Il costo degli immobili alle stelle ha dato vita al mercato delle minicase che, con alcuni accorgimenti, possono essere al pari di una villa.
Spazi immensi, arredi costosi e dettagli di lusso sono per molti un sogno, alcuni però preferiscono una versione abitativa più smart o sono costretti a optare per un tipo di casa a dimensione ridotta per circostanze pratiche ed economiche.
Avere una casa piccola non vuol dire però dover rinunciare alla bellezza o fare i conti con una minore praticità. La regola è tutta nell’organizzazione e nel tipo di arredo scelto, anche con una spesa limitata e un piccolo spazio si può avere un’abitazione che contenga tutto il necessario.
Minicase: sono il futuro anche in Italia?
Quando si parla di minicase il concetto è piuttosto articolato poiché la visione non è univoca e bisogna scindere due realtà differenti: il mondo delle minicase intese come piccole abitazioni, solitamente al di sotto dei 50 metri quadri, da quelle che sono le tiny house ovvero le minicase in stile americano che corrispondono a strutture mobili, quindi non ad un classico appartamento.
Gli spazi piccoli nel tempo sono diventati sempre più diffusi, in un senso e nell’altro, per ragioni logistiche. Il sogno americano è da sempre costituito da ville enormi con piscina e servizi extra, ed anche in Italia fino agli anni ottanta gli appartamenti erano grandi, con diverse camere da letto, salone, soggiorno, cucina, due bagni. Poi il mondo è cambiato, le famiglie si sono ridotte per numero di componenti e le finanze ristrette.
La questione abitativa è sicuramente legata ad un fattore sociale, non si può scindere la considerazione specifica dal contesto. Le nuove generazioni hanno scelto come obiettivi principali di vita non più la casa di oltre cento metri quadri o la villa al mare, bensì qualcosa di diverso. Per questo abbiamo assistito negli anni ad una vera e propria fuga dalle grandi città verso aree verdi, l’idea minimalista per l’arredamento e anche la scelta di puntare ad unità immobiliari innovative per questioni ambientali.
Le minicase in Italia
Le minicase in Italia non sono quelle che appaiono nei programmi televisivi ambientati il più delle volte negli Stati Uniti: raramente, qui c’è qualcuno che trasforma un container in un posto in cui abitare, o che vive in strutture multifunzione collocate nel bosco. Sono molto scenografiche sicuramente, ma a causa degli spazi e anche della legge in materia la questione differisce nettamente.
Sono senza dubbio abitazioni molto piccole, ma si tratta comunque di appartamenti collocati in città. In un momento storico in cui il mercato immobiliare è alle stelle, questa idea ha trovato terreno fertile soprattutto tra i giovani che hanno bisogno di vivere in aree urbane ad alta densità, ma non hanno budget a sufficienza per coprirne le spese. Tuttavia è una nuova chiave di lettura anche per coloro che hanno qualche anno in più e vogliono cambiare vita o trasformare lo spazio in cui risiedono per sfruttarlo diversamente, ad esempio creando una struttura d’accoglienza che diventa una seconda fonte di reddito. In molti, per esempio, scelgono di dividere in due il proprio appartamento così da averne uno in cui vivere e l’altro da affittare a breve o lungo termine, trasformandolo così in una rendita mensile.
Come organizzare l’arredamento di una minicasa
Un ambiente con metratura limitata deve avere come parola d’ordine la praticità. Ogni scelta va fatta pensando a come poter massimizzare la resa finale, quindi non si può immaginare un mobile slegato dal contesto focalizzandosi solo sull’estetica, ma bisogna pensare a quale disposizione possa semplificare al meglio l’uso finale. Per arredare una minicasa perfettamente non serve spendere un’enorme quantità di denaro, basta valutare mobilifici o grandi catene come Ikea che hanno adottato questo stile già da molto tempo.
