Località esotiche o ambienti nordici: chi vuole lavorare da remoto e nel frattempo vivere all’estero ha una vasta opportunità di scelte.
Per molti anni lavorare da remoto è stato un privilegio di cui solo le persone ai vertici di un’azienda potevano godere. Poi è arrivata la pandemia di COVID-19 e le persone sono state costrette a sperimentare nuovi modi di lavorare. Lo smart working è diventato quindi la normalità per molti professionisti e anche oggi (nonostante le aziende cerchino di far ritornare tutti in ufficio) molte persone hanno la possibilità di lavorare ovunque nel mondo.
Di questa popolazione lavoratori da remoto, una percentuale significativa ha scelto di abbandonare completamente il proprio paese di origine e portare con sé il lavoro. Di conseguenza, molti paesi stanno migliorando la proprie infrastrutture e stanno offrendo visti per nomadi digitali, creando nuovi modelli di business. Molte delle località preferite di chi fa questa scelta di vita si trovano in Europa.
Valigia e zaino del computer in spalla: città di tutto il mondo accolgono i lavoratori da remoto
Una delle mete preferite da chi sceglie in qualche modo di cambiare vita è il Portogallo, un paese che secondo molti offre la giusta combinazione di clima ideale e basso costo della vita. E se città come Lisbona e Porto hanno visto un aumento dei costi e della folla, c’è un’altra città che sta emergendo come un’alternativa più economica per nomadi digitali e lavoratori in remoto: Madeira.
Il clima temperato e la posizione sul mare rendono l’isola attraente per gli espatriati e i lavoratori in remoto che cercano una cultura tradizionale a casa e una cultura moderna sul posto di lavoro.
Consapevole dalla sua attrattiva, Madeira ha recentemente aggiornato le sue infrastrutture per avere una connessione internet tra le più veloci del Portogallo. I lavoratori stranieri in remoto possono affittare strutture ibride “workation” che combinano alloggio e spazio di lavoro. L’affitto per un appartamento con due camere da letto parte da circa 850€ al mese.
Spostiamoci da una parte all’altra dell’Europa, da un clima mite a uno nordico. Per chi vuole provare un’esperienza completamente diversa da quella dei paesi mediterranei, c’è la capitale dell’Estonia, Tallinn. L’infrastruttura digitale è allettante per i lavoratori in remoto e i nomadi digitali e praticamente tutti i servizi pubblici offrono una connessione a Internet in questa città.
Un grande vantaggio che l’Estonia offre ai nomadi digitali e ai lavoratori in remoto è il visto flessibile. I nomadi digitali possono ottenere lo status di e-residenti, che consente loro di possedere e gestire attività commerciali senza che sia richiesta la presenza fisica.
Chiudiamo questo breve elenco con una destinazione per chi vuole trasferirsi dall’altra parte del mondo: le isole Bermuda. Anche se sono note principalmente come una destinazione turistica nota, queste isole si stanno attrezzando per ospitare i nomadi digitali e stanno allestendo diversi spazi di coworking ben attrezzati.
La lista, ovviamente, potrebbe proseguire ancora a lungo: Bali, le Isole Canarie, Dublino. Le scelte, insomma, non mancano. Serve solo tanto coraggio e un po’ di organizzazione.