Cosa succede al nostro corpo quando ci innamoriamo? La risposta è tutt’altro che scontata! Si tratta di una rivoluzione!
Ne hanno parlato poeti e scrittori sin dalla notte dei tempi, anche per questo intorno al concetto di amore vi è tanto romanticismo. Si è certi che il mondo delle emozioni e quello dei sentimenti appartenga all’area spirituale dell’essere umano, alla cosiddetta anima. Purtroppo però vanno spezzate queste errate considerazioni, di sicuro non è emozionante da dire, ma l’innamoramento non è altro che un processo biochimico. Il corpo di un innamorato è infatti perennemente “stressato” dai mutamenti chimici che avvengono al suo interno.
L’organismo infatti viene inondato da sostanze che generano sensazioni di benessere ma anche da veri e propri vissuti di ansia o ossessivi, basti pensare a quanto sia difficile per una persona innamorata smettere di rivolgere il suo pensiero all’oggetto del suo desiderio. Ma cosa accade nello specifico? Quando Cupido lancia la freccia, immediatamente il corpo viene inondato dall’adrenalina, un ormone che aumenta il consumo di ossigeno, così che il battito cardiaco accelera, le pupille si dilatano e le mani iniziano a sudare.
Ma in pochi sanno che è proprio questa particolare sostanza a causare un effetto impattante sullo stomaco. Quest’organo infatti inizia a pulsare senza sosta, dando la sensazione delle cosiddette “farfalle nello stomaco”.
Un mix ormonale altera i processi biochimici
L’adrenalina non è l’unico ormone che interviene nel processo di innamoramento, anche la dopamina, meglio conosciuta come ormone della felicità fa il suo gioco, innescando un particolare senso di benessere, aumentando l’energia ed alterando il ciclo sonno-veglia. È per questo motivo che le persone innamorate in genere dormono poco, proprio perché alterate da questo mix di sostanze, non riuscendo a distogliere l’attenzione dal proprio amato.
Non meno importanza ha l’ossitocina, il cosiddetto ormone delle coccole, sostanza necessaria per l’instaurazione delle relazioni sociali, che spinge gli innamorati a stare vicini, a scambiarsi carezze ed effusioni, come baci ed abbracci. Si tratta dello stesso ormone che viene prodotto nel corpo della madre quando è vicino a suo figlio o ne sente l’odore.
Gli innamorati sono dunque dipendenti l’uno dall’altro, l’amore infatti agisce su quell’area del cervello che si attiva anche quando si assumono sostanze stupefacenti, o si consuma alcool, è dunque una vera e propria droga. Questo è il motivo per il quale, quando si viene lasciati, o quando la persona di cui siamo innamorati muore, si entra in uno stato di negatività psicofisica tale da rendere impossibile la prosecuzione e lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
Si instaura un vero e proprio stato di astinenza, dal quale soltanto con una buona dose di pazienza e con il trascorrere del tempo si può uscire definitivamente. A tutti in preda al mal d’amore sarà capitato di sentirsi dire che “il tempo aggiusta tutto” che non è dunque pura retorica, c’è un fondo di veridicità in questo detto. Con il trascorrere del tempo infatti il mix ormonale che scaturisce con l’innamoramento va via via scemando, riportando l’organismo alla normalità, per questo la persona di cui ci si era innamorati risulta ad un certo punto, esserci indifferente.
Gli innamorati vivono meglio e più a lungo
L’amore fa altresì bene al fisico ed infatti una ricerca condotta nel 2007 da un team di professionisti ha messo in evidenza il nesso di causalità tra longevità e relazioni sentimentali appaganti, appurando che le persone serene nelle relazioni di coppia, presentavano una pressione sanguigna più bassa, avendo dunque una minore possibilità di sviluppare malattie cardiocircolatorie.
Il senso di benessere che scaturisce dall’essere innamorati si ripercuote anche sull’aspetto fisico, la pelle diventa più bella, gli occhi più luminosi, non è dunque un mito quello secondo il quale, quando ci si innamora migliori anche l’immagine. Si instaura infatti un circolo virtuoso per il quale ci si prende più cura di sé stessi, ci si sente dunque meglio e l’umore diviene più euforico.
E, quando l’innamoramento finisce, cosa accade?
Ma cosa accade invece quando l’innamoramento finisce? Le inebrianti e sensazioni che scaturiscono a seguito dell’aumento degli ormoni dell’amore hanno durata limitata. Gli studiosi ritengono che il picco ormonale si raggiunga tra il terzo ed il sesto mese dal primo incontro con l’oggetto d’amore, in seguito vi è una lenta ed inevitabile discesa.
Trascorsi tre anni dall’innamoramento, i livelli di adrenalina, dopamina ed ossitocina ritornano alla normalità ed è per questo che molte coppie decidono di lasciarsi, non provando più le stesse emozioni. Quelle che resistono al cambiamento scelgono consapevolmente di restare insieme, insomma diventa una decisione orientata dalla razionalità e non più dalle farfalle nello stomaco.