Una scelta ottimale per creare la camera da letto è ad esempio un letto a scomparsa. Le scelte sono due, optare per un divano letto che si trasforma oppure un mobile che una volta aperto diventa letto. Nel mondo degli arredi ci sono quelli con letto singolo e matrimoniale, una volta riposto il tutto in poche e semplici mosse lo spazio è libero e quindi si può sfruttare per altro. Gli elementi a scomparsa sono la scelta ideale per non ingombrare l’ambiente e non perdere alcun beneficio in quanto a comfort.
In cucina si può pensare ad un tavolo combinato con mobiletto in modo da poter utilizzare l’uno o l’altro all’occorrenza. La soluzione è pratica e ci sono tavoli pieghevoli, consolle vere e proprie e addirittura strutture che contengono al loro interno anche le sedie. Queste sono in vendita addirittura su Amazon e con un ottimo sconto è possibile acquistare anche un mobile tutto in legno a meno di 100 euro.
La stessa idea versatile può essere applicata all’angolo studio, scegliendo di valutare l’uso combinato di un tavolo per i pasti o per il lavoro, oppure una scrivania che una volta chiusa diventa un quadro. Queste sono molto in voga e pensate proprio per dare ampia flessibilità in un mondo di persone che lavorano sempre più da remoto.
Mobili su misura e soppalchi
I mobili su misura sono una scelta che vale sicuramente la spesa, in questo modo si può creare un progetto vero e proprio con un architetto per ottimizzare ogni singolo angolo. Niente paura, se il budget è limitato, è bene sapere che negozi come Mondo Convenienza si occupano di effettuare la progettazione gratuita dei mobili scegliendo passo dopo passo ogni dettaglio. Per aiutarvi è possibile utilizzare dei semplici cataloghi così da avere un’idea chiara sul risultato finale. In questo modo un sottoscala può diventare una cassettiera, un’anta scorrevole può nascondere un mobile e una parete può celare una libreria.
Nelle piccole abitazioni sfruttare l’altezza è l’arma vincente, basta adottare la strategia degli Olandesi: non potendo espandersi in larghezza, per sfuggire ai vincoli, negli anni hanno iniziato a sfruttare la sopraelevazione degli ambienti. Il soppalco è l’opzione perfetta perché, soprattutto in alcune abitazioni, consente di ricavare stanze vere e proprie. In questo caso l’impegno economico è più importante rispetto a mobili per ottimizzare l’ambiente, ma in caso di acquisto dell’immobile ne vale sicuramente la pena. Per la realizzazione di soppalchi di metratura abbastanza ampia, è bene evidenziare che in Italia è richiesta una procedura burocratica per permessi specifici. Altre soluzioni architettoniche parziali invece sono possibili senza impegno ed evitano anche di opprimere troppo lo spazio. Sono utili, in particolare, quando si lavora in un open space per giocare su piani differenti e ricavare ambienti diversi al pari di stanze vere e proprie.
Uno dei problemi maggiori, in ogni casa, è lo spazio dedicato alla conservazione degli oggetti. Lo sgabuzzino infatti è uno di quegli elementi che sono veramente fondamentali. Come fare in una casa piccola? Creare un mobile a soffitto. Anche se le pareti sono basse e non consentono l’ideazione di un soppalco basta semplicemente inserire delle mensole coperte da una tendina per sfruttare i punti alti che sono “morti” e che – in casi come questi – possono fare la differenza. Ad esempio, una soluzione del genere si può collocare sicuramente in bagno per conservare detersivi e biancheria, evitando così di avere necessariamente un mobile interno che riduce lo spazio disponibile.
Creare una minicasa da zero richiede sicuramente una buona dose di creatività, flessibilità e grande spirito di adattamento. Non ci sono limiti però in termini economici, non è necessariamente possibilità di chi può fare grandi lavori o investimenti, anche con una spesa limitata e con le scelte giuste si può dare vita ad una casa piccola ma straordinaria che non sia solo per le vacanze, ma perfetta per la vita di tutti i giorni.