Questa settimana la nostra rubrica Chicche di Stile si occupa di un oggetto antico e sempre attuale: la boccetta di profumo. Ecco la sua storia.
Questa settimana la nostra rubrica Chicche di Stile si dedica alla storia di un oggetto di design molto particolare: la boccetta di profumo. Ora è un elemento collezionato dai collezionisti (che raccolgono tutte le edizioni limitate e i campioncini) e alcuni brand le propongono estrose, stilose o di design. Ma una volta la boccetta di profumo aveva altri usi, principalmente funzionali: serviva ai profumieri o ai mercanti per inserire un po’ di fragranza e proporla così ai clienti, in modo tale che potessero portarla a casa e pensarci con calma.
PROFUMO: STORIA DI UNA BOCCETTA
Le origini della boccetta di profumo risalgono però all’Antico Egitto, quando la civiltà custodiva le essenze nell’Alabastron, vasetto di alabastro che conservava al fresco e al buio i preziosi oli profumati. L’Alabastron fu riprodotto in terracotta all’epoca dei greci mentre per i romani il design acquistò importanza e le boccette divennero in vetro. I bizantini invece utilizzavano bocce lunghe e slanciate con delle anse che facevano da manici. L’evoluzione della boccetta continuò nell’Alto Medioevo-Rinascimento quando i materiali si raffinarono ancora di più (vetro, cristallo, porcellana) così come le lavorazioni. Fu Caterina De’ Medici a portare i profumi in Francia, che tuttora è la nazione più importante per la produzione di essenze. Nel corso del 1800 e 1900 i profumi si evolvettero ancora e le boccette di colonia si modificarono ancora con l’arrivo dell’acqua di colonia, un prodotto dedicato alle donne.
BOCCETTE MEMORABILI
Nel 1920 le boccette e i packaging si ispirarono all’Art Déco e fu proprio allora che nacque Chanel N° 5, il celebre profumo reso noto da Marilyn Monroe. Con il passare del tempo le bottiglie si stilizzarono, acquistarono particolarità e forme anche estrose. Tra le boccette preferite dai collezionisti ci sono quelle di Moschino, che ha proposto flaconi di igienizzanti, orsacchiotti e anche la forma di Olivia.
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