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Il nome di Michela Murgia non è noto solo agli appassionati di lettura per la sua attività di scrittrice. Lei non è infatti una che si tira indietro quando si tratta di prendere posizione su temi importanti, anche scomodi.

Definire una donna come Michela Murgia solamente come una scrittrice sarebbe certamente riduttivo. Lei è infatti riuscita a mettersi in evidenza con la sua personalità a 360 gradi, che le ha permesso di esprimersi anche in ambito teatrale e politico. Grinta e determinazione sono da sempre i suoi tratti distintivi, al punto tale che non ha mai temuto di dire la sua su argomenti di interesse generale nonostante la sua opinione potesse sembrare almeno apparentemente fuori dal coro.

La passione per la scrittura l’ha spinta a scrivere già quando era solo una ragazzina, durante il liceo, periodo in cui sono iniziati ad arrivare anche i primi riconoscimenti a livello locale. Ben presto è diventata referente regionale di Azione Cattolica, movimento a cui si è avvicinata su spinta familiare. In questo ambito ha così potuto coniugare le sue idee e l’attività da autrice: è stata lei a scrivere uno spettacolo teatrale rappresentato a Loreto nel 2004 alla presenza di Giovanni Paolo II alla fine del pellegrinaggio dell’Azione Cattolica. Stare con le mani in mano non fa certamente per lei, negli anni è stata anche insegnante di religione, venditrice di case in multiproprietà e portiera notturna, giusto per citare i suoi lavori più noti.

Chi è Michela Murgia: età e carriera

Michela Murgia è nata a Cabras (Oristano) il 3 giugno 1972 e ha frequentato l’Istituto Tecnico Commerciale. Chi la conosce bene sa quanto volesse affermarsi come scrittrice, risultato riuscito già con la sua prima opera, uscita nel 2006, dal titolo “Il mondo deve sapere“. Qui appare già evidente tutta la sua vena ironica, che la porta a parlare delle difficoltà vissute dagli operatori dei call center, lavoro svolto anche da tanti laureati che faticano a trovare un’occupazione stabile, alle prese con clienti non sempre educati. Del resto, anche lei ha vissuto in prima persona questa esperienza.

Un tema simile è stato poi al centro anche del film e dell’opera teatrale “Tutta la vita davanti, diretto da Paolo Virzì, con Micaela Ramazzotti e Isabella Ragonese nel cast.

L’amore per la sua terra, la Sardegna, è stato sempre fortissimo ed è stato proprio questo a spingerla a scrivere nel 2008 “Viaggio in Sardegna“, una sorta di guida utile per sardi e non solo per conoscere gli aspetti meno noti dell’isola.

Non sono tardati ad arrivare i primi riconoscimenti importanti per chi opera in ambito letterario. Tra questi possiamo citare il Premio Dessì 2009 e nel 2010 il Premio Mondello e il Premio Campiello, arrivati grazie al libro “Accabadora“, ambientato nella Sardegna degli anni ’50, dove parla di temi a lei cari, quali eutanasia e adozione.

L’arte le è sempre piaciuta a 360 gradi, proprio per questo ha scritto di suo pugno anche diverse opere teatrali.

Non è mancato l’impegno in ambito politico. Nel 2007 appoggia Mario Adinolfi, come candidato alle primarie del maggiore partito di centrosinistra, il Partito Democratico. Negli anni si è più volte adoperata per l’indipendenza della Sardegna, tema che le è sempre stato a cuore. Nel 2014 si è anche candidata alla presidenza della Regione Sardegna, ottenendo però solo un terzo posto.

Tra le sue opere più importanti possiamo citare “Chirù“, uscito nel 2015, romanzo a cui lei è legatissima perché lo ha iniziato a comporre nel periodo in cui le è stato diagnosticato un cancro al rene. E’ in quella fase che lei ha iniziato a porsi tante domande e a chiedersi quanto tempo ancora le restasse da vivere.

