Ci sono ancora luci e ombre sull’ultimo testamento di Berlusconi e la grafologa prova a determinare le anomalie.
Un foglio che riporta poche righe, circa 15, su una carta intestata di Villa San Martino del 19 gennaio 2022. Questo è il terzo testamento di Berlusconi, altri due prima di questo erano già stati depositati.
Nell’analizzare tutte le versioni però in questo è stato riscontrato qualcosa di strano, ci sono elementi controversi che hanno aperto il dibattito.
Testamento di Berlusconi: le analisi
In questo documento, l’ultimo firmato da Berlusconi prima di recarsi al San Raffaele per il suo ricovero, Berlusconi oltre a specificare la suddivisione per i figli aggiunge un lascito di 100 milioni di euro per il fratello Paolo e per la compagna Marta Fascina e 30 milioni di euro per il suo braccio destro Marcello Dell’Utri.
Gli specialisti che si sono occupati di analizzare anche altri documenti, soprattutto testamenti che sono stati successivamente impugnati dagli eredi, ha messo in evidenza le differenze tra le tre diverse attestazioni. La cosa strana, in particolare, è che non c’è riferimento al figlio Luigi, il più piccolo, nell’ultimo documento. Questo potrebbe essere dovuto anche all’età avanzata, allo stato di salute alterato e allo stress prima del ricovero.
Alcuni elementi potrebbero far pensare ad un’anomalia, nello specifico le parole “Dalle” e “Berlusconi”, “Per”, “quello” e “papà” sarebbero, secondo gli esami del caso, inadeguati. Queste parole, anche in senso geometrico, sia ascendenti che discendenti, sono simbolo di insicurezza rispetto ai primi due testamenti quindi sintomatici di una condizione non lucida del cavaliere.
Tra le differenze rispetto ai documenti del 2006 e del 2020 ci sono anche i numeri, osservando il numero 2 che viene riportato nell’intestazione e tracciato a penna, si nota che questo è completamente differente dagli altri due. La cosa forse più importante però è la firma che nei testi precedenti è ampia e molto ben strutturata mentre nell’ultimo documento è una sigla molto stretta. Queste due differenze sono notevoli e fanno emergere anche la differenza e i contrasti tra i documenti ma anche della personalità di Berlusconi.
Un altro dettaglio importante da non sottovalutare è la parola “milioni”, nello stesso documento infatti viene scritta in modo differente, cambiano le dimensioni e anche la posizione in riferimento alle altre parole. Un appunto riguarda proprio la donazione a Marta Fascina.
Osservando attentamente l’ultimo documento si può notare che la parola Pier Silvio è stata scritta in modo improprio, in una sola parola e con due esse. Questo dettaglio è molto insolita in un testamento e in generale ovviamente è strano che un padre sbagli il nome del proprio figlio in un documento. Alla parola “Dovreste” si può osservare invece che la V presenta una netta differenza con tutto il resto del testo, è molto arrotondata e sembra anche staccata dal resto, come se ci fossero due parole congiunte.
Inoltre la scelta grammaticale non è casuale, il condizionale infatti è insolito in un testamento, se è la volontà di una persona non c’è perplessità in questa opzione ma una dichiarazione diretta e chiara.
Cosa accadrà dopo il testamento di Berlusconi
Con la presa visione da parte di tutti gli eredi si è aperta una nuova strada, ora bisognerà attendere per conoscere i risvolti della vicenda.
Ci sono due scenari possibili, da un lato gli eredi potrebbero non aprire nessuna controversia, quindi basarsi su quanto è scritto nel documento e procedere con le volontà di Silvio Berlusconi, lasciando queste anomali grafiche ad una curiosità pura. Infatti si trattava comunque di un uomo che stava male, che aveva avuto una risposta non felice e aveva scoperto di essere malato e aveva capito che non gli restava molto da vivere. In un altro caso potrebbe invece esserci da parte degli eredi la volontà di impugnare il documento, in questo caso saranno effettuate delle analisi certificate, delle comparazioni anche di tipo strumentale, per determinare se effettivamente ci sono le basi per annullare il documento o meno.
La cosa più semplice, quando si redige un testamento, è avere un terzo testimone. In questo modo è piuttosto facile porre fine alla discussione e trovare un riscontro diretto. Laddove ci sono poi elementi contrastanti, sorgono tutte le basi per l’annullamento. Il foglio olografo che rappresenta l’ultimo testamento è stato consegnato il 5 luglio al notaio da Marta Fascina. Al momento però non si sa se i figli fossero a conoscenza del documento, se mai avessero pensato che il padre potesse fare una donazione alla donna e a suo fratello, oltre che all’amico e soprattutto se accetteranno o meno tale versione.
Al momento in base alle analisi effettuate dagli specialisti il documento è impugnabile. Il patrimonio di Silvio Berlusconi è sconfinato, questa è solo una piccola porzione. Si parla di case, opere d’arte, società, quindi i figli potranno attingere a beni illimitati. La questione, se aperta, potrebbe durare anni e ovviamente riguarderà solo i lasciti riferiti agli amici e parenti secondari, non ai figli.
Secondo quanto riportato dalle voci vicine alla famiglia i cinque figli sarebbero al lavoro già per dividere al meglio l’eredità senza problemi e senza doversi rivolgere ad avvocati e studi legali dando, anche tra di loro, seguito ad una causa. Infatti ci potrebbero essere incongruenze anche su questo piano poiché di fatto ci sono due famiglie diverse a doversi dividere un bel po’ di denaro. L’eredità non è nemmeno limitata a quello che si è detto nei primi giorni della sua scomparsa poiché c’è così tanto da valutare che quella è una stima molto approssimativa.