Gaia Gozzi si ripresenta al Festival di Sanremo con il brano Chiamo io o chiami tu, una canzone a cui hanno lavorato gli autori Davide Petrella e Stefano Tognini. Si tratta della sua seconda partecipazione, dopo l’esordio con il brano Cuore Amaro del 2011. Un ritorno atteso sul grande palco sanremese, dopo il successo estivo di Sesso e Samba con Tony Effe.
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La cantante racconta la sua avventura Sanremese
“Essere qui mi dà un pò di serenità in più, oggi mi presento con una prospettiva diversa. Sono carica, c’è un disco che uscirà a breve e sento di poter sfruttare al meglio anche questa possibilità di Sanremo. Chiamo io o chiami tu, oggi è il mio vestito perfetto, ho detto subito si alla canzone. Stavo terminando con Sesso e samba e mi è arrivato questo brano dall’autore, Petrella. Avevo anche altri brani ma ne ho presentato solo uno, perché sono fatalista quindi ho pensato: “O la va o la spacca”. Non è un problema se qualcuno mi considera una cantante da tormentone, perché il pubblico ha una percezione comunque dell’estetica che prediligo. Se si ascolta distrattamente quello che arriva dalla mia discografia, ci si ricorda dei momenti più pop e di successo. Non mi piace solo un genere musicale però, quindi propongo diverse anime che convivono in me. Ho troppe personalità per sceglierne solo una”.
“Questa canzone mi consente di essere proattiva e confident in primis verso il pubblico. E’ mega leggera e super ballabile, ma ha anche un sottotesto che, se ascolti un pochino più intensamente, verticalmente, puoi cogliere. Se la canzone fosse un quadro, un disegno o una fotografia, io vedrei la spiaggia di Copacabana, il cartello con il Wi-Fi bloccato e tutto ciò che riguarda telefonia o connessione spenti”.