Riduzione Canone Affitto Novembre 2023: come approfittare per pagare meno per sempre

Se sussistono determinati motivi, è possibile richiedere la riduzione del canone d’affitto. Ecco come pagare meno per sempre. 

Sono tante le persone che vivono in affitto. Spesso questa si rivela la soluzione più comoda quando non si può sostenere un mutuo oppure semplicemente quando si vogliono evitare le spese collegate al possesso di un immobile.

Il canone di locazione, però, va a sommarsi al resto delle altre spese che una persona, una coppia o una famiglia ha, e spesso non si riesce a sostenerlo. Però, se sussistono determinati motivi, è possibile richiedere ed ottenere la riduzione del canone di affitto, e rendere più sostenibile questa spesa.

Quando si può richiedere la riduzione del canone d’affitto (e a chi richiederla)

Possono essere diversi i motivi per cui si richiede la riduzione del canone d’affitto. Principalmente questa richiesta viene fatta a seguito di eventi imprevisti.

Riduzione canone d'affitto: quando si può ottenere
Quando si può richiedere la riduzione del canone d’affitto e a chi richiederla – velvetstyle.it

Questi possono essere ad esempio il licenziamento della persona che paga l’affitto oppure la messa in cassa integrazione. Altri motivi che permettono di richiedere la diminuzione del canone d’affitto possono essere eventuali problematiche legate all’immobile, non emerse durante il primo o il secondo sopralluogo. In questo caso deve trattarsi di difetti o problemi importanti a svantaggio del conduttore. Se la riduzione viene accordata, questa può essere: 

  • Momentanea, quando chi ha preso in affitto l’appartamento ha un impedimento lavorativo (o di altra natura) che impedisce il versamento dell’intero canone
  • Permanente, quando la riduzione del canone d’affitto vale fino alla scadenza del contratto e prima di un possibile rinnovo. In tale circostanza, le parti devono stipulare un nuovo accordo ed indicare la quota aggiornata

Dunque per ottenere la riduzione del canone d’affitto non bisogna fare una richiesta formale ma semplicemente confrontarsi con il proprietario dell’immobile, spiegando i motivi della richiesta. Nel caso in cui ci siano delle problematiche nell’immobile, se il proprietario non vuole accordare la diminuzione del canone d’affitto, gli inquilini possono agire per vie legali e rivolgersi ad un giudice che indicherà il giusto valore dell’affitto. Fino ad allora l’inquilino dovrà comunque pagare l’affitto.

Se non lo fa, potrebbe perdere il diritto alla diminuzione del canone o potrebbe dover lasciare l’abitazione. In ogni caso, qualsiasi riduzione nel canone di affitto per contratti in corso deve essere comunicata all’INPS attraverso i suoi canali telematici. In particolare bisogna compilare il modello RLI di richiesta di registrazione e adempimenti successivi.