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Chanel presenta la sua collezione in attesa del debutto di Blazy

La collezione prêt-à-porter di Chanel per l’Autunno-Inverno 2025/26 ha debuttato nel magnifico contesto del Grand Palais, un luogo simbolo della moda parigina. Questo evento rappresenta un momento di transizione per la maison, poiché è l’ultima sfilata firmata dal Creation Studio, il team creativo interno di Chanel, prima dell’arrivo di Matthieu Blazy, recentemente nominato direttore creativo. Blazy, ex braccio destro di Daniel Lee da Bottega Veneta, è atteso con grande curiosità e aspettativa per il suo approccio innovativo alla moda.

Un’installazione straordinaria

Lo scenografo Willo Perron ha creato un’installazione che si presenta come un nastro nero monumentale, simbolo dell’essenza di Chanel: eleganza e audacia. Questo sfondo non solo valorizza i capi presentati, ma rappresenta anche un legame tra tradizione e modernità, una delle caratteristiche distintive della maison.

Ospiti illustri e look iconici

Tra gli ospiti della sfilata, si sono distinti nomi come la principessa Charlotte Casiraghi e l’attrice Dakota Fanning, entrambi noti volti del mondo della moda. La sfilata si è aperta con Vittoria Ceretti, che ha indossato un abito nero in bouclé, richiamando l’heritage della maison. La novità di questo look è stato l’uso di un tulle trasparente, che forma una lunga sovra-gonna, introducendo un elemento di leggerezza e modernità.

La collezione gioca con le proporzioni e le lunghezze, reinterpretando audacemente il tradizionale tailleur Chanel. Ecco alcuni dei look più significativi:

  1. Giacca in tweed blu, bianco e rosa abbinata a pantaloni lunghi.
  2. Camicia in popeline che scende fino alle caviglie.
  3. Giacca in tweed nero trasformata in un lungo cappotto, arricchita da bottoni gioiello e polsini strutturati.

Dettagli che fanno la differenza

I dettagli sono fondamentali nella collezione: fiocchi, nastri, perle e fiori, tutti elementi signature di Chanel, sono stati integrati nei capi. I fiocchi adornano colletti e polsini delle camicette e degli abiti, mentre si accumulano sulle collane e scendono fino alle caviglie di un completo composto da piumino nero e tuta pantaloni. Questi dettagli evocano un’idea di femminilità romantica e delicata, in perfetta sintonia con lo spirito di Chanel.

Un’altra proposta interessante include una camicetta e una gonna in tulle nero, indossate sopra un tailleur pantaloni ecrù, creando un contrasto elegante. Inoltre, una lunga camicia con maniche a sbuffo in tulle bianco avvolge un abito-giacca ecrù, dimostrando come la trasparenza possa creare movimento e fluidità nella silhouette.

Accessori e palette di colori

Gli accessori sono stati altrettanto curati: stivaletti alla caviglia, disponibili anche in bicolore, e scarpe decorate con un bouilloné di raso lungo la tomaia, aggiungono raffinatezza. I colli a gorgiera, rimovibili, richiamano le corolle dei fiori, enfatizzando il legame tra moda e natura, un tema spesso esplorato da Chanel. Le collane, realizzate con grandi perle e catene in metallo dorato, completano i look con un tocco di opulenza.

La palette colori della collezione è un omaggio ai classici bianco e nero, ma si espande anche verso tonalità pastello e colori vivaci, come l’azzurro denim e il fucsia. Questa varietà cromatica non solo riflette le tendenze attuali, ma riporta alla mente le storiche scelte estetiche di Coco Chanel, sempre attenta al potere espressivo del colore.

In conclusione, questa sfilata non celebra solo il lavoro del Creation Studio, ma segna anche un’epoca di attesa per il prossimo capitolo della maison con l’arrivo di Matthieu Blazy. Il suo compito sarà quello di mantenere vivo lo spirito innovativo di Chanel, rispettando la tradizione che ha reso il marchio un simbolo di eleganza e lusso in tutto il mondo. La moda, in continua evoluzione, vedrà Chanel pronta a sorprendere e incantare il pubblico con nuove visioni e interpretazioni di stile.

Camilla Ferraro

Sono una redattrice appassionata di politica e attualità, con un occhio attento per le dinamiche che plasmano il nostro mondo. Con un background in scienze politiche e anni di esperienza nel giornalismo, mi dedico a esplorare le sfide contemporanee e a dare voce a storie spesso trascurate. In ME-Magazine, mi piace analizzare gli eventi correnti attraverso una lente critica, offrendo spunti di riflessione e approfondimenti che stimolino il dibattito. Credo fermamente nel potere della narrazione per informare, ispirare e mobilitare le persone. Quando non sono impegnata a scrivere, mi piace immergermi nella lettura di saggi e opere letterarie, sempre alla ricerca di nuove idee e prospettive.

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