Blitz degli animalisti alla sfilata di Jean Paul Gaultier: striscioni e slogan contro le pellicce davanti all’ingresso principale del Santo Spirito in Sassia, luogo in cui lo stilista stava per dare portare in passerella le sue creazioni nell’ambito dell’evento di moda Alta Roma.
Un clima di tensione si è venuto a creare nel pomeriggio di ieri, 7 giugno 2013, quando una cinquantina di attivisti si sono recati presso la sede storica del palazzo in cui stava per andare in scena una delle sfilate evento inserite nel programma della manifestazione romana dedicata all’alta moda. Al grido di “Gaultier assassino” un gruppo composto da uomini e donne ha tentato di impedire l’ingresso degli ospiti, bloccando loro il passaggio. Dapprima vestiti tutti in jeans e camicia, gli animalisti hanno iniziato a spogliarsi,sulle note della canzone di Joe Cocker, You can leave your hat on (colonna sonora del film Nove settimane e mezzo). Rimasti in perizoma e slip, hanno mostrato scritte sui loro toraci che recitavano appunto slogan contro lo stilista e l’utilizzo di capi d’abbigliamento realizzati con materiale di origine animale. Immediatamente è intervenuta la polizia, che ha tentato di sedare la protesta anche con il lancio di fumogeni ma a quanto pare la situazione è ugualmente degenerata sfociando addirittura in un pestaggio, nel quale sono rimasti convolti sia agenti che attivisti.
Questi ultimi hanno però fatto sapere di essere stati aggrediti, specificando che la loro intendeva essere una protesta del tutto pacifica. Tra i feriti anche il presidente degli Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, trasportato in ospedale insieme ad altri manifestanti che, in una dichiarazione, hanno precisato: “Abbiamo attivato il nostro ufficio legale e daremo seguito alle denunce del caso“.
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