Dieta blocca invecchiamento: I segreti del dott. Roizen per dimostrare 20 anni in meno soltanto mangiando meglio
Il dott. Michael Roizen, noto esperto di invecchiamento e responsabile del benessere presso la Cleveland Clinic, ha recentemente condiviso il suo approccio rivoluzionario per ridurre l’età biologica.
A 78 anni, Roizen sostiene che la sua età biologica sia di soli 57,6 anni, grazie a una dieta mirata non solo su cosa mangia ma anche su quando lo fa. Scopriamo insieme i quattro principi fondamentali della sua dieta.
Uno dei cardini dell’alimentazione di Roizen è la dieta mediterranea, rinomata per i suoi effetti benefici sulla salute cardiovascolare. Questo regime alimentare privilegia il consumo di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci e semi con un posto d’onore per l’olio d’oliva. La moderazione è la parola chiave per quanto riguarda il consumo di pesce, pollame e latticini; mentre carne rossa e alcol sono limitati al minimo indispensabile.
Studi scientifici hanno dimostrato che aderire alla dieta mediterranea non solo riduce il rischio di malattie cardiache e ictus ma rallenta anche il declino cognitivo e abbassa le probabilità di sviluppare Alzheimer. Una ricerca pubblicata su JAMA ha evidenziato come una maggiore aderenza a questa dieta sia associata a un rischio inferiore del 23% di mortalità per tutte le cause nelle donne.
Roizen segue la tradizione culturale che vede nel pranzo il pasto più importante della giornata. Questa abitudine favorisce una migliore digestione e assorbimento dei nutrienti seguendo i ritmi naturali del corpo umano. Studi indicano che concentrarsi sul pranzo può aiutare nella perdita di peso migliorando allo stesso tempo energia e salute metabolica.
Un altro aspetto fondamentale della dieta anti-invecchiamento del dottor Roizen è ispirato alla Longevity Diet proposta da Valter Longo dell’USC Longevity Institute: una restrizione calorica periodica che simula gli effetti del digiuno migliorando salute generale e longevità. Riducendo le calorie a 1.100 nel primo giorno “di digiuno” fino a circa 700 nei successivi quattro giorni ogni mese si possono ottenere benefici significativi sulla durata della vita e sul ritardo nell’apparizione delle malattie legate all’età.
Infine, Roizen pratica il digiuno intermittente consumando cibo esclusivamente in un arco temporale di otto ore (dalle 11:00 alle 19:00) seguito da sedici ore di digiuno. Sebbene i benefici definitivi siano ancora oggetto di studio approfondito da parte della comunità scientifica internazionale, questo metodo sembra promettere miglioramenti nella salute metabolica ed energetica oltre a potenziali protezioni contro malattie neurodegenerative attraverso un rallentamento dell’invecchiamento cerebrale.
Attraverso questi quattro principali pilastri alimentari il dottor Michael Roizen offre uno spaccato interessante su come sia possibile influenzare positivamente l’invecchiamento attraverso scelte dietetiche consapevoli.
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