A Roma in Viale Parioli, da sempre strada di ristoranti e della vita notturna romana mancava qualcosa. Da alcune settimane è arrivato Ercoli il bistrot gastronomia, nato dall’idea di due giovani Gino Cuminale e Dany Di Giuseppe.
LA STORIA
Già nel settore della ristorazione e con esperienza decennale Gino e Dany hanno aperto prima “La Pariolina”, pizzeria classica che propone sia birre artigianali che una piccola, ma ricercata offerta di formaggi e salumi. Nella loro volontà c’è sempre stata l’attenzione alla gastronomia e alla materia prima di alto livello. Proseguendo hanno aperto “Porto Fluviale” e poi, finalmente, quando si è verificata l’occasione, hanno dato concretezza al loro desidero iniziale. Rilevando la vecchia bottega Ercoli, aperta nel 1928 in Prati, luogo di culto per i palati fini, e dandogli nuova linfa, hanno gemellato nel cuore dei Parioli, puntando a diventare con il nuovo “Ercoli” luogo di riferimento come gastronomia e bistrot a Roma.
Il locale è stato concepito come percorso sensoriale tra le varie stanze del gusto. Si entra da una porta e si esce da un’altra, aggirandosi tra un grande bancone gastronomia dove il gastronomo Antonio suggerisce e spiega i vari prodotti e la provenienza, non ci si puo’ non fermare per un aperitivo, un light lunch o una cena. Con tavoli a scomparsa, appoggiati direttamente alle vetrine dei formaggi o salumi, ci si incanta quasi a sentir parlare e narrare della vasta offerta culinaria. Attrae e affascina la storia del formaggio Blu 61: un erborinato Veneto, nato come un regalo d’amore per festeggiare l’anniversario di nozze (nel 1961) del capostipite della Casearia Carpenedo di Treviso. Il Blu 61 vincitore del concorso Alma Caeseus 2011 nella categoria ‘erborati’ e assegnato al diploma di Eccellenza di Slow Food nel 2013. Un gioiello di latte di mucca pastorizzato, stagionato 2 mesi, affinato alle vinacce e arricchito da mirtilli, una raffinatezza per il palato! Per continuare nel viaggio sensoriale con il caviale, importato direttamente dalla Shilat, le uova di salmone Keta, la bottarga sarda di muggine e quella siciliana di tonno, oltre a pesci affumicati di ogni parte del mondo, tra cui salmoni selvaggi dell’Alaska e del Canada e le ostriche provenienti dalla Francia, anche se il 90% dei prodotti sono italiani.
Nelle parte in fondo del locale, al di là di una grande vetrata e con una pala di mulino che scende dalla finestra a oblò del tetto, si apre la cantina e il Vermouth bar. L’esperto Federico vi consigliera’ come in un club per intenditori e non su prodotti non distillati a base di vino. La sua scoperta per il Vermouth lo porta a rispolverare la tradizione italiana, proponendo e facendo conoscerne le versioni più moderne.
I tavoli del ristorante si dividono in diverse zone e sono modificabili nelle dimensioni così da poter definire gli spazi della location alle varie esigenze. Nel piano sottostante con finestre “vista sulla cucina” c’è uno spazio per eventi privati. L’idea dell’architetto Roberto Liorni, che ha curato la ristrutturazione del locale, è quella di creare “uno spazio capace di modificarsi, ma, soprattutto, in grado di regalare al cliente la sensazione di muoversi in un piccolo mercato, dove fare la spesa, curiosare, fermarsi a mangiare”. Al timone del ristorante lo chef Andrea Di Raimo, che già da anni lavora per la proprietà prima a “La Pariolina” e poi a “Porto Fluviale”. A lui il compito di proporre un menù realizzato seguendo la filosofia di Ercoli: lavorare con attenzione i prodotti scelti con meticolosità. Lo chef stesso afferma: “Per strutturare il menu ho sfruttato appieno la selezione di prodotti offerta da Ercoli. Entrare nel negozio e vedere il fresco del giorno, i nuovi arrivi, mi dà lo spunto per proporre piatti sempre diversi”.
Quindi non solo piatti dal menù, ma anche richieste del cliente da poter esaudire facendo un giro tra i banconi della gastronomia e attingendo una materia prima di prima qualità. Andrea dice :-“I formaggi francesi, i salumi, la gastronomia ittica, le varietà di pasta sono una fonte di ispirazione quotidiana. Creare nuovi piatti da una materia prima straordinaria, esaltandola al meglio, è la filosofia che voglio portare nella cucina di Ercoli”.
Con queste dichiarazioni qualche suggerimento dal menù: LINGUINE FORNARO CON COLATURA DI ALICI, OLIVE TAGGIASCHE, POMODORINI CONFIT, FILETTO DI ANGUS AUSTRALIANO AL VERMOUTH E TOMA, NEW YORK CHEESECAKE AI KAKI e buon appetito! Il locale resta aperto 7 giorni su 7, dalle 9 di mattina all’una di notte.
Photo Credits Velvetmag, Ercoli