Stai avendo incubi notturni? Potresti avere una malattia autoimmune: leggi con attenzione questo articolo per capire se hai un problema
La ricerca medica sta ponendo sempre più attenzione alla correlazione esistente tra le malattie autoimmuni sistemiche e il sistema nervoso. Un esempio emblematico è rappresentato dal lupus eritematoso sistemico (LES), una patologia autoimmune che può colpire qualsiasi organo o tessuto, inclusi il sistema nervoso centrale e quello periferico.
Questa malattia, resa nota anche dalla popolare serie televisiva “Dr. House – Medical Division”, manifesta una varietà di sintomi che possono andare dalle cefalee ai disturbi dell’umore, passando per epilessia, ictus fino a neuropatie periferiche. Tuttavia, i disturbi del sonno o la qualità dei sogni non sono stati tradizionalmente associati alle manifestazioni della malattia.
Il legame tra stress psicologico, depressione e peggioramento dei sintomi nel LES è ben documentato. Queste condizioni possono infatti aumentare i livelli di cortisolo e altre catecolamine che promuovono l’infiammazione.
Inoltre, la qualità del sonno gioca un ruolo cruciale nella gestione della malattia: una cattiva qualità del sonno può influenzare negativamente sia l’andamento della patologia che la qualità della vita del paziente. La privazione del sonno è associata all’aumento dei livelli di citochine pro-infiammatorie come il TNF-alfa e l’interleuchina-6, coinvolti nei meccanismi patogenetici delle malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide.
Se fate troppi incubi potreste avere il lupus
I pazienti affetti da malattie autoimmuni spesso riportano esperienze di sogni vividi ed incubi notturni, fenomeno che può essere aggravato dall’utilizzo di farmaci come i glucocorticoidi che influenzano la qualità dei sogni.
Un recente studio multicentrico pubblicato su “eClinicalMedicine” ha indagato la comparsa di sintomi neurologici e psichiatrici in 676 pazienti con LES. Sorprendentemente, il 61% dei partecipanti ha riferito un deterioramento della qualità del sonno caratterizzato da sogni disturbati – spesso incubi – prima dell’apparizione di sintomi neurologici maggiormente evidenti.
Queste osservazioni suggeriscono che monitorare attentamente la qualità del sonno e i pattern dei sogni potrebbe offrire preziosi indizi per identificare precocemente le manifestazioni neurologiche associate al LES. Una diagnosi tempestiva è fondamentale per instaurare trattamenti adeguati in grado di migliorare significativamente la prognosi della malattia.
In conclusione, mentre ulteriore ricerca è necessaria per comprendere appieno le implicazioni cliniche di questi ritrovamenti, diventa chiaro quanto sia importante considerare gli aspetti legati al sistema nervoso nel contesto delle malattie autoimmuni sistemiche. La comprensione approfondita dell’interconnessione tra questi due sistemi potrebbe aprire nuove strade nella diagnosi precoce e nel trattamento delle patologie autoimmuni come il LES.