La demenza senile è un incubo per tante persone che si avvicinano alla terza età. Ma come ridurre il rischio di ammalarsi?
Un recente studio della Lancet Commission on Dementia rivela che adottare uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente potrebbe prevenire fino alla metà dei casi di demenza. Questo studio rappresenta un punto di svolta nella comprensione della malattia, dimostrando che la prevenzione è più alla portata di quanto si creda.
Il rapporto ha identificato ben 14 fattori di rischio legati allo stile di vita e all’ambiente che possono essere modificati per ridurre il rischio di sviluppare la demenza. Tra questi, spiccano abitudini come una dieta equilibrata, l’attività fisica regolare, l’eliminazione dell’alcol e del fumo, e la stimolazione continua del cervello. Questi cambiamenti possono avere un impatto significativo anche su individui che presentano un rischio genetico elevato.
Secondo i ricercatori, circa il 40% dei casi di demenza potrebbe essere evitato o ritardato grazie a questi interventi. Questo dato sottolinea l’importanza di agire precocemente, adottando uno stile di vita che promuova la salute cerebrale lungo tutto l’arco della vita.
Hilary Evans-Newton, CEO di Alzheimer’s Research UK, ha sottolineato come molte persone credano ancora che la demenza sia inevitabile, un destino ineluttabile a cui ci si deve rassegnare. Tuttavia, lo studio dimostra che esistono misure concrete che possono essere adottate per ridurre il rischio di sviluppare questa malattia.
La versione precedente del rapporto della Lancet Commission, pubblicata nel 2020, elencava già 12 fattori di rischio modificabili. La nuova edizione del rapporto aggiunge altri due fattori e sottolinea la necessità di un intervento precoce da parte dei governi per aiutare le persone a ridurre il rischio di demenza. La ricerca evidenzia come l’uso costante del cervello per attività cognitive astratte e complesse possa offrire una protezione contro alcuni aspetti della demenza.
La demenza è un termine generico che descrive una serie di disturbi neurologici progressivi che colpiscono la memoria, il pensiero e il comportamento. L’Alzheimer è la forma più comune di demenza. Si stima che nel Regno Unito ci siano attualmente oltre 900mila persone affette da demenza con una crescita simile attesa nei prossimi anni negli Stati Uniti dove i malati sono circa 5,5 milioni.
La stessa ricerca ha anche scoperto un nuovo test del sangue in grado di prevedere l’insorgere dell’Alzheimer con un’accuratezza del 90%, superando i metodi attuali. Questo progresso potrebbe rivoluzionare la diagnosi della malattia consentendo identificazioni precoci e trattamenti più efficaci.
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