In molti casi gli stessi consumatori hanno idee poco chiare in merito alla gestione, per così dire, di specifici alimenti.
Nella maggior parte dei casi, le famiglie italiane hanno in casa scorte importanti di generi alimentari. In un modo o nell’altro, tra modi di fare e specifiche tradizioni in merito alla gestione della casa, ci sono comunque delle regole da rispettare quando, per l’appunto, si è soliti accumulare cibo.
La conservazione di tutti gli alimenti che solitamente si tengono in casa è di fondamentale importanza. Non sempre però, nonostante tutto, lo stesso consumatore ha le idee chiare, così come anticipato, in merito alla condotta da adottare in certi casi. L’elemento che crea maggiore confusione spesso è il frigorifero.
L’elettrodomestico per eccellenza, si potrebbe definire, quello che valorizza al massimo non solo il consumo degli stessi alimenti ma anche la loro stessa conservazione. Al di là di tutto, però è giusto fornire una serie di preziosi consigli riguardanti proprio la stessa gestione degli alimenti più utilizzati e di conseguenza, conservati.
Mai questi alimenti in frigorifero: cosa conservare e cosa non in fresco
L’utilizzo del frigorifero per la conservazione degli alimenti in ogni casa viene gestito solitamente prendendo in considerazione numerosi aspetti. Parliamo di regole abbastanza naturali, qualcosa che in quanto a gestione si presenta in modo del tutto spontaneo, per così dire.
Partiamo dal fatto che certi alimenti, per forza di cose, se non consumati al momento, vanno obbligatoriamente riposti in frigo per non rischiare di doverli poi buttare via. Il gran caldo estivo in questo senso gioca un ruolo assolutamente decisivo. Certi cibi non possono essere conservati all’esterno perché rischierebbero di marcire in men che non si dica. Uno dei grandi inganni, considerando la condotta di molti cittadini in merito all’utilizzo dell’elettrodomestico in questione, riguarda il pane.
Verrebbe naturale immaginare di mettere al fresco questo specifico alimento per evitare di sprecarne la stessa consistenza. Quello che non si sa però è che proprio la consistenza del pane può essere alterata conservandolo in frigorifero. Inoltre, lo stesso alimento, tende ad assorbire odori presenti all’interno dei vari vani di conservazione, con risultati più che mai immaginabili.
Cosa non conservare assolutamente in frigorifero
In merito al pane, poi, si potrebbe dire che con molta probabilità il miglior metodo di conservazione a questo punto è riscontrabile nel congelamento dell’alimento. In quel caso si potrebbe preservarne la consistenza e di conseguenza la stessa integrità.
Altro alimento da non conservare mai in frigorifero è l’aglio, spesso abbinato, nella stessa conservazione alla cipolla. Due alimenti insomma che preferiscono posti asciutti e che vanno conservati a una temperatura media che va tra i 7 e i 13 gradi.
Parliamo di alimenti che non apprezzano l’umido, quindi, di conseguenza, evitare il frigorifero. L’alternativa è quella di avere a disposizione spicchi d’aglio, che in quel caso, invece, possono essere conservati al freddo per almeno due settimane.
Attenzione all’avocado
Altro alimento che no va conservato mai in frigorifero è l’avocado. In quel caso, infatti, il frutto in questione non arriverebbe a una piena maturazione. Il discorso cambia se lo stesso avocado risulta già aperto, tagliato magari a fette. In quel caso il frigorifero diventa l’ambiente di conservazione ideale.
Altri due alimenti dalla particolare modalità di conservazione che non sempre prediligono il frigorifero sono patate e pomodori. Nel primo caso parliamo di tipologia di conservazione, nel senso che le patate intere sono da conservare in ambiente buio e ventilato, in frigo la presenza di amido potrebbe portare al mutamento del sapore.
In casi estremi, forte presenza di caldo, le patate possono essere si conservate in frigo ma per pochissimi giorni. In merito ai pomodori, poi, c’è da dire che è sconsigliabile conservarli in frigo. La condizione giusta potrebbe essere quella del giusto punto di maturazione, in quel caso in frigo si potrebbero tenere “al fresco” per qualche giorno in più.
La condizione ideale per i pomodori è quella dell’ambiente esterno, possibilmente al riparo dal sole. Discorso diverso, invece, per quel che riguarda l’olio d’oliva. Mai in frigorifero: tipologia di conservazione, dunque fortemente sconsigliata. In quel caso il prodotto può diventare denso e addirittura torbido.
Condizione da valutare volta per volta
A questo punto è chiaro: il caso dell’aglio è più che mai emblematico. Fuori dal frigorifero tutto intero, dentro, invece, se tagliato a spicchi.
Il prodotto chiede una certa conservazione in base a specifiche condizioni. Gli elementi presenti all’interno potrebbero, in condizioni sfavorevoli agire fino a rendere lo stesso alimento completamente diverso da quanto immaginato e da quanto in effetti richiesto.
In linea di massima, però, alimenti come, aglio, cipolla, pomodori, olio d’oliva, pane, avocado, non vanno mai conservati in frigorifero proprio per le ragioni citate in precedenza. Il gran caldo potrebbe portare a pensare che quella sia la giusta condizione, la migliore possibile, il che è vero, ma in modo assolutamente limitato.
Considerare, dunque, ogni aspetto possibile, nel momento in cui si sceglie di utilizzare il frigorifero come unico strumento di conservazione dei cibi. In molti casi, la delusione finale, in merito alla stabilità dello stesso alimento, potrebbe davvero essere dietro l’angolo.