L’acqua fa bene alla salute, anche se in bottiglia, ma non tutte le tipologie sono uguali e bisogna fare attenzione per i reni.
I medici consigliano sempre di bere almeno 1.5 litri di acqua al giorno, quindi è chiaro che questa rappresenta un principio vitale per la salute e deve essere usato come “medicina”, senza mai farne a meno.
Siamo fatti per la maggior parte d’acqua e questo deve aiutare a comprendere perché è essenziale, ma è giusto capire il ruolo che svolge nel funzionamento dei reni e quindi come trovare quella migliore al supermercato per evitare problemi.
Acqua: quali sono le differenze per i reni
Quando parliamo di acqua tendiamo a generalizzare molto, in realtà si trovano tantissimi prodotti differenti non solo per gusto ma anche per composizione. Basta bere acqua confezionata di due marche diverse per notare già come abbiano un sapore differente: c’è quella che tende al sapido, l’acqua che sembra corposa al palato e ancora quella quasi viscida. Ci sono quelle ricche di magnesio, di calcio, dal gusto ferroso, quelle con o senza ferro.
Le tipologie più diffuse di acqua minerale che si trovano in commercio sono:
- Mineralizzata e povera di Sali, questa è molto leggera, come lascia intendere il nome ha pochi Sali ed è pura quindi l’apporto ridotto non è modificato. Può essere indicata in coloro che hanno problemi ai reni o che seguono regimi dietetici specifici.
- Oligominerale, la più diffusa tra tutte, è come l’acqua potabile ma ha un residuo fisso più importante ed è quindi ampiamente commercializzata.
- Mineralizzata, molto venduta in Italia va bene per tutti, anche i bambini.
- Ricca di Sali o con aggiunta, queste hanno un valore superiore alla media, vengono consigliate dai medici per motivi specifici o a fini terapeutici.
Bisogna poi distinguere le acque tra effervescenti naturali e frizzanti, le prime sono molto diffuse in Italia ma quasi introvabili all’estero dove si vendono tipicamente le acque gassate con anidride carbonica. In questo caso può cambiare anche la concentrazione dei Sali e può esserci l’aggiunta di bicarbonato. Nelle acque gassate invece è sempre aggiunta l’anidride carbonica ma bisogna leggere l’etichetta.
In generale, se non ci sono particolari problemi ai reni, l’acqua oligominerale o media è quella che va bene per tutti, dai più giovani agli anziani. In realtà però sarebbe giusto differenziare l’apporto di acqua, sceglierla in base alle proprie condizioni, all’età e anche alla dieta, come si fa per il resto.
Queste apportano in modo differente i Sali e possono quindi essere un contributo utile o un prodotto da evitare. Quelle ricche di Calcio, Potassio, Magnesio sono utili per chi fa sport e suda, non agli altri, chi soffre di pressione alta dovrebbe bere molto e soprattutto un’acqua oligominerale o priva di Sali, per i bambini è consigliabile invece quella di tipo medio, per gli anziani quella ricca di Calcio e Magnesio, per gli adolescenti invece anche quella con Bicarbonato per le ossa.
In generale si può trovare un’aggiunta di Calcio e Magnesio favorevole per chi è in crescita, mentre l’acqua con Bicarbonato e Calcio è importante per chi ha problemi renali perché questa aiuta soprattutto a prevenire la comparsa di calcoli.
Considerando il residuo fisso si possono scindere quindi:
- Acque mineralizzate con un valore inferiore a 50 milligrammi a litro per chi ha problemi ai reni
- Acque oligominerali con un valore inferiore a 500 mg per litro per chi ha la pressione alta
- Acque minerali con residuo tra i 500 e i 1500 mg per litro per integrare i Sali minerali per chi fa sport o i giovani
- Acque fortemente minerali con un residuo superiore ai 1500 mg per litro solo a scopo terapeutico
Quindi la cosa fondamentale è sempre leggere l’etichetta per capire le differenze e i valori, questi sono riportati come in qualunque altro prodotto quindi, oltre a vedere il nome generale, meglio attenersi a quanto riportato. In questo modo si può conoscere se fa bene o meno alla salute dei reni.
Salute dei reni: quale acqua scegliere
L’acqua è un toccasana per la salute dei reni non solo perché consente di prevenire e attutire condizioni come i calcoli renali ma anche perché aiuta a mantenere una buona idratazione e un corretto funzionamento e previene le infezioni del tratto urinario. Per chi soffre con i reni l’acqua deve essere minimamente mineralizzata, soprattutto per i calcoli, quindi bisogna sempre leggere che vi sia un valore inferiore ai 50 mg per litro. Quando l’acqua viene bevuta durante l’assunzione di medicinali, riduce i danni ai reni, berne almeno 1.5 litri al giorno quindi aiuta a mantenere questi organi sani e funzionanti.
Quando ci sono problematiche specifiche i medici possono consigliare l’assunzione di marche specifiche, una delle più famose in questi casi è l’acqua di Fiuggi, nota per le sue proprietà, tanto da essere utilizzata per gli anziani e i bambini. Proprio per i suoi residui diversi dagli altri marchi, è diversa da altri marchi. Ha una concentrazione bassa di Sali minerali, calcio e sodio e, in particolare, contiene acido fulvico che aiuta a distruggere i calcoli. Non sempre è corretta, non sempre è utile, per questo va richiesta la specifica al medico quando ci sono problematiche di salute da trattare in modo particolare.
Questo non vuol dire che non è possibile bere acqua frizzante ma piuttosto prediligere alcuni prodotti, soprattutto facendo attenzione alla scelta della confezione. Il vetro è il materiale migliore, per questo determinati tipi di acqua come la Fiuggi vengono venduti solo in vetro e non in plastica.