Stella McCartney, i tessuti dei suoi abiti d’ora in poi arriveranno dal mare

La nota stilista inglese, Stella McCartney ha annunciato sul web la sua partnership con Parley for the Oceans, organizzazione che si occupa di recuperare detriti e scarti dall’Oceano per trasformarli in tessuti.

In un post su Instagram nel quale ha sottolineato la sua preoccupazione per il fatto che “entro il 2050, nei nostri mari ci sarà più plastica che pesce. Dobbiamo proteggere i nostri oceani”, Stella McCartney ha ufficializzato con queste parole il suo sodalizio con Parley for the Oceans, organizzazione che si occupa di recuperare detriti e scarti dall’Oceano che verranno trasformati materiale tessile per le aziende di moda.

La stilista britannica – che ha appena presentato in quel della Grande Mela sua collezione Primavera 2018 ispirata ai colori e al mood dei Caraibi – ha detto che ha intenzione di usare proprio una fibra tessile realizzata con oggetti di plastica ritrovati nell’oceano – reti da pesca, detriti e bottiglie – per alcune delle sue prossime creazioni.

Queste le parole che McCartney, figlia del Beatle Paul, sembra voler dedicare anche ai suoi colleghi affinché le cose cambino veramente: “l’industria della moda deve recuperare il tempo perduto… prendere qualcosa di distruttivo e trasformarlo in qualcosa di sexy and cool”, d’altronde, ha continuato la stilista, “il vero lusso è essere in grado di respirare aria pulita. In questo siamo tutti sulla stessa sponda”.

La McCartney sono ormai anni che è stata protagonista di una svolta ambientalista tanto che i suoi capi e gli oggetti, come borse o scarpe, da lei firmati non sono più realizzati con pelli di animali.

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