Turismo a numero chiuso, succede in Italia: oltre quel numero non si può più entrare

Una decisione storica, che limita il turismo oltre un certo numero di visitatori: è quanto è successo in una delle zone più belle d’Italia.

Per quanto il mondo intero regali meraviglie inimmaginabili a chi viaggia, l’Italia resta una delle mete più ambite per un elenco lunghissimo di fattori. Bellezze naturali ed artistiche, tradizioni culturali dal fascino incredibile, cibo squisito e una certa qualità dei servizi fanno della nostra Penisola un vero gioiello nell’ambito del turismo. C’è però una zona in cui non si potrà più accedere superata una certa soglia numerica.

Turismo in Italia attenzione
Turismo in Italia, cosa sta succedendo: scatta la regola del numero chiuso – Velvetstyle

Una scelta che ha spiazzato non poche persone, dato che si tratta della prima volta nella storia, ma che a detta dei suoi sostenitori si era resa necessaria al fine di tutelare uno dei tesori più preziosi di tutta la nazione.

In questo territorio il turismo sarà a numero chiuso: decisione senza precedenti

L’area in cui si è deciso di contrastare l’overtourism è la provincia autonoma di Bolzano: l’Alto Adige, autentica perla della nostra nazione, non sarà più aperto a tutti. È l’assessore Arnold Schuler a spiegare le motivazioni di un provvedimento così clamoroso: il territorio, meta ogni anno di milioni e milioni di visitatori, non sarebbe più in grado di sopportare lo sfruttamento a cui è stato sottoposto per lungo tempo in termini di risorse, compresa l’acqua. Anche la comunità stava risentendo di questa situazione non più tollerabile.

Turismo scelta clamorosa
Turismo: questa zona d’Italia non permette più ingressi dopo un certo numero (VelvetStyle.it)

Più danni che benefici, insomma, e per tale ragione l’Alto Adige non sarà più accessibile superati i 34 milioni di pernottamenti. Sarà vietato inoltre ai residenti allestire ulteriori alloggi, anche in case private. Nessun limite invece per chi non trascorre la notte nella località. Entro giugno di quest’anno si terminerà la registrazione di tutte le strutture presenti attualmente. “In questo modo il turista starà meglio, avrà un’offerta di qualità e staranno meglio anche i residenti”, risponde Schuler alle prevedibili polemiche sollevate contro tale provvedimento da parte di alcuni lavoratori del settore turistico e di alcuni esponenti politici.

Indubbiamente, l’aumento a dismisura di tante strutture per ospitare turisti anche solo per pochi giorni aveva creato una situazione difficile per i cittadini, i quali vedranno così alleggerita anche la crisi immobiliare di molte città dell’area. Inoltre, attraverso questa misura da molti ritenuta drastica, si cerca di evitare che una zona dall’immenso valore naturalistico come il Südtirol possa finire sopraffatto da un turismo senza controllo.