Un tipico sabato di gennaio nell’Inghilterra del sud si presenta grigio e freddo, con temperature che superano di poco lo zero. Questa è la stagione ideale per rifugiarsi sul divano con una tazza di cioccolata calda, dedicandosi a un puzzle o guardando un classico della televisione. Tuttavia, per noi, questo è anche il momento perfetto per esplorare una delle affascinanti proprietà del National Trust.
La decisione di visitare Basildon Park, situato vicino a Reading nel Berkshire, è stata accolta con entusiasmo. Come mia moglie ha giustamente osservato: “Dobbiamo sfruttare al massimo i nostri soldi spesi per il National Trust”. La nostra tessera annuale, che costa £91,20 (circa 109 euro), sta per scadere a marzo. In questo periodo dell’anno, ci piace verificare se abbiamo visitato un numero sufficiente di parchi e ville per recuperare il nostro investimento. Basta una manciata di visite, soprattutto se si scelgono luoghi particolarmente costosi, per rimanere in attivo, ma ci piace sentirci soddisfatti e produttivi. La visita a una villa patrizia con parco non solo ci permette di esplorare la bellezza storica dell’Inghilterra, ma ci offre anche l’opportunità di muoverci fisicamente, il che è sempre un aspetto positivo.
La storia di Basildon Park
Basildon Park è una villa in stile palladiano che risale al XVIII secolo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la casa era in uno stato di abbandono, utilizzata come caserma e prigione per prigionieri di guerra. Come ci ha raccontato un volontario, nel 1952 “non c’era nessuna finestra che non fosse stata riparata con cartone o compensato”. La famiglia Iliffe, che si era arricchita nel settore delle stamperie, acquistò la proprietà poco dopo e intraprese un lungo e meticoloso restauro che durò 25 anni. Nel 1978, senza eredi, decisero di donare la villa al National Trust, la cui missione è di “proteggere e mantenere luoghi storici e naturali per il beneficio di tutti”.
Un aspetto affascinante della storia di Basildon Park è il legame che la famiglia Iliffe ha mantenuto con la villa anche dopo la donazione. La Lady Iliffe, si racconta, si univa spesso ai gruppi di visitatori, ponendo domande ai volontari sui dettagli della casa e persino suggerendo modifiche all’arredamento. Questo tipo di coinvolgimento dimostra non solo un attaccamento affettuoso alla proprietà, ma anche un interesse genuino per la sua cura e manutenzione.
L’importanza dei volontari
I volontari del National Trust, che operano senza un compenso, sono una risorsa preziosa. Sono appassionati e ben informati, pronti a condividere storie e aneddoti. Tuttavia, entrare nel sistema dei volontari non è così semplice: è necessario presentare referenze per essere accettati. Questo rende il ruolo di volontario ambito e competitivo, evidenziando l’importanza del National Trust come istituzione di conservazione.
Tuttavia, ci sono alcune sfide associate alle visite alle proprietà del National Trust. Un problema comune è la somiglianza tra molte delle case nobiliari che abbiamo visitato. Le ville, costruite negli ultimi tre secoli, tendono a presentare arredi simili, rendendo difficile ricordare dove abbiamo visto un certo letto a baldacchino o un giardino all’italiana. A Basildon Park, fortunatamente, c’è un ingresso memorabile, caratterizzato da quattro imponenti colonne che lo distinguono.
Riflessioni finali
Un altro problema è la frustrazione di tornare a casa dopo una visita e desiderare di replicare l’eleganza e il fascino degli interni che abbiamo appena visto, solo per realizzare che mancano spazio, fondi e, in alcuni casi, anche il gusto necessario. Le stanze spaziose e i salotti adatti a ricevere più gruppi di amici sembrano sempre un sogno lontano.
E infine, la questione della fotografia. Oggi, la maggior parte delle persone immortalano i loro ricordi con smartphone, ma per me non c’è nulla che eguagli il piacere di utilizzare una macchina fotografica reflex. L’arte della composizione, la scelta dell’inquadratura, la gestione di luci e ombre richiedono tempo e pazienza, elementi spesso sacrificati in favore della praticità. Nonostante ciò, mi chiedo se un giorno ci stancheremo tutti di questa pratica e torneremo a forme più tradizionali di cattura dell’immagine.
Basildon Park non è solo un luogo di bellezza storica, ma ha anche fatto da sfondo a diverse produzioni cinematografiche e televisive, inclusi famosi titoli come Downton Abbey e Bridgerton, così come diversi adattamenti di opere di Jane Austen. La sua versatilità come set cinematografico dimostra non solo la sua bellezza estetica, ma anche l’importanza culturale che riveste.
Le mie prossime destinazioni includono Ham House e Osterley, entrambe visitate in precedenti occasioni e sempre pronte a regalare nuove scoperte. La bellezza e la storia delle proprietà del National Trust continuano a ispirarmi, e ogni visita è un’opportunità per approfondire la mia conoscenza della ricca eredità culturale dell’Inghilterra.