Registrazioni inedite potrebbero incrinare ulteriormente la reputazione di Re Carlo III: Diana è molto chiara sul comportamento del marito.
Sono passati quasi trent’anni dalla scomparsa della Principessa del Galles, eppure sembra che la Royal Family non si sia liberata del tutto della sua presenza costante e maestosa. Registrazioni inedite, lettere segrete e confessioni espresse agli amici in un momento di debolezza: ogni anno esce qualcosa di nuovo, informazioni che ledono la reputazione di Re Carlo III e che minano alla sua credibilità come sovrano. E mentre alcuni ritengono che sia venuto il momento di archiviare la tragedia, altri preferiscono estrapolare qualsiasi dettaglio utile alla ricostruzione dei fatti.
Pochi mesi fa, una coppia di amici di lunga data di Lady D ha messo all’asta alcune lettere, scritte precisamente nel 1995 – anno del divorzio da Carlo. È impossibile non percepire tra le righe l’ansia e la frustrazione, due sensazioni con le quali la Principessa aveva imparato a convivere sin dal giorno delle nozze. La paura più grande si riassumeva nella perdita dei suoi due figli. In quanto eredi al trono, William ed Harry non avrebbero potuto lasciare Buckingham Palace per vivere con la madre. Un calvario che durò gli anni a seguire, fino al giorno della sua morte: il 31 agosto del 1997.
Eppure, sembra che non sia finita qui. Tom Jennings, regista del documentario Diana: The rest of her story è riuscito ad accedere ad alcune registrazioni private, consegnate da Lady D in persona a Andrew Morton. L’autore usufruì dei pensieri della Principessa per scrivere il noto libro biografico Diana: Her true story. È facile intuire il contenuto delle registrazioni: per l’ennesima volta, l’antagonista indiscusso della storia rimane Re Carlo III.
Lady D, la sua storia vede un unico antagonista
Per quanto le registrazioni di Lady D colpiscano quasi tutti i residenti di Buckingham Palace, l’antagonista indiscusso della storia rimane esclusivamente Re Carlo III. Negli audio consegnati ad Andrew Morton, la Principessa condivide diversi aneddoti che si concentrano sul disprezzo che il sovrano provava per lei. Opinioni che tuttavia non hanno mai ricevuto conferma dalla parte “lesa”. Le vicende che hanno caratterizzato l’esistenza di Diana Spencer – le stesse che hanno ispirato prodotti cinematografici, televisivi e letterali – possiedono tutt’oggi un unico punto di vista. E Diana? Possiamo davvero considerarla un “moglie perfetta”?
Al contrario della prima moglie, Carlo non ha mai sentito la necessità di giustificare le sue azioni, raccontando aneddoti privati e scatenando l’opinione pubblica contro la madre dei suoi figli. In un’intervista rilasciata alla BBC, il sovrano ammise di aver tentato di far funzionare il matrimonio e di non esserci riuscito. Ha poi sostenuto le opinioni espresse da Diana, confermando le indiscrezioni riguardo il tradimento. Quel mea culpa scatenò l’indignazione dell’opinione pubblica britannica e globale, una confessione che pagò a caro prezzo.
Nonostante questo, non ci si riferisce mai all’instabilità emotiva di Lady D. Come può un uomo sarcastico ed ironico come Carlo confrontarsi con una donna incredibilmente insicura, che percepisce ogni battuta come un insulto personale? Ebbene, dalle registrazioni divulgate dal regista Tom Jennings emerge chiaramente la profonda incompatibilità caratteriale dei due ex coniugi.
Le registrazioni segrete di Lady D: la verità sul rapporto con Re Carlo III
La voce di Diana Spencer torna a toccare profondamente il cuore di chi la ascolta. Nelle registrazioni consegnate nelle mani di Andrew Morton, la Principessa racconta di un aneddoto risalente al battesimo del piccolo Harry.
Sembra che il sovrano regnante si sia avvicinato alla suocera, esprimendo il suo rammarico per la nascita del bambino. “Carlo si è avvicinato a lei” – racconta Lady D – “ha detto: ‘Siamo molto delusi, pensavamo che sarebbe stata una femmina’. La mamma lo ha rimproverato”. Da quel momento – continua la Principessa – suo marito e sua madre non sono più andati d’accordo, tanto da non rivolgersi più la parola.
La frase estrapolata può apparire scandalosa, se non fosse degna di nota l’indole sarcastica del primogenito della Regina Elisabetta II. È risaputo infatti che Carlo ami burlarsi di sé stesso e delle persone che lo circondano, creando in tal modo un’atmosfera ironica e leggera. Questo atteggiamento, se vissuto con sicurezza e razionalità, può divenire persino motivo di risate e spensieratezza; tuttavia, può rivelarsi tossico se associato ad una figura fragile e sensibile come Diana.
Probabilmente, per quanto l’opinione pubblica stia indagando tutt’oggi su quanto accaduto dietro le mura di Buckingham Palace, non arriveremo mai ad individuare un unico colpevole. Parliamo infatti di due persone completamente diverse: è impossibile, del resto, far incontrare il giorno e la notte.