Nel febbraio del 2025, mi trovai a riflettere su una delle mie avventure più memorabili in Irlanda. Inizialmente, temevo di non riuscire a partire a causa di un guasto alla mia moto: la cinghia della distribuzione si era rotta, causando un possibile scontro tra pistoni e valvole. Era un guasto serio, costoso e potenzialmente devastante per i miei piani di viaggio. Tuttavia, con un po’ di fortuna e ingegno, riuscii a risolvere il problema e a partire per l’Irlanda come previsto.
Il mio viaggio iniziò con un’epica traversata da Torino a Le Havre. Lì, dovetti pernottare per due notti, poiché non avevo prenotato il traghetto per Cork. Durante quel soggiorno, mi imbattei in un ristoratore libanese che, tra una chiacchiera e l’altra, mi chiese aiuto per ritrovare un suo vecchio amore a Torino. Promisi di aiutarlo, ma alla fine non riuscii a trovarla. Questo episodio mi fece riflettere su come gli imprevisti rendano i viaggi ancora più memorabili e significativi.
Finalmente, dopo due notti di attesa, salpai sul traghetto. Sbarcai a Cork sotto un cielo sereno, ma la mia avventura lungo le strade irlandesi non tardò a prendere una piega più tipicamente irlandese, con la pioggia che mi seguì in ogni tappa del mio viaggio. Da Cork, proseguii verso Dublino, e da lì visitai località iconiche come Killarney, Shannon, Donegal, Armagh e Belfast. Ogni tappa era una nuova scoperta, con paesaggi mozzafiato e la ricca storia irlandese che si faceva sentire ad ogni angolo.
L’amore per la Guinness e la cultura irlandese
A Dublino, scoprii una passione per la Guinness, una delle birre più celebri al mondo. La mia esperienza divenne un’immersione nei sapori e nella cultura irlandese, gustando piatti tipici accompagnati da ottime birre nei pub locali. Ogni bicchiere di Guinness era una celebrazione, un modo per assaporare la vita irlandese in tutta la sua autenticità.
L’incontro con le isole Aran
La mia avventura mi portò infine di fronte alle famose isole Aran, mentre ero a Doolin. Queste isole sono famose non solo per le loro suggestive scogliere e paesaggi, ma anche per le pecore Merino e la pregiata lana che producono. Qui, trovai un negozio che sembrava un magazzino, dove venivano venduti i leggendari Aran Jumper, i maglioni tipici delle isole. Colpito dalla bellezza e dalla qualità di uno di questi maglioni bianco-crema con intricati intrecci, decisi di acquistarlo pensando a mia sorella.
Un souvenir imperdibile
- Prezzo un po’ alto, ma la storia e l’artigianato dietro quel maglione giustificavano l’investimento.
- Una volta riposto nel bauletto della mia moto, occupò quasi tutto lo spazio disponibile, ma per me era un souvenir imperdibile.
Dopo aver affrontato nuovamente la pioggia e le strade irlandesi, tornai a casa, attraversando nuovamente l’Inghilterra e la Francia. Una volta in Italia, regalai il maglione a mia sorella, che sembrò apprezzarlo molto. Ogni volta che lo indossava, sentivo che una parte della mia avventura in Irlanda continuava a vivere attraverso di lei.
L’anno successivo, o forse due dopo, mi ritrovai con un amico al pub. Indossava un maglione molto simile a quello che avevo regalato a mia sorella, ma non era suo; glielo avevano prestato. Era un maglione bianco-crema proveniente da una nostra comune amica, che, a sua volta, lo aveva ricevuto in prestito da un’altra amica, che era proprio mia sorella. Questo intreccio di storie e di persone mi fece sorridere: un maglione delle isole Aran che, dopo aver viaggiato in un bauletto su una moto, aveva già vissuto altre avventure passando di mano in mano.
Riflessioni finali
La mia riflessione su quel maglione non si limitò a un semplice oggetto di abbigliamento. Mi portò a pensare alla forte connessione degli irlandesi con le loro radici e alla loro propensione a viaggiare ed emigrare, mantenendo sempre un legame con “la vecchia patria”. È un sentimento che si riflette anche nei maglioni delle isole Aran, simboli di calore e tradizione, ma anche di nostalgia e appartenenza. Ogni maglione racchiude in sé storie, viaggi e ricordi, e in qualche modo, quel maglione bianco-crema continuava a sentire nostalgia per le pecore delle sue isole natali, viaggiando attraverso amicizie e nuove avventure.
La bellezza del viaggiare è proprio questa: non si tratta solo di scoprire nuovi luoghi, ma anche di intrecciare legami e racconti che si propongono di essere raccontati, come un maglione di lana che continua a vestire chi lo ama.