Penultima giornata di sfilate a Milano per la settimana della moda. È il turno di Simonetta Ravizza, Marni, Trussardi, Laura Biagiotti e tanti altri.
Si stanno per spegnere i riflettori sull’edizione di Milano Moda Donna 2017 dedicata alle collezioni del prossimo autunno-inverno 2017-2018. Abbiamo visto sfilare diversi designer, che hanno proposto estrosità, sobrietà, eleganza e colori decisi. La domenica esordisce con Simonetta Ravizza. La collezione punta sulle tinte sgargianti e i colori shocking, che coinvolgono anche le pellicce, gli accessori e i capispalla. Assistiamo a colori pop e giocosi: rosa, rosso scarlatto, arancio, albicocca, blu, violetto e verde scuro. Ci sono cappotti e cappottini sui toni del camel e dell’albicocca, con intarsi particolari, che si alterano a trame animalier. Ci sono colli e rifiniture in volpe, mentre i colori vivaci s’innestano sullo sfondo più neutro del marroncino. Non mancano neanche pailettes, polsini rosa shocking e rifiniture nette.
Segue Marni, che mescola visioni, stili, suggestioni, dall’etno-chic al rosa bon-ton, dal sobrio all’estroso con grande disinvoltura. La prima collezione di Francesco Risso osa e non c’è una linea di coerenza, ma un insieme patchworkato di ipotesi, rivisitazioni, proposte. La donna è libera dalle strutture e può scegliere, può scegliere di creare sè stessa come un’opera d’arte. Il senso è che siamo di fronte a infinite possibilità, ed è facile desumerlo guardando i diversi modelli della collezione.
Ben diverso è l’approccio di Trussardi, che sceglie di interpretare con classicità la figura femminile nelle collezioni autunno-inverno. Lo stilista torna alle origini e riscopre Milano riadattata: cuoio, pelle, maglieria sono colonne portanti di uno stile intramontabile e sofisticato. Tailleur in pelle, completi rigati e cappotti-vestaglia oversize si legano a tailleur in pelle, stampe usuali (a tema equitazione e gioielli) e a un immancabile velluto.
Segue Laura Biagiotti, che interpreta una collezione senza tempo, classica, fatta di bianchi intensi e rossi vermigli. La stilista si è ispirata all’arte, in particolare ad Alberto Burri e di Antonio Canova. Gli outfit richiamano le sculture di Canova ma anche la destrutturazione di Burri. Ecco perché sfilano trench di pizzo, ricami e pailettes, espressioni perfette e imperfette, che viaggiano sui binari dell’ossimoro. Stella Jean presenta la propria rivisitazione di un’epoca perduta, quella della guerra fredda, con richiami all’esercito US come stampe soviet, creando un miscuglio tutt’altro che scontato. Ma quella di Stella Jean, designer haitiana che propone una clutch, è una nostalgia in chiave pop e costruttiva: “C’è ironia, senza scadere nella parodia” spiega lei.
MSGM propone una sfilata a tema Twin Peaks (assolutamente attuale visto a maggio debutterà il sequel): ecco che in passerella (ri)troviamo Laura Palmer con pellicce colorate, piumini 90s, gonne di tulle, jumper sporty, stampe con sigle e numeri. L’uscita finale è stata definita “lynchiana” per la presentazione di abiti da ballo di fine anno che diventano mise per rave party.
Tocca poi a Ferragamo, che esibisce il proprio fashion show interpretando la prossima stagione fredda come un trionfo di colli, di cappotti. Le linee sono leggiadre e funzionali: le maniche diventano sciarpe, i guanti diventano manicotti, il collo è incorniciato e protetto contro il freddo. Non mancano tessuti preziosi come l’uso delle pellicce di visone e castoro; i colori prediletti sono i chiari: fango delicato, ghiaccio intenso, grigio perla, che si sposano con l’azzurro polvere e contrastano con i neri e qualche acceso arancio.
Pastelloso e naif è invece lo stile di Au Jour Au Jour, che presenta abitini da bambolina con ruches, ricami e colori sul rosa, il bianco, l’azzurro. Diego Marquez non ha dubbi nel descrivere la donna del prossimo inverno: una principessa contemporanea. Arthur Arbesser si presenta invece iconico, vintage, psichedelico, optical e anni ’70, mentre Calcaterra chiude la giornata a Palazzo Reale con la collezione New Sculpture, in cui intravediamo neri, marroncini oversize sui colori classici del bianco e del nero.
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