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Ferragamo porta il teatro-danza in passerella con la borsa-marsupio protagonista

La moda è un linguaggio che comunica emozioni, storie e concetti attraverso forme, colori e tessuti. In questo contesto, il brand fiorentino Ferragamo, sotto la direzione creativa di Maximilian Davis, si appresta a esplorare una nuova dimensione espressiva: il teatro-danza. Dopo aver dedicato la collezione primavera-estate 2025 al mondo della danza, lo stilista britannico sposta ora la sua attenzione verso il Tanztheater tedesco, una fusione affascinante di recitazione, canto e ballo che ha avuto un impatto significativo sulla scena artistica europea.

una collezione audace e innovativa

La collezione autunno/inverno 2025/26, presentata oggi in passerella a Milano, si distingue per un’interpretazione audace delle influenze del Tanztheater, permeata da rimandi alla danza espressionista. L’intento di Davis è chiaro: tradurre i dialoghi emotivi tipici di quest’arte in capi che parlano di fluidità e movimento, riflettendo un tocco surrealista. Tra le caratteristiche principali della collezione, possiamo notare:

  1. Trench fluidi: realizzati in satin, che enfatizzano la silhouette.
  2. Materiali di alta qualità: il cashmere morbido sulla pelle si combina con pelli lucide per un effetto visivo d’impatto.
  3. Dinamismo: le piume, che si appiattiscono sugli abiti, evocano il movimento della danza.

Maximilian Davis ha dichiarato: “Gli anni ’20 sono stati un momento di libertà, un periodo in cui le persone emancipate creavano spazi per sé stesse”. Questa affermazione riassume perfettamente l’essenza della collezione, in cui ogni look è una sorpresa, un gioco di contrasto tra il classico e l’innovativo.

accessori protagonisti

Ferragamo eccelle negli accessori, e quest’anno il focus è sull’iconica borsa Hug, che si reinventa come un maxi marsupio da allacciare in vita. Questo pezzo potrebbe diventare la nuova it-bag del prossimo inverno, trasformandosi da semplice accessorio a protagonista del look.

Inoltre, la maison attinge al proprio ricchissimo archivio per le nuove calzature. Tra le novità spiccano le décolleté con punta a mandorla, arricchite da delicati petali in organza, pelle e satin. Una nuova zeppa, ispirata a un brevetto di metà secolo di Salvatore Ferragamo, debutta in passerella, reinterpretata con una forma allungata e futurista.

un legame tra moda e arte

La connessione tra moda e arte è un tema ricorrente nella storia di Ferragamo. La maison ha sempre cercato di unire la tradizione artigianale con l’innovazione, creando pezzi che raccontano storie. L’interpretazione teatrale della danza in questa collezione offre un nuovo capitolo in questa narrazione, invitando il pubblico a esplorare le emozioni e le esperienze che ogni abito può evocare.

La scelta di Maximilian Davis di esplorare il mondo del teatro-danza non è casuale. Il Tanztheater, nato negli anni ’20 in Germania, ha rivoluzionato il concetto di performance integrando diverse forme artistiche. Questo approccio multidisciplinare risuona perfettamente con la visione di Ferragamo di una moda che va oltre l’apparenza, abbracciando la narrativa e l’esperienza.

La passerella di Milano diventa un palcoscenico in cui i modelli si muovono come ballerini, dando vita a una coreografia di stili e materiali. Ogni abito è un atto di creazione, un dialogo tra il passato e il futuro, tra la tradizione e la modernità. L’arte della danza non è solo un riferimento visivo, ma un principio guida che pervade ogni aspetto della collezione, dimostrando come la moda possa essere un’esperienza sensoriale e un mezzo di comunicazione potente.

In questo contesto, la collezione autunno/inverno 2025/26 di Ferragamo non è solo una proposta di moda, ma un invito a riflettere su come l’arte possa influenzare e trasformare il nostro modo di vedere e vivere la moda. La borsa-marsupio, gli abiti e le calzature diventano simboli di un’epoca in cui la libertà di espressione e la creatività sono al centro della scena, rendendo omaggio a un’eredità artistica che continua a ispirare generazioni.

Camilla Ferraro

Sono una redattrice appassionata di politica e attualità, con un occhio attento per le dinamiche che plasmano il nostro mondo. Con un background in scienze politiche e anni di esperienza nel giornalismo, mi dedico a esplorare le sfide contemporanee e a dare voce a storie spesso trascurate. In ME-Magazine, mi piace analizzare gli eventi correnti attraverso una lente critica, offrendo spunti di riflessione e approfondimenti che stimolino il dibattito. Credo fermamente nel potere della narrazione per informare, ispirare e mobilitare le persone. Quando non sono impegnata a scrivere, mi piace immergermi nella lettura di saggi e opere letterarie, sempre alla ricerca di nuove idee e prospettive.

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