Sindrome della sorella maggiore: quali sono i sintomi e come riconoscerla

La sindrome della sorella maggiore colpisce moltissime donne, tuttavia non sempre è facile riconoscerla e capirne le sfaccettature.

Negli ultimi tempi se ne sta parlando ampiamente sui social, in particolare TikTok e Twitter dove sono nate vere e proprie correnti a riguardo. Se non ne avete sentito parlare, vediamo da vicino di cosa si tratta e quali sono le caratteristiche.

Potrebbe aver colpito voi o qualcuno che conoscete, ha risvolti psicologici molto forti con ripercussioni nella vita e quindi nella sfera emotiva e sociale, per questo non è da prendere sotto gamba.

Sindrome della sorella maggiore: che cos’è e quali sono i rischi

La sindrome della sorella maggiore si caratterizza per una figura che tende ad avere un eccesso di responsabilità, non perché le abbia veramente ma perché le sente come sue. Questo si palesa tendenzialmente nei fratelli maggiori che sentono verso i più piccoli questa responsabilità ma può nascere anche in contesti diversi dove l’età o la familiarità non c’entra nulla.

Sorella maggiore
Sindrome della sorella maggiore, pericoli (velvetstyle)

Tale percezione solitamente è legata, come spiegano gli esperti, ad una sorta di maturità precoce che se da un lato può essere un elemento importante per il carattere della persona, dall’altro è motivo di preoccupazione importante. La sindrome si può sviluppare in quelle persone che hanno vissuto in un contesto di immaturità quindi dove gli adulti non acquisivano le loro responsabilità e questi atteggiamenti si sono trasferiti sulle altre persone oppure quando per fattori esterni, culturali ed educativi sentono di dover portare il peso del mondo sulle spalle. Questo vuol dire che spesso sono poste a pressioni notevoli, eccesso di legami tossici o responsabilità inadeguate al ruolo.

Principalmente, riguarda le donne ma colpisce anche gli uomini, anche se in questo caso solitamente deriva più da uno stampo culturale verso la figura del “maschio” che per altri elementi di responsabilità che poi spesso ricadono proprio sulle donne. Ciò spinge le persone a mettere sempre in secondo piano i propri bisogni, sacrificarsi in generale per gli altri e per quei soggetti che reputano di dover difendere ad ogni costo. Le emozioni quindi diventano alterate e invece vanno ascoltate.

Per gestirla al meglio è importante porre dei paletti: va bene supportare gli altri, aiutarli, sostenerli ma questo non può far sentire nessuno inadeguato. Ognuno fa quello che riesce a fare, in modo diverso magari rispetto ad altri ma non è possibile fare paragoni. Nessuno ha colpe di tutto questo e bisogna interiorizzare il concetto per vincere sulle idee e sulle condizioni sociali, solo in questo modo si può vivere serenamente e avere con le persone un rapporto diretto e profondo, ma al tempo stesso sano.