Kate Middleton e l’educazione dei figli: cosa c’entrano la Duchessa Sophie e il suo “metodo”, le ultime indiscrezioni
La Principessa del Galles è forse la donna più ammirata e chiacchierata al mondo. Costantemente sotto le luci dei riflettori, ogni sua mossa viene scandagliata dalle lenti dei fotografi e delle telecamere, ogni suo gesto catturato, ogni sua parola riportata ovunque. E, nemmeno a dirlo, Kate Middleton riesce comunque a risultare perfetta e impeccabile, tanto che ormai non sembrano esserci più dubbi riguardo al fatto che sia nata per ricoprire il ruolo di futura Regina.
A renderla tanto amata, però, non solo dai sudditi britannici, ma anche nel resto del mondo, è il fatto di riuscire, nonostante la classe e l’eleganza senza eguali e la perfetta aderenza al protocollo reale, a risultare genuina, spontanea, “normale”. Soprattutto quando si tratta dei tre splendidi bambini nati dal suo amore con il Principe William. Di cui, proprio di recente, si è parlato in merito al ritorno a scuola. Ma anche a quella che sarebbe la “scelta educativa” dei genitori per il loro futuro.
I figli di William e Kate: chi sono i Principini
Nel ruolo di mamma, Kate Middleton ha sempre suscitato la più grande ammirazione e una tenerezza straordinaria. In ogni occasione pubblica (e privata, in caso delle paparazzate) in cui la coppia reale si è mostrata o ha partecipato con i figli a seguito, la Principessa del Galles ha dimostrato fermezza, dolcezza e sensibilità. Basti pensare ai festeggiamenti per l’incoronazione di Re Carlo e alle facce buffe dell’ultimogenito per farsi un’idea della capacità di Kate di essere, al contempo, autorevole ed empatica con i suoi bambini.
Il primogenito, George, un giorno erediterà il trono britannico, uno dei più antichi e iconici d’Europa. Per lui, dunque, un destino già segnato, sebbene il futuro erede possa già respirare e beneficiare di una certa aria di modernità, proprio grazie alle scelte di mamma e papà. Un esempio? Nessun obbligo di scuola militare, al contrario di ciò che chiede la tradizione: sarà lui a scegliere.
C’è poi Charlotte, principessa di titolo e di fatto. Già impeccabile e avvezza al cerimoniale, sono stati in molti a notare non solo il modo in cui “apprende” dalla mamma le regole di protocollo, etichetta e portamento. Ma anche una certa somiglianza, negli atteggiamenti, dell’indimenticabile Regina Elisabetta. Stoica, imperturbabile, aggraziata: è spesso lei a “rimettere in riga” il fratello minore. A lei dovrebbe spettare, un giorno, il titolo di “Principessa Reale”, ora detenuto dalla Principessa Anna. Ne viene insignita, infatti, su decisione del monarca, solo la figlia femmina primogenita di quest’ultimo.
Infine, il piccolo Louis. Adorabile, spontaneo e, soprattutto, amatissimo dai sudditi e in tutto il mondo. Questo grazie alla sua naturalezza e genuinità di bambino. Che non sono venute a mancare nonostante l’ambiente monarchico e la corona. Qualcuno lo ha già paragonato ad un giovanissimo Harry, ma di sicuro il principino è ancora troppo piccolo per poter fare ipotesi riguardo al suo futuro carattere o ai suoi possibili desideri.
Non ci sono dubbi che, come tutti i genitori, infatti, anche William e Kate si “preoccupano” di quale sarà il destino dei loro figli. E, soprattutto, di assicurarsi che Charlotte e Louis non soffrano il “confronto” con George. Come si colloca, in tutto questo, la Duchessa Sophie e il suo stile “educativo”?
La Duchessa Sophie, lo stile educativo della “vicina” di Kate
A svelare il suo “metodo”, o meglio le sue convinzioni, sarebbe stata la stessa Duchessa in un’intervista di qualche anno fa al The Sunday Times. La nobildonna, che pare sia una “vicina di casa” dei Principi del Galles, avrebbe con Kate anche un rapporto amichevole. E, secondo le indiscrezioni che circolano di recente, la moglie di William sarebbe “favorevole” all’approccio scelto dalla Duchessa per quanto riguarda la crescita e l’educazione dei figli.
Di che approccio si tratta? Della scelta (o del tentativo, per lo meno) di farli crescere nel modo più “normale” possibile. Dando loro gli strumenti per costruirsi, un domani, laddove necessario, una carriera alternativa a quella legata al proprio “titolo”.
Nel caso di Kate, dunque, assicurarsi che i principini, in particolare Charlotte e Louis, siano perfettamente preparati tanto per la vita e gli impegni a corte e per rappresentare al meglio la corona. Tanto per il mondo “reale”, al di fuori della monarchia.
Certo, in quanto figli del futuro re, è probabile che il loro cammino prosegua per la stessa strada. Com’è stato per Anna ed Eduardo, per fare un esempio concreto. Ma, guardando ad Harry, non ci sono dubbi che tutto sia possibile. Anche se si tratta della monarchia inglese.