansiose di altre è normale. Ognuno ha un temperamento diverso e questo è perfettamente comune. Avere l’ansia di fare un esame importante, di affrontare il giorno delle nozze, di dover fare un esame medico invasivo, è del tutto normale.
Cos’è l’ansia patologica e come riconoscerla
Diversa è la condizione in cui l’ansia prende il sopravvento quindi guida le emozioni e soprattutto inficia la vita privata. In quel caso ha un peso sulla sfera emotiva e relazionale, diventa ingestibile e non più legata ad un solo fatto. Allora si parla di disturbo dell’ansia che si può tradurre come effetto generalizzato oppure come condizione specifica ad esempio agorafobia, panico, da separazione, da sostanze mediche, da stress, fobia sociale, specifica, mutismo selettivo.
C’è tutta una lunga classificazione che viene fatta per comprendere i sintomi e quindi anche l’approccio utile. La cosa importante è comprendere che in questi casi è essenziale confrontarsi con uno specialista. L’ansia si può gestire, le condizioni possono migliorare e si può tornare alla vita di sempre. Farsi aiutare è giusto e normale, si può fare in forma privata e per chi non ha la possibilità ci sono le ASL e il Sistema sanitario nazionale.