Nel suo curriculum ci sono anche diverse esperienze in Tv. Tra queste, la partecipazione al programma “Quante storie” in onda su Raitre nel 2016, dove si occupa di fare recensioni sui libri più interessanti e “Chakra“, altro format Rai trasmesso l’anno successivo.

La sua vita privata

Pur non avendo grande difficoltà a parlare apertamente quando si tratta di dire la sua su temi importanti, Michela Murgia ha sempre fatto trapelare pochissimo sulla sua vita privata. Non a caso, si è venuti a conoscenza del suo matrimonio con Manuel Persico, di 14 anni più giovane di lei e avvenuto nel 2010, solo a cose già fatte. Questo legame è però durato pochissimo e si è concluso dopo quattro anni, anche a causa della malattia che si è trovata a dover affrontare.

La scrittrice ha rivelato a inizio estate 2023 di avere un tumore al quarto stadio. Ora è consapevole di avere poco tempo da vivere, proprio per questo vuole fare il possibile per dedicarsi a quella che lei definisce la sua “famiglia queer“. Di questa fanno parte il cantante lirico Francesco Leone, l’attivista Michele Anghileri e tante donne a lei molto legate, come la scrittrice Chiara Valerio e Chiara Tagliaferri. Parlarne per lei è determinante: “La queerness familiare è una cosa che esiste e raccontarla è una necessità sempre più politica – ha scritto sul suo profilo Instagram in un post -. Soprattutto ora con un governo fascista che per le famiglie non riconosce altro modello che il suo”.

Michela Murgia tumore capelli
Michela Murgia ha mostrato il momento in cui si è rasata i capelli – Foto | Instagram @michimurgia – Velvetstyle.it

L’intervista in cui ha parlato della sua malattia è stata l’occasione anche per parlare di un altro tema a lei caro, l’omogenitorialità: con un’amica architetto, Claudia, lei infatti condivide da ben 12 anni un figlio in affido, Raphael. “Ci siamo nascoste per anni, madri in casa, amiche fuori, per far stare tranquillo il mondo. Poi un anno e mezzo fa mi sono ammalata ed è cambiato tutto”.

Il matrimonio in articulo mortis

A luglio 2023 Michela Murgia ha annunciato con una serie di scatti su Instagram di avere sposato il compagno Lorenzo Terenzi (classe 1988), che aveva conosciuto nel 2017 occasione di uno spettacolo teatrale “Quasi Grazia”: lui era assistente alla regia, mentre lei vestiva i panni di Grazia Deledda. Il rito civile, come lei stessa ha sottolineato si è tenuto “in articulo mortis“, ovvero “in punto di morte”.

A parlare di questa modalità è il Codice Civile (regio decreto del 1942): “Nel caso di imminente pericolo di vita, l’ufficiale dello stato civile può procedere alla celebrazione del matrimonio senza pubblicazione e senza l’assenso…”.

Michela Murgia nozze
Michela Murgia. le nozze con Lorenzo Terenzi – Foto: Instagram @michimurgia – velvetstyle.it

Le nozze sono state per lei un atto quasi obbligato per cercare di garantire diritti a chi ama ora che la morte per lei non è poi così lontana. Per l’occasione la donna ha scelto un abito bianco all’insegna della semplicità, senza indossare alcun turbante, rendendo così evidente la perdita dei capelli scatenata dalla chemioterapia a cui si è dovuta sottoporre per l’ennesima volta. L’evento si è tenuto nella sua casa romana, dove lei stessa ha deciso di mettere ben dieci letti, in modo tale da ospitare tutte le persone a lei più care.

La scrittrice ha però già un altro progetto in mente, che vorrebbe realizzare a breve: “Tra qualche giorno nel giardino di casa daremo vita alla nostra idea di celebrazione della famiglia queer. Lì le nostre promesse non saranno quelle che siamo state costrette a fare l’altro giorno…” – sono state le sue parole nel post Instagram in cui ha dato l’annuncio.