L’inverno è alle porte e avere una casa calda, con gli aumenti generalizzati legati al gas, non è affatto facile.
Puntare sul riscaldamento è la soluzione primaria ma questo avrà costi in bolletta che non vanno sottovalutati. Guardando alla situazione generale ovviamente sono attivi ancora bonus, seppur differenti rispetto all’anno precedente, questo si traduce automaticamente in bollette più salate, nonostante alla base i prezzi del gas siano in calo.
Dopotutto la questione consumi è sempre aperta e, al netto della condizione attuale non semplice per le famiglie, è sempre stata impegnativa sul profilo economico per tutti. Riscaldare una casa grande richiede uno sforzo incessante per diversi mesi da parte del sistema e dell’impianto. Quindi un doppio lavoro, per quanto riguarda il riscaldamento ma anche per la caldaia e quindi spesa e al contempo usura.
Come risparmiare sul riscaldamento: intervenire in casa
Riscaldare un ambiente, grande o piccolo che sia, non è mai facile e comporta una spesa prolungata nel tempo. Chi abita in zone calde d’Italia sicuramente pena meno questo problema ma le piogge battenti e le condizioni climatiche avverse con un indice di umidità in aumento certo non facilitano il quadro generale.
Lavorare con strategie mirate permette invece di migliorare la condizione climatica e ambientale interna, eliminando quelli che vengono definiti ponti termici ovvero gli “spifferi” che entrano dall’esterno e che invalidano tutto il lavoro fatto dal calore domestico.
La prima regola è imparare ad utilizzare i termosifoni che, potrebbe sembrare qualcosa di incredibile, ma è alla base di tutto. Talvolta si commettono piccoli errori che, se ripetuti nel tempo, sono un danno economico importante. Fare manutenzione è essenziale, soprattutto prima dell’accensione invernale, centralizzata o privata che sia. È impossibile pensare di attivare un sistema fermo da mesi e pensare che questo funzioni al meglio.
L’aria che si accumula all’interno è la principale causa di malfunzionamento di cui non ci si rende conto. Quando si va ad attivare la caldaia e questa spinge verso i condizionatori, si riscaldano talvolta parzialmente quindi fanno meno calore a causa dell’aria presente nelle tubature. La questione però è che alla base si spende di più perché si tende ad innalzare sempre di più il valore pensando di ottenere un maggiore beneficio ma si disperse solo il costo stesso.
Pulire sempre con una cadenza periodica, come per gli altri elementi della casa, i termosifoni. Farli spurgare prima e dopo l’uso soprattutto in autunno e poi in primavera. Non utilizzare prodotti che coprono il termosifone e che impediscono al calore di diffondersi, attenzione anche alla posizione e alla dimensione degli stessi. Un piccolo prodotto in una stanza da 50 metri quadri può fare ben poco.
Opzioni ulteriori per limitare gli spifferi
Il secondo lavoro da fare riguarda gli spifferi quindi ciò che va a invalidare appunto l’aria interna e che è il principale fattore su cui si lavora quando si crea un cappotto termico. Laddove non ci siano fondi, tempo e possibilità di eseguire lavori di questo tipo si può comunque fare tanto e risparmiare subito in bolletta. La prima cosa è sostituire le guarnizioni delle finestre.
Sembra banale ma nessuno lo fa, si preferisce subito cambiarle piuttosto che comprare una guarnizione da pochi euro. Volendo massimizzare l’efficienza andrebbe fatto ogni anno, anche ogni due va bene ma non oltre. Più questa si logora meno serve allo scopo. Sfruttare sempre laddove possibile il sole quindi nelle giornate calde aprire tutte le tende e farlo entrare per riscaldare ma anche sanare le pareti dall’umidità
Approfondire per ogni tipo di agevolazione possibile a carattere nazionale e anche comunale per interventi strutturali che, seppur piccoli e mirati, possono dare un significativo miglioramento all’ambiente domestico, ai consumi e anche al costo delle bollette.