Il trucco per scovare i voli low cost: cosa è lo skiplagging

Skiplagging, il metodo che consente di risparmiare sui voli sfruttando scali strategici, divide i viaggiatori alla ricerca del risparmio e le compagnie aeree pronte a combatterlo.

In un’epoca in cui i prezzi dei voli sembrano salire costantemente, trovare offerte convenienti diventa quasi una missione. Ore passate a monitorare tariffe, valutare aeroporti e orari perfetti per organizzare un viaggio possono non bastare. Ed è proprio in questo contesto che nasce lo skiplagging, una strategia innovativa che promette di far risparmiare, soprattutto sui voli intercontinentali, ma che sta generando tensioni tra i viaggiatori e le compagnie aeree.

Come funziona lo skiplagging

Immagina di acquistare un volo con scalo nella tua vera destinazione. Invece di proseguire verso la destinazione finale, scendi all’aeroporto di scalo e salti l’ultima tratta. Questa è la base del skiplagging, una pratica che spesso risulta più economica rispetto all’acquisto di un volo diretto.

A rendere celebre questo metodo è stato Aktarer Zaman, un giovane ingegnere che nel 2013 ha creato il sito Skiplagged.com. La piattaforma aiuta i viaggiatori a scoprire queste offerte nascoste, rendendo la ricerca di voli convenienti più semplice e accessibile. In un solo anno, oltre 12 milioni di persone hanno utilizzato il sito per risparmiare sui propri viaggi, dimostrando quanto sia diffusa questa pratica, soprattutto negli Stati Uniti.

Perché le compagnie aeree sono contrarie

Le compagnie aeree non vedono di buon occhio lo skiplagging, considerandolo una violazione delle regole di viaggio. Il sistema tariffario delle compagnie si basa sul modello hub-and-spoke, che collega aeroporti principali e secondari. Questo modello fa sì che le tariffe siano calcolate in base alla domanda piuttosto che alla distanza effettiva, rendendo i voli con scalo spesso più economici rispetto a quelli diretti.

Skiplagging (Fonte Pexels)

Le reazioni delle compagnie non si sono fatte attendere: United Airlines, American Airlines e altre hanno citato in giudizio Aktarer Zaman e il suo sito, accusandolo di danneggiare il loro modello di business. Per i viaggiatori che utilizzano lo skiplagging, il rischio è quello di vedersi annullare il biglietto, perdere i punti fedeltà o incorrere in altre penalità.

Le origini del termine skiplagging

Curiosamente, il termine skiplagging ha una storia leggera e curiosa. Nel 2013, Selena Gomez twittò lamentandosi del jet lag causato dai suoi frequenti viaggi. La sorella minore di Zaman suggerì il nome “skiplagging”, ispirandosi all’idea di saltare coincidenze per evitare voli inutili. Così nacque il nome del sito, che da allora è diventato un punto di riferimento per chi cerca modi alternativi per risparmiare sui voli.

Da notare che Skiplagged.com non vende biglietti aerei, ma offre strumenti utili per individuare le tariffe migliori, aiutando i viaggiatori a risparmiare tempo e denaro senza rinunciare a viaggi lontani.

Un dibattito aperto tra risparmio e regole

Secondo Aktarer Zaman, il skiplagging non causa danni alle compagnie aeree. Al contrario, sostiene che questa tecnica permette a molti viaggiatori di volare verso destinazioni che altrimenti non potrebbero permettersi. La soluzione, secondo lui, sarebbe abbassare i prezzi dei voli, eliminando così la necessità di ricorrere a questi stratagemmi.

Le compagnie aeree, però, non la pensano allo stesso modo e continuano a combattere questa pratica con azioni legali e restrizioni sempre più rigide.