Viaggiare in nave può essere emozionante, specie se è la prima volta. C’è un’azione da fare se non si vogliono avere conseguenze negative.
A volte fare una vacanza è quello che ci vuole un po’ per tutti, specialmente se si è reduci da un periodo stancante e ricco di stress per motivi di studio o di lavoro. Non ci si deve sentire in colpa per questo, è più che naturale avere il desiderio di staccare la spina almeno per qualche giorno e ritagliarsi del tempo per sé e per i propri affetti più cari.
Questa può essere l’occasione per preparare le valigie e recarsi in una località sconosciuta che non si era mai vista prima, magari anche per rifarsi gli occhi se si tratta di un posto che si voleva vedere da vicino da tempo. Tra i sogni proibiti (ma non troppo) da parte di molti c’è il viaggio in nave, che può permettere di visitare anche più posti nell’arco di una o due settimane spesso anche lontani dalla propria routine quotidiana. Anzi, chi lo ha fatto anche solo una volta nella vita spesso resta talmente colpito da questo tipo di esperienza da decidere di volerla rifare a breve.
Pensi a un viaggio in nave? Mai dimenticarsi di fare questo
Fare un’esperienza per la prima volta può generare emozioni forti ma allo stesso tempo contrastanti nel proprio animo, ma allo stesso tempo aspettative importanti che si spera possano essere soddisfatte alla prova dei fatti. Questo può valere a maggior ragione quando si decide di fare una vacanza e ci si augura di tornare appagati e rilassati.
Avvertire dentro di sé qualche timore può essere però più che naturale se non si sa bene cosa possa accadere, cosa tipica di chi non ha mai fatto un viaggio in nave: spesso si decide di farlo dopo avere ascoltato i racconti di amici e familiari che sono tornati felici o perché si è rimasti affascinati da quanto visto in Tv. Requisito numero uno per prenotare è però ovviamente uno solo: non soffrire di mal di mare, altrimenti questo periodo finirà per essere ricordato come un incubo.
Nella maggior parte dei casi chi sceglie una crociera punta su qualcosa che permetta di visitare più luoghi in modo tale da approfittare di questa fase anche per arricchire le proprie conoscenze, ma c’è una cosa che si dovrebbe fare ma che tanti tendono a dimenticare, pur essendo fondamentale. Di cosa si tratta?
Il riferimento è all’utilizzo che si fa del proprio cellulare, strumento che ovviamente non si può pensare di non portare con sé. È bene prestare attenzione al roaming marittimo, che può portare ad andare incontro a veri e propri salassi sul piano economico. Questo consente di utilizzare i servizi telefonici e Internet mobile anche quando ci si trova a bordo, in acque internazionali e a oltre 12 miglia dalla costa, comprese le situazioni in cui il proprio operatore telefonico non ha sufficiente copertura.
Si tratta però di un servizio che, per quanto possa essere utile, è decisamente costoso. Non sono infatti previsti limiti tariffari di alcun tipo, proprio per questo ogni compagnia telefonica ha la possibilità di applicare i costi che preferisce. Ed è per questo che prima di partire è necessario prendere informazioni su questo se non si vuole andare incontro a brutte sorprese.
Disattivarlo è davvero la soluzione migliore per tutti
Raccontare ai propri amici e familiari che sono rimasti a casa come stia procedendo la propria vacanza può essere più che naturale, in modo particolare se si tratta della prima volta in nave. Del resto, il telefono finisce per essere un compagno fedele delle nostre giornate anche per diverse ore, quindi si può essere portati a raccontare le emozioni che si stanno provando in questa esperienza inedita.
I costi del roaming marittimo sono però decisamente proibitivi per le tasche un po’ di tutti. È infatti prevista una tariffa pari a 2 euro al minuto (più uno scatto alla risposta di 0,50 euro), non solo per le telefonate fatte ma anche per quelle ricevute. Non va molto meglio se si dovesse approfittare dell’occasione per navigare in Internet con il proprio smartphone, azione che siamo abituati a fare quasi senza pensarci troppo. In questo caso, infatti, sono richiesti 0,263 centesimi di euro per kB per il traffico dati.
Il suo funzionamento è automatico (a meno che non si decida di agire personalmente) grazie a una rete privata presente a bordo delle navi e dei traghetti ed è pensato per poter utilizzare la linea mobile per fare in modo che si possa gestire il traffico quando ci si trova su un’imbarcazione in mare aperto.
Tutti i consumatori riceveranno comunque un messaggio di avviso da parte del proprio operatore per essere informati della situazione, in modo tale da essere il più possibile trasparenti. Se si vogliono evitare tentazioni e di dover piangere, poi, sul latte versato non appena si vedrà il conto lievitare è bene quindi agire tempestivamente, magari già prima di salire a bordo e disattivare il servizio. Disattivare la connessione non è sufficiente perché in mare anche le chiamate e gli SMS funzionano attraverso la connessione satellitare. Ci sono tre modalità per poterlo fare:
- procedere attraverso il menu ‘Impostazioni’ dal proprio telefono e seguire le voci indicati;
- spegnere il dispositivo per eliminare a monte ogni problema;
- attivare la modalità aereo.
Fatto questo, l’esperienza fatta potrà essere davvero piacevole potendo godere, su una nave da crociera, di tutti i comfort, compreso il cibo disponibile a tutte le ore, altrimenti ci si potrà davvero pentire di avere deciso di partire e di sperimentare questa modalità di vacanza. A quel punto molto meglio un appartamento o un hotel.