Ha riaperto con una veste tutta nuova solo due settimane fa, ma già è tornato a essere una tappa imperdibile per gli appassionati dell’alta cucina: La Penna D’Oca, ristorante a due passi da piazza del Popolo, prevede solo 50 coperti che garantiscono all’avventore qualità, ricercatezza e relax. A guidare la cucina di respiro internazionale lo chef Massimiliano Valenti che rivisita ogni ricetta con il suo personalissimo estro: il risultato sono piatti raffinati di alta cucina gourmet le cui materie prime sono selezionate ed esaltate. Per veri intenditori, visto che ogni serata c’è qualche “variazione” nel menù, qualche fortunata “improvvisazione” e qualche gradita sorpresa.
Sono passate solo un paio di settimane ormai dal party inaugurale, intitolato per l’occasione “Ostriche & Bollicine”, ma il ristorante La Penna D’Oca è già diventato ancora una volta una piacevole realtà romana, un po’ per la posizione, un po’ per l’ambiente, ma soprattutto per l’eccellenza della sua cucina. A due passi da piazza del Popolo, conta solo cinquanta coperti in sale dal design ricercato, moderno e tradizionale al tempo stesso, e dalle tonalità essenziali del grigio accese da dettagli arancio come i candelieri, i sottopiatti, i piattini per il pane.
Per i proprietari Bashar e Iman Assad, La Penna D’Oca è un vero “gioiellino”, perché offre, nella “sacralità” del centro storico, un’atmosfera calda e accogliente e un menù definito “gourmet-creativo” opera di Massimiliano Valenti. Di origine siciliane, Salina per la precisione, lo chef master ha già dato prova del suo talento culinario nel capoluogo lombardo dove ha lavorato presso i locali di Roberto Cavalli e Giorgio Armani. Valenti, che per lungo tempo è stato a capo della direzione gestionale di 10 ristoranti extralusso tra Tokyo, Singapore e Hong Kong, si è specializzato in una “cucina fusion” unendo la sua tradizione culinaria italiana con quella francese e orientale.
Agli ospiti del ristorante La Penna D’Oca Massimiliano Valenti propone piatti estrosi come le “provette” di gaspacho al pomodoro, lampone e yogurt di caviale, oppure sfoglia di carta di riso e mazzancolle di Anzio in tempura, mela verde e gambero rosso, pomodorino alla burrata e carpaccio di spada in scapece liquida, riso acquarello con frutti di mare, bufala e tartufo bianco. Tra i più richiesti dai freschi habituè il tortello smeraldo con il cuore di capesante e seppia con latte di cocco vaniglia e caviale o il tonno scottato con foie gras, pecorino, zucca mantovana, mosto d’uva e cipolla caramellata: un piatto quest’ultimo dedicato al grande chef Massimo Bottura, uno dei suoi “maestri”:
A queste delizie per il palato vengono abbinati vini di nicchia, spumanti selezionati e champagne delle più prestigiose etichette internazionali per un’esperienza più multisensoriale che puramente enogastronomica.
Photo Credits: Ufficio Stampa La Penna D’Oca GGC Giorgia Giacobetti Comunicazione