La perdita di memoria non è il primo sintomo dell’Alzheimer: i sintomi da attenzionare

Incubo Alzheimer: ci sono alcuni sintomi meno noti che potrebbero essere un precursore di questa tremenda malattia

L’Alzheimer è una malattia che, per lungo tempo, è stata associata principalmente alla perdita di memoria. Tuttavia, recenti studi e osservazioni cliniche hanno iniziato a delineare un quadro più complesso e sfaccettato di questa patologia neurodegenerativa.

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I sintomi che possono preludere all’Alzheimer – velvetstyle.it

Contrariamente a quanto comunemente si pensa, i primi segni dell’insorgenza dell’Alzheimer non sono direttamente legati alla memoria. Ma allora, quali sono i sintomi da non trascurare?

Uno dei primi sintomi dell’Alzheimer che spesso passa inosservato è il declino delle abilità visuo-spaziali. Questa difficoltà può manifestarsi in vari modi nella vita quotidiana di una persona. Ad esempio, può tradursi in problemi nel valutare correttamente le distanze – causando incertezza o errori nel parcheggiare l’auto o nell’incappare in oggetti mentre si cammina.

Queste problematiche possono essere facilmente scambiate per semplici distrazioni o conseguenze dello stress quotidiano; tuttavia, rappresentano un campanello d’allarme importante. L’Alzheimer’s Society sottolinea come questi cambiamenti visuo-spaziali possano anche influenzare la capacità di riconoscere oggetti familiari o percepire correttamente lo spazio circostante.

Alzheimer: i disturbi visivi possono essere un indicatore chiave

Oltre alle difficoltà visuo-spaziali, altri disturbi visivi possono essere indicatori precoci della malattia di Alzheimer. La difficoltà nel distinguere colori o nel riconoscere volti sono sintomi che meritano attenzione e non dovrebbero essere sottovalutati.

Queste manifestazioni possono sembrare minori ma indicano alterazioni significative a livello cerebrale che precedono la perdita di memoria e altri sintomi più comunemente associati all’Alzheimer.

Recentemente, uno studio condotto dall’UCSF Weill Institute for Neurosciences ha aperto nuove frontiere nella diagnosi precoce dell’Alzheimer attraverso l’esame degli occhi. La ricerca ha dimostrato come la scansione della retina possa rivelarsi uno strumento prezioso per identificare l’insorgenza della malattia grazie alla rilevazione di specifiche alterazioni nei vasi sanguigni oculari.

Questa scoperta rappresenta un passaggio fondamentale verso la possibilità di diagnosticare l’Alzheimer nelle sue fasi iniziali, consentendo interventi tempestivi che potrebbero rallentare il progresso della malattia o migliorarne la gestione.

In conclusione, mentre la ricerca continua a progredire offrendoci nuove comprensioni sulla malattia di Alzheimer e sui suoi segnali premonitori meno evidenti ma altrettanto importanti come i disturbi visivi e le alterazioni delle capacità visuo-spaziali, diventa cruciale sensibilizzare il pubblico sull’importanza della diagnosi precoce. Riconoscere questi segnali inaspettati può fare una grande differenza nella vita delle persone affette da questa condizione e dei loro caregiver.

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