La stufa a pellet è sicuramente un’alternativa più economica rispetto ai classici riscaldamenti, ma non è esente dai consumi e costi. Entriamo nel dettaglio.
Oltre a regalare in casa un’atmosfera magica che ricorda un po’ quella calda e accogliente dei più tradizionali camini, la stufa a pellet nel corso degli anni è stata la scelta più gettonata da tantissime famiglie italiane per i suoi costi e consumi contenuti rispetto ai termosifoni, alle stufette elettriche e ai riscaldamenti con pompa di calore. Specialmente negli ultimi due anni poi, a causa prima della guerra in Ucraina e poi in Palestina, il caro energia e la crisi economica sono diventate delle costanti.
Ma nonostante tutto, ancora oggi la stufa a pellet rappresenta la soluzione più economica per aggirare il costo elevatissimo del gas. E così sempre più persone hanno installato nelle proprie case questa tipologia di stufa per contrastare il freddo che in questi giorni non sta facendo sconti da Nord a Sud. Tuttavia, trattandosi di un periodo particolarmente complicato, non potevano non esserci dei rialzi anche per le stufe a pellet.
Non prendendo in considerazione i costi di installazione, che comunque restano una spesa abbastanza importante, c’è da chiedersi se convenga o meno allo stato attuale optare per questa stufa con il prezzo del pellet che è lievitato, come tutto il resto d’altronde. Prima di decidere quindi, bisogna guardare ora anche al consumo elettrico della stufa per capire se costi e consumi siano comunque sostenibili o meno rispetto ai più tradizionali caloriferi.
Stufa a pellet sì o no? Scopriamo insieme prima quanto consuma
In pochi in realtà sanno quanto consumi di corrente la stufa a pellet perché l’hanno sempre associata a un risparmio di base che conveniva a priori. Ma visti i tempi che corrono, è meglio farsi due conti per avere così un’idea chiara e soprattutto consapevole del prodotto. Giusto per rendere l’idea, come riportato da ‘Money.it‘, attingendo alla miglior offerta del mercato libero – segnalata da Sos Tariffe il 21 novembre 2023 – 1 kWh costa più o meno 0,149 €/kWh.
In relazione alla stufa a pellet, questo dato si tramuta in una spesa all’incirca di a 19-20 euro al mese se si accende la stufa ogni giorno per 30 giorni 12 ore al giorno. Si tratta quindi di un costo all’eccesso, perché comunque la stufa a pellet riesce a tenere un ambiente ben caldo anche dopo un paio d’ore dal suo spegnimento. Ma non solo. Non è detto che tutti i modelli presentino ventole altamente energivore.
Le ventole, infatti, servono per garantire una migliore circolazione del calore in tutta la stanza, cosa che invece non avviene con apparecchi di riscaldamento senza ventilatore, stufe a legna o camini, quindi i costi potrebbero essere ancora più contenuti. Un altro aspetto da considerare, infine, è l’accenditore elettrico della stufa che può impiegare circa 170-180 watt, per un minimo di tre e un massimo di dieci minuti necessari per iniziare la combustione del pellet, ma la spesa resta comunque conveniente.