Il 31 agosto 1997 moriva in un tragico incidente d’auto a Parigi la principessa Diana, insieme al compagno Dodi Al-Fayed. La ricordiamo con i suoi outfit più memorabili.
Era il 31 agosto 1997 quando scomparve la Principessa Diana, amatissima dai suoi sudditi e tormentata dai giornali di gossip. Inseguiti dai paparazzi, Diana e Dodi morirono in uno schianto nella galleria che passa sotto il Ponte de l’Alma nella capitale francese. A distanza di 20 anni rimane il mito della principessa, oltre che il ricordo del suo indimenticabile stile. Diana (nata Spencer) era uno spirito libero e lo esprimeva anche nel look: la principessa attraversò gli anni ’80 e i ’90 cambiando diversi status: prima era la fidanzata timida e indifesa del Principe Carlo, poi la moglie con addosso tutti i riflettori e infine una donna libera e divorziata, ma non perse mai il gusto sobrio ed elegante, con qualche guizzo di estro e colore.
Altissima, proprio come Kate Middleton (era 1.78 mt), Diana abbinava i grandi classici con le nuove onde modaiole senza mai andare sopra le righe. Il suo look più memorabile è il vestito da sposa, indossato nel 1981: in seta, con maniche a sbuffo e coda di 7 metri, era stato disegnato da David Emanuel. Per il resto, il guardaroba di Diana incrociava le tendenze contemporanee con lo stile intramontabile della corona britannica. Diana oscillava tra pantaloni a vita alta, spallotte, maglioni e completi di tweed e tailleur al polpaccio monocolore, abbinamenti classici come il marinaré e colpi di coda superfashion come la salopette indossata alla partita di polo o l’abito total pink oppure i pois per un evento ufficiale con la regina.
Aveva una tiara stupenda, di famiglia, che ha indossato Kate nel corso di un evento recente e aveva un beauty look da copiare: capelli biondi e corti, un po’ da ragazzina. Amante dei colori decisi come il rosso, il nero o il blu, Diana incantava tutti con il suo fisico statuario e il viso dolce mentre abiti da sogno le scivolavano addosso agli eventi ufficiali e formali. Amante degli abiti eterei, come il bianco Marilyn o il nero femme fatale, ogni tanto sfoggiava un monospalla o un tuxedo, mentre nel tempo libero amava lo stile sportivo… ma sempre mantenendo il bon-ton che la contraddistingueva.
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