Qualcuno le associa agli anni ’70, qualcun altro le vede come un orpello charleston. Ma le frange hanno una vera e propria storia fashion.
Questa settimana la rubrica Chicche di Stile si occupa delle frange, un accessorio che simboleggia tanto gli anni ’20 quanto i ’70, con connotazioni estremamente diverse e torna ciclicamente di moda e alla ribalta nei guardaroba. Cosa sono le frange? Nascono come ornamento tessile ottenuto con il bloccaggio dei fili d’ordito tramite una cucitura (che in questo modo non fa scivolare il filo, impendendo il disgragamento del tessuto). Nascono in questo modo le frange di sciarpe, gonne, scialli, asciugamani, tende, tappeti. A livello di moda, la frangia come puro capo d’abbigliamento nasce negli anni ’20 del Charleston.
È proprio il Charleston e l’epoca delle flapper a dare il nome a questo nuovo modello di abito, fatto proprio di frange che oscillavano con il movimento del corpo e lasciavano scoperte ad alternanza i centimetri di pelle delle gambe. I colori di questo abito erano sempre chiari: crema, beige, cipria. Da questo modello le frange invasero anche sciarpe, scialli e altri accessori. Molte attrici dell’epoca optarono per questi abiti, che venivano utilizzati sia lunghi che corti. Due esempi lontani nel tempo? Joan Crawford, immortalata in un abito bianco con maniche decorate con frange, che ricadevano anche sulla superficie dell’outfit. O Rita Hayworth, nel 1952 apparse (e fu indimenticabile) avvolta in abito tutto di frange ricamate con paillettes. Le frange e la moda Charleston si vedono in tanti film che mettono in luce gli splendenti costumi dell’epoca; un esempio? Il Grande Gatsby.
Anche gli stilisti cavalcarono subito questa moda estrosa, da Worth a Vionnet. Anche Valentino si occupò di frange: negli anni ’60 creò un iconico poncho rosso con frange, che le dive indossavano con i pantaloni.Anche una star come Elvis Presley adottò le frange e ne fece, negli anni ’50, il proprio tratto disintivo. Parallelamente, intorno agli anni ’50 si sviluppò anche il movimento degli Hell’s Angels, che si basavano su un binomio indissolubile: frange e Harley Davidson. Dopo gli anni ’60 le frange cominciarono a prendere connotazioni etno e boho, ispirandosi ai costumi degli indiani d’America o gli stili africani. Star come Twiggy o Cher intorno ai ’70 indossavano frange per citare gli indiani e il loro stile nativo. Proprio negli anni ’70, con le subculture dei movimenti hippie e folk, tessuti scamosciati e frange acquistano una nuova valenza: e da lì al mondo della musica, il passo è breve. Ricordiamo, tra i fan delle frange, Ringo Star, Maureen Cox e Tina Turner, che nel 1987 passò alla storia con un abito Azzedine Alaia fatto di frange di perla.
Nel 1980 le frange assunsero connotazioni più light e colorate: tra i vari stilisti, soprattutto Ralph Lauren lavorò su outfit scamosciati e con frange. Nel corso del ’90 anche Jean Paul Gaultier e John Galliano hanno creato collezioni di frange ispirate al mondo squaw. Intorno alla metà degli anni ’00 le frange tornano anche nella dimensione dei grandi magazzini con un mood cow-girl. Ora la declinazione è ovunque: le frange attuali richiamano tanto gli anni ’20 quanto i ’70 e si applicano a gonne, t-shirt, vestiti e accessori.
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