Dall’antipasto al dolce. Tutto è in miniatura. No, non stiamo parlando del mondo di Barbie ma della nuova mania che sta invadendo i social media: la “Mini-food”. Di cosa si tratta?
La nuova tendenza che impazza sui social network è quella del “mini food”, detta anche “Tiny food”. Tale moda è nata in Asia ma si sta diffondendo velocemente in tutto il mondo. Infatti tutti i social media da Instagram a You tube ne parlando, proponendo video e tutorial di ogni genere nei quali si spiegano tutti i passaggi per la creazione di prelibatezze in miniatura, che vanno dall’antipasto al dolce. I filmati hanno raggiunto inspiegabilmente un numero di visualizzazioni molto alto.
Fra i primi piatti si annovera la preparazione della carbonara e della lasagna in miniatura. È tutto uguale alla realtà, la differenza sta nelle dimensioni. Padelle molto piccole, una cucina larga al massimo 7 centimetri, mini sfoglie o mini pasta, insomma tutto “a portata di Barbie”. Inoltre, questa moda non si sta diffondendo solo on line, con milioni e milioni di visualizzazioni, ma sta divenendo un vero e proprio business. On line sono presenti vari negozi che vendono cucine attrezzate e vari oggetti per cucinare in miniatura.
La sensazione che un po’ tutti hanno è che questi tutoria,l che spiegano come cucinare in miniatura, siano solo una moda passeggera ed un passatempo. Ma in realtà, la tendenza del “mini food” ha dei vantaggi anche nella realtà; infatti in Italia questo modo di cucinare potrebbe essere molto apprezzato, soprattutto per aperitivi o cene di degustazione. A spiegarci il perché è lo chef Gianluca Tomasi, direttore dell’Ateneo della Cucina Italiana della Federazione Italiana Cuochi, che sostiene: “A differenza di una pietanza classica che va mangiata con coltello e forchetta avendo nel piatto elementi diversi, nel finger food va messo tutto in un solo boccone che non deve pesare più di 20 grammi ed in cui si devono poter apprezzare le diverse consistenze: la parte croccante, quella morbida, quella cotta e quella fresca. E poi c’è il fattore tempo: i giovani oggi non vogliono stare tanto tempo a tavola e spesso mangiano anche tardi, in piedi, in modo informale e senza appesantirsi troppo ma cercano comunque accostamenti originali e il Finger Food può soddisfare tutte queste esigenze”.
Ma è possibile realizzarlo a casa con ricette facili e gustose? Senza procurarsi un set da bambole? Lo chef Tomasi aggiunge: “Con la pasta briseè o quella sfoglia, ma anche con il pane in cassetta si possono creare piccoli dischetti da spennellare con una crema di peperone rosso. Si fanno tostare in forno, poi si incide con il coppapasta per fare dei cerchi e ci spalma sopra con un sac a poche una schiuma di robiola o di un altro formaggio cremoso aromatizzato con erba cipollina. Infine, si guarnisce con una fettina di salmone affumicato e una grattugiata di buccia di limone. Così in un solo boccone abbiamo la sapidità del salmone affumicato, il profumo intenso della buccia di agrume, il soffice del formaggio e la parte croccante del pane tostato”.
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